Torna a camminare dopo un pellegrinaggio a Lourdes

Gli ultimi anni accanto ai più poveri di Palermo li ha trascorsi su una sedia a rotelle, sofferente, coi piedi gonfi, piegato da un serio problema alla spina dorsale. Ma adesso il missionario laico Biagio Conte è come rinato, cammina «anzi, mi viene da correre», dice sorridendo con dolcezza e imbarazzo. La gente, da mesi, lo incontra e resta stupita nel vederlo di nuovo ritto come un fuso, percorrere chilometri a piedi senza più alcun problema di deambulazione. Un miracolo, dicono in molti. Lui si schermisce, ma sa che quell’improvviso benessere è arrivato durante un pellegrinaggio a Lourdes la scorsa primavera. E a sostenere questa tesi, adesso, è anche la diocesi di Palermo, che nella newsletter ha ricostruito la straordinaria vicenda.
Di certo c’è che Biagio Conte ha lasciato la sedia a rotelle e coi suoi piedi scalzi e un bastone, già nel maggio scorso, ha raggiunto la vetta di Monte Pellegrino, sede del Santuario di Santa Rosalia. Il fondatore della Missione Speranza e Carità, dove sono ospitati 900 tra migranti, poveri, senza casa, apostolo degli ultimi di Palermo, era da poco tornato da un pellegrinaggio a Lourdes, effettuato col “treno bianco” dell’Unitalsi, assieme a un gruppetto di malati ospiti della missione. Fratel Biagio non era mai andato nella grotta di Massabielle, non aveva mai pregato davanti a quella statua della Madonna. Aveva deciso di partire per rispondere alla pressante richiesta di molti volontari e di alcuni ospiti affetti da varie paralisi, soprattutto Roberto, devoto di Maria e amante dei libri. Una gara di solidarietà aveva consentito questo viaggio e fratel Biagio aveva incontrato la generosità dei volontari Unitalsi e l’intensità della preghiera sulle orme di Santa Bernadette.
«Porterò tutta la città nella mia preghiera, gli ammalati, i sofferenti nel corpo e nello spirito – aveva detto alla vigilia della partenza –. Ma pregherò anche per la mia salute, perché possa continuare a svolgere il mio lavoro con i più poveri».
Sembra che la Madonna lo abbia esaudito. Biagio racconta di aver sentito un profondo calore durante il bagno nelle piscine di Lourdes e di avere avvertito progressivi miglioramenti nei movimenti, fino a essere in grado di camminare con scioltezza. «Per me è stata una grazia inaspettata – racconta con enfasi – che ho ricevuto dal buon Dio che ha incaricato la sua Madre Maria. Io ho sempre avuto a cuore la Vergine, ma non mi ero mai recato nel santuario di Lourdes, un viaggio che è stato possibile grazie all’Unitalsi che mi ha invitato insieme ai malati».
Il fatto prodigioso è confermato anche da don Pino Vitrano, il sacerdote che collabora con Biagio Conte nella missione. «Biagio da tempo soffriva a causa di alcune vertebre schiacciate che gli impedivano anche di camminare e di altri problemi circolatori che gli facevano gonfiare i piedi – dichiara il sacerdote –. Subito dopo il ritorno dal pellegrinaggio, me lo sono veduto venire incontro a piedi in maniera clamorosa, senza nessuna difficoltà. Anche i medici da noi interpellati non sanno fornire una spiegazione scientifica plausibile».
Via la carrozzina, resta però il lungo bastone di legno. «Quello non lo lascio perché mi ricorda il viaggio fatto nel ’90 da Palermo ad Assisi. Da allora lo porto sempre con me».

Alessandra Turrisi – avvenire.it