Tumori: Aiom, serve fondo unico per farmaci innovativi

Un Fondo unico per i farmaci Innovativi contro i tumori: lo chiede l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) invece dell’attuale assetto che prevede due fondi distinti: uno per le terapie innovative oncologiche e uno per le altre patologie, entrambi con un terro di 500 milioni di euro. Nel corso del suo congresso nazionale, in programma fino al primo novembre, l’Aiom rileva infatti che nel 2020 c’è il rischio di superare la il tetto di 500 milioni di euro per il Fondo per i farmaci oncologici innovativi.

Quest’ultimo, rilevano gli oncologi, ha permesso ai pazienti italiani colpiti da tumori di avere accesso ai 33 farmaci innovativi nel periodo 2015-2018 (rispetto alla media europea di 24) e in tempi più brevi. Tuttavia ora si impone la necessità di un fondo unico per “rimediare alla probabile incapienza del Fondo per farmaci oncologici innovativi, a fronte di un plausibile avanzo nel Fondo per i farmaci innovativi non oncologici, determinato, in larga parte, dall’uscita delle terapie per il trattamento dell’epatite C”, ha osservato il presidente nazionale dell’Aiom, Giordano Beretta, responsabile dell’Oncologia Medica della Humanitas Gavazzeni di Bergamo. Nel primo quadrimestre del 2020, si legge in una nota dell’Aiom, la spesa per i farmaci innovativi oncologici ha già raggiunto 262 milioni e se il tetto dovesse essere suprato entro dicembre si richiano ritardi nell’accesso alle terapie. In caso di sforamento, infatti, la differenza viene ribaltata sulla spesa per farmaci acquistati direttamente dalle aziende sanitarie, con tempi molto lunghi dovuti ai controlli sui vincoli di bilancio.

L’Aiom calcola che” i costi diretti del cancro, in Italia, hanno superato dieci miliardi e mezzo di euro nel 2018. Includono le spese per progetti di prevenzione primaria (stili di vita sani), screening, diagnosi, terapie, riabilitazione e cure palliative. Oltre il 40% è assorbito dai farmaci, rispetto a una media europea del 31%”. (ANSA).