Il gesto. Assisi dà voce a don Tonino Bello a 30 anni dalla sua morte

Una celebre immagine di don Tonino Bello

Per i trent’anni dalla morte del vescovo di Molfetta, la Pro Civitate Christiana invita a videoregistrare la lettura dei testi di don Tonino Bello. Audio e video saranno postati su Facebook

Il 20 aprile ricorre il 30° anniversario della morte di monsignor Antonio, ma per tutti “don Tonino”, Bello. Tra le iniziative lanciate nell’occasione spicca per originalità, quella della Pro Civitate Christiana. Per ricordare il compianto pastore definito «fedele e sincero nostro compagno di strada», la Cittadella di Assisi propone sulla sua pagina Facebook, “Parole vive – 24 ore con don Tonino”.

Si tratta «semplicemente di videoregistrare la lettura ad alta voce di un testo tratto da scritti, discorsi, interventi di don Tonino (max 2 minuti) senza aggiunte, commenti e note personali e inviarlo via email all’indirizzo: comunicazione@cittadella.org». Questi contributi verranno postati a partire dalla mezzanotte del 20 aprile fino alla mezzanotte successiva. «È – spiegano i promotori – un tributo, un ricordo, un impegno che risvegli anche in noi la profezia del grembiule della nonviolenza, della giustizia e della fede». Nato ad Alessano (Lecce) il 18 marzo 1935, monsignor Bello è stato vescovo di Molfetta, Giovinazzo-Terlizzi e quindi di Ruvo diventando poi il primo pastore della diocesi unita: Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Presidente di Pax Christi dal 1985 è morto il 20 aprile 1993. Il 25 novembre 2021 è stato dichiarato venerabile.

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La resurrezione di Lazzaro. Il commento di monsignor Giacomo Morandi


Nella quinta domenica di Quaresima il Vangelo ci presenta l’episodio della resurrezione di Lazzaro. La rabbia e la delusione delle sorelle di Lazzaro davanti al fratello morto diventano una professione di fede nel dialogo con Gesù. Davanti alla morte di Lazzaro il Signore anticipa la prospettiva della vita eterna e la domanda che rivolge a Marta rimbalza fino a noi: “Credi tu questo?”.

Cei. Un video per la Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani

L’iniziativa internazionale di preghiera ecumenica cristiana in programma dal 18 al 25 gennaio
Un video per la Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani

Un video per raccontare il senso e le prospettive della Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani, anche attraverso i social media. È la novità che accompagna quest’anno l’iniziativa internazionale di preghiera ecumenica cristiana in programma dal 18 al 25 gennaio, con l’obiettivo di favorire la comunicazione e la promozione nei territori.Curato dall’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, con la regia di Maria Amata Calò e la supervisione dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali, il video colloca la Settimana all’interno del Cammino sinodale e ne sottolinea l’attualità, in un momento storico di grandi conflittualità. “I cristiani stanno in questa società per continuare a dire che vale la pena costruire un mondo più giusto, anche quando si vedono ingiustizie, fallimenti e ferite come quella della guerra”, afferma Mons. Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo e Presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, evidenziando che “questa Settimana aiuterà a lavorare sulla serietà della costruzione di relazioni”.

“Le Chiese cristiane possono stare insieme, possono collaborare e alzare la voce contro le ingiustizie che subiscono donne, bambini, e dare una comune testimonianza che tutti, come discepoli di Cristo, nonostante le nostre differenze, possiamo testimoniare lo stesso Cristo e lo stesso Vangelo”, sottolinea Dionisios di Kotyeon, Vescovo ausiliare del Metropolita ortodosso d’Italia Polykarpos.

“La tentazione è quella di pensare che l’ecumenismo sia di soppesare bene ciò che abbiamo in comune e ciò che ci differenzia e per una settimana enfatizzare gli elementi comuni facendo finta che gli altri non esistano”, osserva il Pastore Daniele Garrone Presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (Fcei), per il quale il motto di quest’anno – “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia (Is 17) – invita ciascuno “a guardare se stesso, ad imparare e ad imboccare insieme la strada della conversione”.

Video. Papa: preghiamo per gli educatori, testimoni credibili e maestri di fraternità


Nel video con l’intenzione di preghiera per il mese di gennaio dedicato agli educatori, Francesco propone di aggiungere alle materie d’insegnamento la fraternità, “anziché la competizione”

Nel video con l’intenzione di preghiera per il mese di gennaio, diffuso dalla Rete Mondiale di Preghiera, e dedicato agli educatori, Francesco propone di aggiungere alle materie d’insegnamento la fraternità, “anziché la competizione”. Aiutando in particolare “i giovani più vulnerabili”. L’educatore, spiega, “è un testimone che non dona le sue conoscenze” ma “il suo impegno vissuto”

“Vorrei proporre agli educatori di aggiungere una nuova materia all’insegnamento: la fraternità”. Si apre così l’intenzione di preghiera di Papa Francesco per il mese di gennaio, dedicata agli educatori, perché “siano testimoni credibili, insegnando la fraternità anziché la competizione e aiutando in particolare i giovani più vulnerabili”. Nel primo video del 2023, diffuso per l’ottavo anno consecutivo dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa, Francesco, in spagnolo, ribadisce l’importanza dell’attività educativa nella sua interezza, perché l’insegnamento va ben oltre il contenuto.

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