Vangelo e società. Famiglia

Papa Francesco: un anno per riflettere su come concretizzare al meglio il messaggio di Amoris laetitia Tante iniziative in campo fino al 2022: forum, video, convegni per i nonni, percorsi per coppie e genitori

La Chiesa non si rassegna al declino della famiglia. Raddoppia le attenzioni, rinnova le proposte di accompagnamento alle coppie che resistono, non si stanca di sostenere quelle più fragili, ribadisce la sua vicinanza a chi ha scelto o subito modelli familiari che non rispecchiano l’ideale. E spiega con nuovo impegno che tutti i nuclei familiari, nessuno escluso, possono essere integrati nella Chiesa, secondo le modalità spiegate da papa Francesco in Amoris laetitia. Un modello inclusivo nella logica del discernimento e del bene possibile qui e ora che ha subito suscitato entusiasmo e alimentato speranze. Ma al processo di rinnovamento innescato da Amoris laetitia servono buone prassi per ricalibrare gli interventi, rimettere a fuoco le proposte, rimodellare le strutture della pastorale, allargare gli ambiti e le competenze. Ecco perché, nel quinto anni-

versario della pubblicazione di Amoris laetitia – 19 marzo 2016 – papa Francesco ha annunciato un ‘anno di riflessione’ dedicato alla famiglia. Domenica all’Angelus, nel giorno in cui si celebra la Santa Famiglia di Nazareth, ha ricordato che «siamo chiamati a riscoprire il valore educativo del nucleo familiare: esso richiede di essere fondato sull’amore che sempre rigenera i rapporti aprendo orizzonti di speranza». L’Anno della Famiglia sarà inaugurato appunto il 19 marzo dell’anno prossimo e si concluderà il 26 giugno 2022 in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma. A chi è rivolta questa iniziativa? A tutti, nessuno escluso. Obiettivo quello di ribadire il ruolo centrale della famiglia come Chiesa domestica ma anche di spiegare che la Chiesa è tale proprio perché ‘famiglia di famiglie’. Nessun intento celebrativo ma la volontà precisa di rimettere a fuoco il messaggio di Amoris laetitia Saranno diffusi – spiega in un comunicato il Dicastero Laici famiglia e vita – «strumenti di spiritualità familiare, di formazione e azione pastorale sulla preparazione al matrimonio, l’educazione all’affettività dei giovani, sulla santità degli sposi e delle famiglie che vivono la grazia del sacramento nella loro vita quotidiana » (vedi i 12 punti che illustriamo qui sotto). Lo stesso Dicastero pontificio ha diffuso una brochure che sintetizza gli obiettivi dell’avvenimento. Il primo, naturalmente, riguarda l’impegno di diffondere l’Esortazione postsinodale e subito dopo si punta a rilanciare il Sacramento del matrimonio come «dono che ha in sé la forza trasformante dell’amore umano ». In un’epoca in cui, almeno nel mondo occidentale il numero dei matrimoni è in declino – in Italia quelli religiosi ancora di più di quelli civili – la Chiesa sollecita pastori e famiglie a camminare «insieme in una corresponsabilità e complementarietà pastorale tra le diverse vocazioni ». Si punta poi a rendere le famiglie maggiormente protagoniste della pastorale familiare alla luce di uno sforzo evangelizzatore e catechetico già illustrato dall’Esortazione postsinodale (Al, 200). Proposito che si intreccia strettamente a una nuova strategia educativa rivolta ai giovani, soprattutto per quanto riguarda la formazione alla verità dell’amore e al dono di sé. Dove la difficoltà sta evidentemente nella capacità di riattualizzare linguaggi e moda-lità, di non ignorare la complessità delle situazioni, di considerare che un progetto importante come quello del-l’affettività e delle relazioni si può anche esprimere con gradualità diverse rispetti al modello della tradizione. Infine si intende riflettere sulle possibilità di ampliare lo sguardo e l’azione della pastorale familiare affinché divenga davvero trasversale e inclusiva. Scontato che, parlando di famiglia si pensi ai fidanzati, agli sposi, ai genitori, ai bambini, ai giovani. Ma in questi anni papa Francesco ha molto insistito sul ruolo degli anziani e dei nonni. E qui la pastorale, a parte qualche evento di circostanza, non ha offerto riflessioni significative. E poi ci sono le situazioni di fragilità familiare e tanti altri aspetti sociali, politici, culturali, economici che rientrano a pieno titolo nell’ambito familiare ma di cui la pastorale si è tenuta finora a distanza.

Papa Francesco mentre incontra una famiglia. Lo farà anche nel giugno 2022 per l’Incontro mondiale delle famiglie a Roma / Ansa