Tratta degli esseri umani. Prostituzione, 100mila vittime della schiavitù

Una Via Crucis per non dimenticare la tragedia della prostituzione, della schiavitù, della tratta degli esseri umani. E per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema. Ad organizzarla, venerdì 26 febbraio a Roma, la Comunità Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con la Pastorale Vocazionale della Diocesi di Roma.

La “Via Crucis di solidarietà e preghiera per le giovani donne vittime di tratta, prostituzione coatta e violenza” «sarà una Via Crucis vivente, molto coinvolgente- spiega don Aldo Buonaiuto, coordinatore dell’iniziativa -. È prevista la partecipazione di attori e musicisti, sentiremo inoltre la testimonianza diretta di ragazze che hanno vissuto sulla propria pelle la condizione di vera schiavitù, che anche oggi esiste, nelle nostre città, anche se sembriamo non rendercene conto».

La testimonianza
“Per oltre un anno – racconta una giovane donna – non ho mai visto la luce del sole. Poi, sono stata rivenduta e sono finita sulla strada. Ogni giorno ho subito percosse, torture e minacce. Se non portavo i soldi, c’erano altre violenze. Ma perchè di noi nessuno si interessa?”. È solo una delle migliaia di testimonianze di donne chiamate prostitute, che spesso sono vittime di tratta o schiavitù di cui nessuno vuole parlare.

Qualche numero
In Italia si stima che siano tra 75mila e 120mila le vittime della prostituzione. Il 65% è in strada, il 37% è minorenne, tra i 13 e i 17 anni. Provengono da Nigeria (36%), Romania (22%), Albania (10,5%), Bulgaria (9%), Moldavia (7%), le restanti da Ucraina, Cina e altri paesi dell’Est. I clienti sono 9 milioni, con un giro d’affari di 90 milioni di euro al mese.

Il programma della Via Crucis
La Via Crucis partirà venerdì 26 febbraio alle 19,30 dalla chiesa di Santo Spirito in Sassia. Sette le stazioni previste, da Borgo Santo Spirito alla Chiesa Nuova, passando per Ponte Sant’Angelo, con altrettanti momenti di preghiera, meditazioni e testimonianze delle vittime salvate dalla tratta.

Il perché
“In questo periodo in cui la Chiesa vive la Quaresima – dice Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII – nell’Anno straordinario della misericordia voluto da Papa Francesco, vogliamo scendere in strada con le donne e le ragazzine che ogni giorno subiscono la violenza di sfruttatori e clienti per elevare con loro un grido rivolto a Dio ma anche alle coscienze di tutti e in particolare di chi ha incarichi istituzionali, perchè questo mercato di esseri umani venga fermato”.

Un impegno
La Comunità Papa Giovanni XXIII, fa sapere, è impegnata a fianco delle vittime della prostituzione da 25 anni e ha liberato più di 7mila donne. Attualmente sono accolte nelle strutture della Comunità circa 200 ragazze, mentre sono 21 le unità di strada che escono ogni settimana in tutta Italia per incontrare queste donne e offrire loro una via d’uscita.

Prime adesioni
finora arrivate per la Via Crucis, tra cui Diocesi di Roma, Unitalsi, Azione Cattolica Italiana, Rinnovamento nello Spirito Santo, Comunità Gesù Ama, Nuovi Orizzonti, Forum delle famiglie, Oratorium, Cisl. Ci saranno

Interventi
Tra i testimonial che interverranno, il cardinal Agostino Vallini, vicario generale del Papa; Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII; don Fabio Rosini, direttore dell’Ufficio Vocazioni “10 comandamenti”; Matteo Truffelli, presidente di Azione Cattolica; Salvatore Martinez, presidente di Rinnovamento nello Spirito; Giulietta Astiaso, del Cammino Neocatecumenale; suor Eugenia Bonetti, responsabile dell’Ufficio nazionale tratta dell’USMI; padre Maurizio Botta, de “I 5 passi”.

Avvenire