Turismo. Nel 2017 in Italia 60 milioni di visitatori

Una vista del Canal Grande di Venezia, tra le città italiane più amate dai turisti di tutto il mondo (Pexels)

Una vista del Canal Grande di Venezia, tra le città italiane più amate dai turisti di tutto il mondo (Pexels)

CERNOBBIO – Il turismo italiano continua a crescere soprattutto grazie ai flussi degli stranieri, che nel 2017 hanno raggiunto quota 60 milioni (+5,2% rispetto all’anno precedente). La conferma del trend sul settore arriva dall’analisi realizzata da Confturismo-Confcommercio che è stata presentata nella giornata conclusiva del Forum di a Cernobbio. Negli ultimi dieci anni il comparto ha potuto contare quasi esclusivamente sulle buone performance della domanda estera per veder aumentare presenze e giro d’affari: dal 2007 gli arrivi sono passati da 43 milioni agli attuali 60 appunto (quasi il 40% in più) mentre le presenze sono passate da presenze da
163 a 212 milioni (+30% circa).

Anche il turismo interno ha fatto registrare una dinamica positiva per gli arrivi (+16,7%), ma le presenze sono rimaste sui livelli di 10 anni fa determinando una sensibile contrazione della permanenza media che è addirittura scesa al di sotto di quella relativa al viaggiatore straniero (3,4 giorni in media contro 3,5).

Al di là dell’aumento del contributo estero, in un’Italia in cui la ripresa stenta a decollare il turismo nazionale è ormai una voce fondamentale dell’export con 362 miliardi di euro complessivi negli ultimi dieci anni. Un contributo superiore a quello di tanti comparti da sempre strategici per il made in Italy come l’alimentare, l’abbigliamento e l’arredamento.

Due turisti fotografano il Colosseo dal Colle Palatino (Ansa)

Due turisti fotografano il Colosseo dal Colle Palatino (Ansa)

Del resto nell’ultimo decennio il settore è cresciuto di circa 3 miliardi e mezzo di euro, registrando il maggiore incremento percentuale (+6,8%), mentre l’economia italiana ha perso 73 miliardi di euro, di cui ben 67 miliardi a carico di industria e costruzioni. Proprio il turismo, misurato attraverso le sue due componenti maggioritarie di ricettività e ristorazione, è il settore che ha visto crescere di più il lavoro nel medio-lungo periodo. Tra il 2008 e il 2017 l’occupazione nel turismo è aumentata di circa il 20% mentre tra il 2001 e il 2017 addirittura del 43%.

Nonostante l’Italia sia tra i Paesi più visitati al mondo, al turismo non sembra essere riconosciuto ancora il ruolo che gli compete dalla politica italiana. “Alla nuova legislatura e al prossimo governo non chiediamo privilegi, ma solo interventi e strumenti per la crescita del comparto e a sostegno dell’attività delle imprese turistiche” dice il presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè. Gli interventi concreti passano dall’attuazione delPiano strategico 2017-2022, “che purtroppo non prevede ancora stanziamenti nazionali”.

da Avvenire