Tratta dei bambini: milioni di vittime ogni anno

Bambini dello Yemen

“Un fenomeno omertoso”. Così Salvatore Martinez, rappresentante personale della Presidenza Italiana in esercizio OSCE 2018, definisce il problema della tratta dei bambini. Un fenomeno che ne coinvolge circa 4 milioni ogni anno.

Il seminario internazionale OSCE

“Child Trafficking – From Prevention to Protection”. È questo il tema scelto per Seminario Internazionale Supplementary Human Dimension Meeting, organizzato dalla Presidenza italiana in esercizio OSCE 2018 con il supporto dell’Office for Democratic Institutions and Human Rights (ODIHR). Al congresso è intervenuto Salvatore Martinez, il presidente della Fondazione Vaticana “Centro internazionale Famiglia di Nazareth”, nella veste di rappresentante personale della Presidenza Italiana in esercizio OSCE 2018.

L’incapacità del mondo politico

“Dal congresso – spiega Salvatore Martinez – è emersa la consapevolezza che siamo di fronte ad uno dei più gravi crimini contro l’umanità. Un reato che evidenzia anche l’incapacità del mondo politico e dei governi di dare risposte strutturali al problema che è di grandissima attualità e di vitale importanza. Questo è uno dei più grandi fallimenti della comunità internazionale. La presenza delle organizzazioni e delle Ong dimostrano che le soluzioni sono possibili . Il mondo politico non vuole prendere atto del fenomeno. C’è solo una politicizzazione del problema che è estremamente grave perché questi sono fenomeni che non possono essere strumentalizzati e politicizzati perché si sta parlando di diritti fondamentali degli uomini. È importante – dichiara il presidente – che gli Stati creino protocolli comuni d’impegno e di rispetto alle tante lacune e anomalie che la questione presenta”.

L’importanza della sinergia

“Il seminario – prosegue il rappresentante – ha evidenziato in modo provvidenziale l’importanza della sinergia improntata sulla sussidiarietà orizzontale, cioè la capacità dei corpi intermedi come  associazioni,  società civile e tutti coloro che promuovono una visione che si contrappone alla cultura dello scarto di cui continuamente parla Papa Francesco. Questo dramma è sempre esistito, ma oggi si sta accentuando perché le democrazie moderne, in nome della felicità di pochi, finiscono per impoverire molti consolidando vecchie povertà”.

Un fenomeno che colpisce chiunque

“È opportuno sottolineare come questi crimini non coinvolgono solo i Paesi del terzo mondo. Sono delitti che avvengono anche in Europa. Il fenomeno – evidenzia il presidente della Fondazione Vaticana – non può essere quantificato perché non esiste un osservatorio unitario, ma solo uffici che provano a monitorare la situazione. Perciò – prosegue – non vi sono dati certi ma solo numeri approssimativi. Si tratta, sicuramente di un’approssimazione per difetto perché molto spesso le persone tendono a non denunciare”.

Discontinuità sociale e generazionale come difesa

Discontinuità sociale e generazionale. Secondo Salvatore Martinez sono questi i mezzi necessari per arginare e combattere l’ingente problema. “Quando parlo di discontinuità sociale faccio riferimento al fatto che c’è un mondo imprenditoriale disposto ad investire per un vantaggio di tutti. Serve una forte discontinuità sociale soprattutto dove il mondo politico non sembra essere adeguato a rispondere alle sfide. Per questo bisogna permettere alle categoria di investire. Dal seminario è emerso che c’è tanta buona volontà che viene dalla società civile e che merita di essere segnalata. In riferimento alla discontinuità generazionale – conclude il rappresentante – serve che le nuove generazioni si impegnino verso questi temi che purtroppo non vengono affrontati nelle scuole e nelle università”.

vaticannews