Al Teatro Valli arriva “Cats”, il musical dei record

REGGIO EMILIA – Cats, il musical dei record, sbarca al Teatro Valli con una produzione internazionale firmata da Massimo Romeo Piparo.
Si vedrà 
un’irresistibile colonia di gatti umanizzati, con trucco e parrucco spettacolare, che cantano e ballano sulle rovine di Roma, in una magica atmosfera scandita da fantasia, dramma, romanticismo e grande musica. Domani Giovedì 29 febbraio il primo appuntamento (ore 20.30), con repliche venerdì 1 e sabato 2 marzo, ore 20.30 e domenica 3 marzo, ore 15.30.

Il titolo che ha cambiato la storia di questo genere di spettacolo, con musiche di Sir Andrew Lloyd Webber e testi del Premio Nobel Thomas Stearns Eliot, si presenta con un grande cast di artisti, l’Orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello e le coreografie di Billy Mitchell, coreografo del West End londinese, attuale coreografo associato delle ultime produzioni di Webber, da School of Rock a Cinderella. Musica e danza, ma anche illusionismo e magia con gli effetti speciali affidati al gatto mago Mr.Mistoffelees.
Per la prima volta al mondo, il “Cats” di Massimo Romeo Piparo ha ottenuto dall’autore l’autorizzazione ad essere ambientato a Roma, in una ipotetica e futuristica “discarica” di opere d’arte e di reperti archeologici, con il Colosseo sullo sfondo.

stampareggiana.it

Reggio Emilia, doppio appuntamento per trascorrere la domenica a teatro

Reggio Emilia, doppio appuntamento per trascorrere la domenica a teatro

Alle 11 nel ridotto del Valli il genetista Guido Barbujani in dialogo con il professor Giovanni Boniolo. Alle 16 al Cavallerizza lo spettacolo per bambini “Il seme magico”

REGGIO EMILIA – Domenica 5 febbraio doppio appuntamento nei teatri di Reggio. Al mattino, alle 11, nel Ridotto del Valli torna “Finalmente domenica”: Guido Barbujani, uno dei più importanti genetisti italiani, racconterà la storia di come eravamo e com’era la vita quotidiana milioni di anni fa, in dialogo con il professor Giovanni Boniolo. L’incontro sarà trasmesso in streaming sui canali Youtube e Facebook della Fondazione I Teatri, mentre l’accesso al Ridotto sarà libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Al pomeriggio, alle 16, al Cavallerizza torna il teatro per bambini e famiglie. In scena “Il seme magico”, una produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri. Lo spettacolo, con canzoni e musiche dal vivo è rivolto a bambini dai 4 ai 10 anni, e prende spunto da un’antica leggenda cinese, che vuol far riflettere sui valori di onestà e sincerità. Il vecchio imperatore, temendo di morire senza eredi, indice una gara aperta a tutti i bambini del reame: il suo possente drago consegna a ogni bimbo un seme – chi se ne sarà preso maggior cura alla fine dell’anno sarà il nuovo sovrano. Mentre tutti i bambini si presentano al palazzo con i loro fiori spettacolari, Li è l’unico a portare un vaso vuoto, vincendo così il concorso. Sì, perché il drago aveva consegnato ai bambini solo semi cotti, dai quali sarebbe stato impossibile ottenere un germoglio.
E la sincerità, almeno nelle favole, viene premiata dal vecchio imperatore, che decide di lasciare il suo trono al piccolo Li, piccolo grande maestro di onestà, che d’ora in poi tutti chiameranno “L’imperatore sincero”.
reggionline.com

Anniversario VINCENT VAN GOGH un’opera teatrale che rende omaggio al pittore del colore e della luce

A 170 anni dalla sua nascita, al Teatro degli Arcimboldi di Milano il 26 gennaio un’opera teatrale che rende omaggio al pittore del colore e della luce

Van Gogh Café è una pièce teatrale in scena al Teatro degli Arcimboldi di Milano il 26 gennaio dedicata alla vita del pittore olandese raccontata attraverso l’intensa corrispondenza con il fratello Theo. Lo spettacolo, scritto e diretto da Andrea Ortis, firma eclettica nel panorama del musical italiano, è prodotto dalla MIC Musical International Company che, dopo il grande successo de La Divina Commedia Opera Musical, presenta una commedia musicale con orchestra dal vivo.

In una fervida Francia, in un’effervescente Parigi, artisti, letterati, studiosi si incontrano, come rappresentanti del mondo culturale e borghese, all’interno di café che, ben presto si trasformano, in centri di divertimento e pensiero, i Café Chantant. Lo spettacolo si svolge proprio all’interno di un Café-chantant, nel quale, oltre a consumare bibite e generi alimentari, si poteva storicamente assistere a spettacoli di musica e di canto. È un’età d’oro e Parigi diventa il modello del divertimento su scala europea. Così i café iniziano ad esser frequentati da artisti di grande fama del calibro di Vincent Van Gogh, George Braques, Cezanne, Renoir, Manet, Gauguin, Modigliani, solo per citarne alcuni.

Van Gogh Café racconta la vita di Vincent grazie alla curiosità e alla sottile insistenza del cameriere del locale, Luc. L’antiquario M. Louis Philippe (Andrea Ortis), ricorda a Luc la vita di Vincent, alcuni suoi momenti focali, i nodi più interessanti della sua arte pittorica, leggendo a volte alcuni passi originali ricavati dalle lettere di Vincent al fratello Theo, altre volte immergendo il pubblico in grandi proiezioni animate 3D che avvolgono spettatore e scena trasformandola in una “Notte Stellata” o in un “Campo di grano”, altre volte coinvolgendo l’habitat scenico in una vera e propria trasformazione in giallo “Girasole” o in lilla “Iris”.

Lo spettacolo racconta delle ore che precedono la messa in scena della “prima” di uno spettacolo serale, vivendo le emozioni delle prove, le confidenze da camerino, le competizioni tra ballerine, le  dinamiche  umane  dei  musicisti  e  soprattutto,  narrando il rapporto contrastato tra la cantante solista M.me Odile (Floriana Monici), ormai a fine carriera, ed una giovane cantante M.lle Aline (Chiara Di Loreto), aspirante al ruolo di protagonista. Da una parte, alcuni musicisti, delle ballerine ed una cantante si stanno preparando alla performance serale, dall’altra l’antiquario racconta la storia ed è anche avventore dello stesso Café.

Il linguaggio si sviluppa grazie ai musicisti presenti (pianoforte/musette, violino, chitarra, contrabbasso e percussioni) diretti dal Maestro Antonello Capuano e ad energici ed espressivi interventi coreografici del corpo di ballo diretto dal coreografo Marco Bebbu, il tutto mosso in un ambiente scenico suggestivo progettato da Gabriele Moreschi, all’interno di atmosfere luminose e visive di Virginio Levrio VAS Milano con un allestimento di costumi storici di metà ‘800 firmati da Marisa Vecchiarelli.

Lo spettatore si trova così, immerso nella Parigi di metà ‘800, nelle lande desolate del Borinage o nei parchi parigini dell’en plein air, nelle assolate campagne di Arles o tra i vicoli di una formicolante Montmartre.
“Van Gogh Café” è la storia di uomini e donne, parallele a quella del grande pittore olandese, narrata tra fiducia e cadute, malinconie profonde e gioie debordanti, tra amicizie stimolanti e solitudini feroci. Lo sfondo musicale attraversa il racconto con la raffinatezza e la personalità dei più grandi parolieri e cantanti francesi, Edith Piaf, Charles Aznavour, Mireille Mathieu, Yves Montand per citarne alcuni.

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Capodanno in piazza ma anche al museo, teatro, cinema

Capodanno © Ansa

Sarà un altro Capodanno eccezionalmente mite quello che sta per arrivare: come l’anno scorso, sarà caldo e anomalo a causa della persistenza di un intenso ed esteso anticiclone africano.

Ecco quindi tante belle idee per aspettare l’anno nuovo tra le feste e i concerti in giro per l’Italia:

A ROMA, al Circo Massimo ci saranno Elodie, San Giovanni, Franco126 e Madame.

A GENOVA piazza De Ferrari vedrà sul palco: Annalisa, Anna Tatangelo, Baby K, Patty Pravo, Rocco Hunt, Rovazzi, The Kolors.

E poi Big Boy, Blind, Erwin, Fausto Leali, Follya, Gemelli DiVersi, GionnyScandal, Ivana Spagna, Luigi Strangis, Mamacita, Riccardo Fogli, Riki e Roby Facchinetti.

A RICCIONE la fine del 2022 sarà accompagnata dal concerto in piazza con Arisa e gli Extraliscio, mentre a MATERA ci sarà Gigi D’Alessio.

A MANTOVA Mannarino si esibirà in Piazza Sordello, Vinicio Capossela è l’ospite della notte di San Silvestro in piazza Cesare Battisti a CORATO, in provincia di Bari.

A CAGLIARI sul palco di Largo Carlo Felice sabato 31 dicembre salirà Blanco, PADOVA festeggerà il Capodanno con una festa in musica dove il protagonista sarà Max Gazzè, Francesco Gabbani animerà il Capodanno di PALERMO, che si terrà a piazza Politeama, TORINO celebra l’arrivo del nuovo anno con una serata in piazza Castello: si esibiranno Subsonica, Willie Peyote, gli Eugenio in Via Di Gioia, Beba, Ginevra e Cantafinoadieci.

A SALERNO appuntamento con i Negramaro nello slargo che divide Palazzo Guerra e la sede della Prefettura; Max Pezzali e Lazza saranno i protagonisti di Cap d’Any 2022-2023, il Capodanno di ALGHERO.

Domenica primo gennaio Nicola Piovani si esibisce nella sala Petrassi dell’auditorium Parco della Musica di Roma, Tosca al teatro studio Gianni Borgna dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’Harlem Gospel Choir al Blue Note di Milano. Lunedì Claudio Baglioni suona al teatro Mario Apollonio di Varese. Martedì Elisa è al teatro Metropolitan di Catania con Dardust, Claudio Baglioni al teatro Sociale di Como, Enzo Avitabile e Peppe Servillo al Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli. Mercoledì c’è l’Orchestra Filarmonica di Kharkiv al teatro Apollo di Lecce, mentre Il Pagante è al Cocorico di Riccione e Filippo Graziani al teatro Comunale Maria Caniglia di Sulmona (AQ).
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LA STORIA / L’Aida sontuosa dei Colla Marionette con l’anima

Non sempre “testa di legno” è un’accezione negativa. Quando si parla di marionette, infatti (i fantocci a corpo intero azionati attraverso dei fili di refe, da non confondere con i burattini che invece sono figurine a mezzo busto animati da una mano), ci si riferisce a una forma di spettacolo intelligente che ci riporta ai tempi dell’infanzia e all’amato Pinocchio.

Questi “attori di cirmolo” (ma possono essere anche di tiglio o nocciolo) sul palcoscenico sono in grado di “interpretare” ogni genere teatrale, dalla commedia dell’arte ai classici greci, dalle fiabe al musical e persino il complicato melodramma, dove si recita, si canta e si balla. Ma la bravura delle marionette dipende da chi manovra i nove sottilissimi fili attaccati ai loro arti e alla testa e gli presta la voce dando così un preciso carattere al personaggio. La scrittura dei copioni, i costumi e le scenografie fanno il resto del successo. E a differenza degli attori in carne ed ossa, le marionette quando vengono “messe in gioco” non deludono mai gli spettatori perché ne stimolano la fantasia: le tecniche di manipolazione usate per animarli, infatti, riescono a riprodurre sia i gesti più impercettibili sia quelli più eclatanti, come salti, piroette e voli in aria, come si deve a un filone teatrale improntato alla parodia.

Una delle più grandi e antiche compagnie marionettistiche, attiva da più di due secoli, è la milanese “Carlo Colla & Figli” che ha messo in scena, nei teatri di ogni angolo del mondo, oltre trecento titoli divertendo grandi e piccini: I promessi sposi, Cenerentola, Il gatto con gli stivali, La Tempesta di Shakespeare (nella traduzione di Eduardo), Cristoforo Colombo, L’orfanella delle stelle, per citare solo alcuni tra quelli che hanno divertito di più il pubblico. Ma nel vasto repertorio ci sono anche i classici di Goldoni e Moliére, le fiabe di Perrault e, specialità, opere liriche di Giuseppe Verdi e Gioacchino Rossini. Gli eredi del fondatore Giovanbattista Colla, un ricco commerciante meneghino che ricavò un teatrino in una sala del suo palazzo dietro al Duomo, hanno saputo rinnovare ad ogni spettacolo la tradizione di famiglia. Ed oggi, grazie a loro, si può parlare di marionette moderne, con spettacoli dove sono entrate scenografiche raffinate ed effetti speciali, da colossal cinematografico. Un apporto decisivo alle innovazioni è stato quello di Eugenio Monti Colla, storico direttore artistico della compagnia e regista di quasi tutti gli spettacoli allestiti finora. Nella sede milanese dei Colla, in via Montegani, c’è l’atelier nato nel 1994 e gestito dall’Associzione Grupporiani che si occupa di produzione e distribuzione, con decine di ‘Geppetti’ al lavoro per scolpire blocchi di legno che, assemblati fra loro, avranno fattezze sempre perfette (le marionette devono mostrare le caratteristiche somatiche e fisiche dei personaggi che rappresentano). Qui, esperti artigiani realizzano e restaurano anche scenografie e costumi dalle stoffe leggere da modellare sui corpi di legno. E sempre qui viene custodito l’archivio storico della Compagnia: 30mila pezzi tra pupazzi, abiti di scena, sculture, trucchi e parrucchi, attrezzeria, materiali utilizzati nei più importanti allestimenti e i libri mastri degli spettacoli.

La tradizione dei Colla trova le sue radici nell’antichissima arte che ci è stata tramandata in scritti di Aristotele, Platone, Erodoto, Apuleio dove si parla di bambole con arti mobili usate per rappresentare le loro commedie. Il più recente nome di marionetta deriverebbe invece dalla festa delle “piccole Marie di legno”, dette “mariette” a Venezia nel X secolo. Ma è nella secondo metà del Cinquecento che si afferma questa forma di spettacolo, con l’istituzione del primo teatro italiano del genere a Londra. E con la commedia dell’arte le marionette si diffondono soprattutto nel Nord Italia diventando sempre più popolari (mentre al Sud c’è l’opera dei pupi, incentrata sull’epopea cavalleresca). Il padre di Carlo Goldoni nel suo teatrino veneziano di San Tomà allestì anche uno spettacolo di marionette per il quale il figliolo, a soli otto anni, scrisse la sua prima commedia. Nel 1850 Milano e Torino vantano già teatri stabili dedicati esclusivamente alle marionette: il Gerolamo e il Gianduia che presero i nomi da maschere locali. Fiorirono ovunque le compagnie: nel capoluogo lombardo la famiglia Colla diventa celebre per le storie di Gerolamo della Crina, buffo personaggio di legno che darà il nome alla sala che si trova in piazza Beccaria, una bomboniera ottocentesca detta “La piccola Scala”. Nel 1993 i Colla entusiasmarono il raffinato pubblico del Festival dei Due Mondi di Spoleto diretto da Giancarlo Menotti con l’opera musicale Dalla terra alla luna, trama fiabesca, scene sontuose ed effetti speciali meccanici. Il melodramma è uno dei cavalli di battaglia della Compagnia milanese, in particolare quello verdiano che meglio si presta a rappresentare i canoni “romantici” del teatro delle marionette con le figure dell’eroe, del malvagio suo antagonista e della bella contesa tra i due (come accade nei pupi siciliani con le storie ispirate alla letteratura epica di origine medievale). Ed ecco allora, nel rispetto della tradizione, che fino al 3 luglio, il Piccolo Teatro di Milano ospita Aida, nell’edizione originale diretta da Eugenio Monti Colla. Lo spettacolo comprende parti cantate e parti recitate. Inoltre, stravolgendo l’opera verdiana, a causa della pressante richiesta del pubblico che affollava il Teatro Gerolamo alla prima rappresentazione, il finale prevede il crollo del tempio e la fuga di Radames e Aida verso le sognate “foreste imbalsamate”. Duecento figure sono animate da 13 marionettisti e 5 voci recitanti, le musiche registrate sono quelle dell’orchestra della Scala diretta da Arturo Toscanini nel 1949. Uno spettacolo da non perdere.

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Piccolo di Milano: dietro le quinte della compagnia milanese attiva da più di due secoli in cui, in tutto il mondo, ha messo in scena oltre 300 titoli, divertendo grandi e piccini. Fino al 3 luglio le repliche dell’opera di Verdi con le musiche registrate dell’orchestra della Scala diretta da Toscanini nel 1949

Avvenire

Ragazzi a teatro con ARS Ventuno

Il 1° giugno prende il via la rassegna di ARS Ventuno Centro delle Arti dedicata agli adolescenti con un ricco programma che vede protagonisti più di seicento ragazzi in scena nei teatri di Correggio e Guastalla.

Comun denominatore degli spettacoli in programma è il volo, inteso come possibilità di immaginare futuri possibili. Ed è proprio l’immaginazione il soggetto principale.

Come sostiene la direttrice di ARS Ventuno Antonella Panini, curatrice della rassegna, “nel nostro tempo la realtà ha dimensioni fluttuanti. Siamo sommersi da immagini, informazioni, relazioni tecnologiche ed è sempre più difficile trovare punti saldi ai quali ancorare la percezione della realtà che ci circonda. Gli ultimi due anni hanno palesato quanto il mondo virtuale si intrecci con quello reale fino a sfumarne i confini.

Le giovani generazioni abitano queste dimensioni vivendone tutte le opportunità e le contraddizioni. Il progetto Chimere, itinerari nel fantastico vuole esplorare mondi reali e immaginari della tradizione e della contemporaneità per coglierne i legami, le relazioni simboliche, le opportunità dialettiche promuovendo percorsi di consapevolezza personale attraverso creazioni artistiche”.

Shakespeare, Ibsen, Barrie, Baum sono autori scelti dalla rassegna per i loro personaggi, sognatori capaci di volare. Il volo è un modo per mettere in relazione mondi paralleli e la capacità di vedere oltre il contingente.

I linguaggi metaforici e contemporanei della danza, del teatro, e dell’arte, sono strumenti straordinari per accedere alla simbologia del fantastico e affrontare le tematiche ad essa correlate fornendo stimoli e mezzi espressivi agli adolescenti, ai bambini e ai giovani adulti.

La rassegna apre al Teatro Ruggeri di Guastalla con un importante debutto: il 1° giugno Sogni d’Estate di Shakesperiana memoria con inserti contemporanei verrà presentato alle scuole secondarie dell’IC Ferrante Gonzaga e replicato per il pubblico alle 21, segue il 2 giugno alle 17,30 La Città degli Smeraldi da Il Meraviglioso Mago di Oz e alle 21 Polifonie di Ordinaria Solitudine.

Poi la rassegna si sposta al Teatro Asioli di Correggio il 6 e 7 giugno alle 20,30 con lo spettacolo di danza Il Bambino che Sapeva Volare tratto da Peter Pan. L’8 giugno torna il teatro: alle 19 vanno in scena Sofia e i Giganti e La Crociera mentre alle 21 va in scena Il Ragazzo sulla Renna. Sempre all’Asioli, il 9 giugno chiude la rassegna Impossibili Nozze.

Sono tanti gli adolescenti impegnati a portare in scena il proprio talento guidati da artisti che hanno provveduto alla loro preparazione: i registi Antonella Panini, Elisa Lolli, Jeane Santos Diaz, Anguelina Tcherkezova, i coreografi Magda Sibillo, M. Caterina Serventi, Cecilia Ligabue, Kevin Avosani, Luciana Guidi, Irene Praticò.

Fa parte di questa rassegna anche l’evento Messi in salvo che coinvolgerà 300 ragazzi della scuola primaria di Guastalla. Il 4 giugno a Palazzo Ducale va in scena lo spettacolo itinerante ideato da Antonella Panini, in collaborazione con ANPI Guastalla, tratto dall’omonimo libro presentato al Ruggeri sabato scorso. Lo spettacolo che, come la pubblicazione, racconta la storia della famiglia guastallese di etnia ebrea Coen, è proposto agli allievi delle classi quinte della primaria F. Gonzaga e alle loro famiglie e si terrà con diverse sessioni sia il mattino, sia il pomeriggio.

laliberta.info