Un Avvento di carità e preghiera

Ivescovi italiani, riuniti lunedì in videoconferenza in una sessione straordinaria del Consiglio episcopale permanente, hanno analizzato la situazione sanitaria del Paese e la crisi sociale ed economica, formulando una proposta articolata attorno a tre parole chiave: speranza, gratuità e ascolto. «In questi tempi dolorosi e difficili, allo sconforto si è aggiunta per molti la paura, che se da un lato ha visto un rinnovato ritorno alla fede e alla preghiera, allo stesso tempo, di fronte al dolore innocente, rischia di scivolare nel timore di pregare invano – sottolineano i Vescovi nel comunicato finale – . Contro la rassegnazione, la disaffezione, la disperazione, la Chiesa deve essere esempio di unità, di saldezza, di stabilità. È tempo che tutto ritrovi coerenza mostrandosi come esperienza di vita unitaria, in cui si manifesta al mondo il volto di Cristo, pienezza di umanità, quella a cui aspirano uomini e donne oggi, feriti dagli esiti umani e sociali della pandemia». Solo così, proseguono, sarà possibile aiutare le comunità, le parrocchie, le associazioni e i movimenti a considerare la pandemia non come una disgrazia, ma come un tempo di conversione integrale che abbracci la dimensione pastorale, culturale ed ecologica. Il Consiglio permanente si è inoltre confrontato sulle prossime celebrazioni natalizie, in modo particolare sull’orario della Messa nella notte di Natale. I Vescovi ricordano quanto scritto nel recente Messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia:

«Le liturgie e gli incontri comunitari sono soggetti a una cura particolare e alla prudenza. Questo, però, non deve scoraggiarci: in questi mesi è apparso chiaro come sia possibile celebrare nelle comunità in condizioni di sicurezza, nella piena osservanza delle norme». Da qui la certezza che sarà così anche per le celebrazioni del Natale, come peraltro avvenuto finora. Tenuto conto delle diverse situazioni, è stato detto, sarà cura dei Vescovi suggerire ai parroci di «orientare » i fedeli a una presenza ben distribuita, ricordando la ricchezza della liturgia per il Natale che offre diverse possibilità: Messa vespertina nella vigilia, nella notte, dell’aurora e del giorno. Per la Messa nella notte – hanno condiviso i Vescovi – sarà necessario prevedere l’inizio e la durata della celebrazione in un orario compatibile con il cosiddetto «coprifuoco». In occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione, in tutta Italia sarà promossa la preghiera del Rosario, trasmessa in diretta alle 21 da Tv2000 e InBlu Radio, da una chiesa di Roma. (F.G.)