Una basilica al femminile guida romanzesca alla Ghiara

Ivanna Rossi presenta il suo “Donne e Madonne” oggi all’oratorio di San Filippo Uno sguardo sul cielo popolato da “sorelle salvatrici e madri di popoli a venire”

REGGIO EMILIA. La narrazione religiosa che ruota intorno alla Vergine Maria non appartiene a Ivanna Rossi, una intellettuale orgogliosa della sua formazione e professione laica. La quale, però, l’ha scoperta quasi per caso dopo avere stabilito la residenza in corso Garibaldi in una casa dalle cui finestre si ammira la cupola della basilica della Ghiara, eretta a cavallo del 1600 per celebrare il primo miracolo attribuito all’immagine della Madonna esposta sul muro di cinta dell’attiguo convento dei Servi di Maria.

Addentratasi nel tempio, Ivanna Rossi vi ha ammirato con gli occhi della femminista le innumerevoli figure di donne affrescate sulle volte e sulla sommità delle pareti, perlopiù incomprensibili anche ai più assidui e devoti frequentatori

«Vi è raffigurato – dice con stupore – un cielo tutto pieno (non una metà soltanto) di grandi donne, forti, sagge e leggiadre. Madri di popoli a venire, giudici e vendicatrici, sorelle salvatrici, badanti del re… Precorrono e preannunciano l’immensa figura e simbolo di Maria, vergine, madre, mater dolorosa, assunta, regina». Così la Bibbia e il Vangelo, da cui queste donne sono tratte, perdono la veste maschilista, con cui spesso la tradizione cristiana viene liquidata, e rivelano un volto insospettato da chi nutre un pregiudizio anticattolico. Ivanna Rossi ne ha tratto spunto per impugnare la penna con cui ha già scritto una quindicina di libri. Ne è scaturita una “guida romanzesca della basilica della Ghiara”, intitolata “Donne e Madonne: la Ghiara di Reggio Emilia, una basilica al femminile” e edita da Consulta, che sarà presentata oggi (ore 18) in via San Filippo nello sconsacrato oratorio della Trinità, sede della Famiglia artistica reggiana. Interverranno, oltre all’autrice, Carlo Baldi, presidente della Far, Tiziano Ghirelli, responsabile dei beni culturali della diocesi, e Stefano Scansani, direttore della Gazzetta di Reggio. Durante la presentazione i FerrStrazz interpreteranno letture sceniche degli affreschi della basilica. Si sa che i dipinti delle chiese venivano commissionati dalle autorità religiose per illustrare agli analfabeti il contenuto delle Sacre Scritture. Oggi, però, neppure le persone di solida cultura sanno distinguere una santa martire da una vergine, una profetessa da una eroina di Israele. Ivanna Rossi, per documentarsi, ha consultato non solo i testi canonici, ma anche la Bibbia di Gerusalemme e i vangeli apocrifi. «Durante le mie ricerche – spiega – mi sono resa conto che la Madonna è sempre apparsa nei momenti più duri della vita, quando la gente non sapeva più a che santo votarsi. A Reggio nel 1956, la Madonna sarebbe apparsa a più puntate in piazza Prampolini alla ricamatrice Rosa Soncini».(l.s.)

Gazzetta di Reggio