Terremoto. Albania, almeno 29 vittime. Il Papa: «Prego per i morti e le loro famiglie»

Si mobilita la Caritas. Almeno 600 i feriti, una ventina i dispersi. Proseguono le ricerche

Vigili del fuoco davanti a un edificio crollato a Durazzo (Ansa)

Vigili del fuoco davanti a un edificio crollato a Durazzo (Ansa)

Avvenire

Sono salite a 29, all’indomani del terremoto, le vittime accertate in Albania. Una ventina i dispersi. Il Papa all’udienza generale: «Vorrei inviare un saluto» ed esprimere «la vicinanza al caro popolo albanese che ha sofferto tanto in questo giorni», l’Albania è stato «il primo Paese d’Europa che ho voluto visitare». «Sono vicino alle vittime, prego per i morti, per i feriti, per le famiglie. Che il Signore benedica questo popolo al quale io voglio tanto bene».

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.4 ha colpito nella notte la costa settentrionale dell’Albania vicino a Durazzo, a 33 chilometri dalla capitale Tirana. Almeno 16 persone sono rimaste uccise e circa 600 ferite, di cui 9 gravi. Molti gli edifici crollati, tra cui due alberghi sulla costa di Durazzo. La scossa, avvenuta alle 3.57 della notte (stessa ora in Italia) è stata avvertita anche nel Foggiano e in Campania. È stata seguita da un centinaio di scosse di assestamento: la più forte, di magnitudo 5.4, alle 7.08.

In mattinata il terremoto ha colpito anche la Bosnia-Erzegovina, con una scossa di magnitudo 5.4 registrata alle 10.19. L’epicentro è stato rilevato a 6 chilometri a sud-est di Blagaj (circa 70 chilometri a sud di Sarajevo) e l’ipocentro a 10 chilometri di profondità.

Il sisma in Albania ha avuto ipocentro a circa dieci chilometri di profondità ed epicentro tra Shijak e Durazzo, 30 chilometri a nordovest di Tirana.

Case crollate, numerosi dispersi

Nella capitale la gente è scesa in strada in preda al panico, a Durazzo e nella vicina Thunama sono crollati case e palazzi. Numerosi i dispersi.

Sono circa 40 le persone estratte vive da sotto le macerie, almeno 600 quelle che hanno ricevuto assistenza medica.

Un uomo e una donna sono morti nel crollo di un edificio a Thumane. Nello stesso paese sono rimasti uccisi un uomo e un bambino. Un’altra persona è morta dopo essersi lanciata dalla sua abitazione, in preda al panico, a Kurbin, una cinquantina di chilometri a nord della capitale. Altre quattro vittime sono state registrate a Durazzo, nel crollo di un albergo e di un altro edificio. Una vittima è stata registrata a Lezha, circa 70 chilometri a nord di Tirana. È giunta poi notizia di altre vittime, la maggioranza ritrovate a Durazzo sotto le macerie.

Uno degli alberghi crollati a Durazzo (Ansa)

Uno degli alberghi crollati a Durazzo (Ansa)

Il primo ministro Edi Rama ha detto che tutte le agenzie governative stanno «lavorando intensamente per salvare vite». «È un momento drammatico in cui dovremmo mantenere la calma, stare tutti uniti per affrontare questo choc» ha scritto su Facebook.

«Team di emergenza stanno arrivando dal Kosovo, dall’Italia, dalla Grecia e da altri Paesi vicini. I soccorritori sono aiutati da volontari in una manifestazione di solidarietà senza precedenti», ha detto il portavoce del governo.

Il premier Conte: inviati uomini e mezzi di soccorso

Non risultano italiani coinvolti, fa sapere la Farnesina.

Il premier Giuseppe Conte ha twittato: «L’Italia è vicina all’amico popolo albanese, duramente colpito dal terremoto. All’alba ho sentito il premier Edi Rama e ho subito disposto l’invio di uomini e mezzi di soccorso. Squadre di vigili del fuoco, personale della Protezione civile e Croce Rossa stanno partendo in queste ore».

Secondo lo US Geological Survey (Usgs), il forte sisma è il secondo che ha scosso la regione negli ultimi due mesi.

La Caritas in campo per l’Albania

Caritas Albania si è attivata subito con la propria rete diocesana, raccogliendo informazioni dalle parrocchie e missioni. Sono stati segnalati danni anche a chiese ed edifici parrocchiali. Il Ministero dell’Interno, attivando otto centri di accoglienza e raccolta sfollati (3 a Shijak-Durazzo, 3 a Tirana, uno a Helms-Kavaje e uno a Lezhe), ha chiesto a Caritas Albania il supporto alimentare di quanti saranno ospitati.

Caritas Italiana ha espresso vicinanza e solidarietà a Caritas Albaniacon cui collabora dal 1993 ed è pronta a sostenerne gli sforzi per far fronte a questa nuova emergenza.