Una riflessione sulle dinamiche che portano alla rivalità tra fratelli. Quel dubbio sulla potenza dell’Origine

Vaticano

L’Osservatore Romano

(Giovanni Cesare Pagazzi) «È tempo di rilanciare una nuova visione per un umanesimo fraterno e solidale dei singoli e dei popoli». E ancora: «La forza della fraternità (…) è la nuova frontiera del cristianesimo» (Humana communitas 6, 13). Così papa Francesco nella lettera dello scorso 6 gennaio alla Pontificia Accademia per la vita. Qualche giorno prima, nel discorso urbi et orbi in occasione del Natale, il papa descriveva la fraternità come ciò che «sta alla base della visione cristiana dell’umanità».
Simultaneamente il tono delle affermazioni segnala la diagnosi e la cura. La diagnosi: il difetto di fraternità, lo sfilacciamento del legame che apparenta tutti i figli e le figlie di Adamo. La cura: la fraternità stessa, scintilla che farà divampare il fuoco di relazioni giuste nelle case, nelle città e tra i popoli.