Don Fabrizio Crotti ricordato in Santo Stefano a Reggio Emilia. Faro di luce spirituale e testimone credibile della fede

Giovedì 30 Luglio 2020 ricorreva il 2° anniversario della “partenza al Cielo” di don Fabrizio Crotti.

Venerdì 31 Luglio 2020 S. Messa in Santo Stefano a Reggio Emilia alle ore 19 è stata ricordata con la comunità parrocchiale, alla presensa del nuovo parroco don Luca Grassi, la sua figura sacerdotale).

Era presente in S. Stefano una larga rappresentanza di fedeli amici e parrocchiani.

Una personalità, quella di don Fabrizio Crotti  molto ricca e complessa e io non ho la pretesa di presentarla ompletamente. Voglio soltanto considerarne due aspetti: la grazia che egli aveva di trovare Dio in tutto e la ricerca perseverante della volontà di Dio, nella luce di Cristo.

Aveva avuto  la grazia di vedere Dio in tutto; di contemplarlo nella creazione, nella storia, di trovarlo non soltanto nelle cerimonie religiose ma nelle azioni di ogni giorno e in ogni circostanza: dicono che egli si commuoveva fino alle lacrime davanti a un fiorellino, perché in esso vedeva la bellezza di Dio. E incoraggiava i suoi compagni a vedere in tutto la gloria di Dio, a trovare Dio in tutto, ad amare Dio in tutto. Trovare Dio in tutto è un segreto molto importante per la vita spirituale. Dio non è un essere solitario, che se ne sta in cielo: è un Dio presente in tutto, e non solo presente, ma che agisce in tutto, e sempre con il suo amore.

Era un uomo riflessivo, che studiava, esaminava e cercava con pazienza la soluzione più giusta.

La testimonianza al di là delle parole: «il Dio che annunci è quello che presenti credibilmente con la tua vita». Lo riferì in un incontro con gli insegnanti di Religione all’oratorio di Via Adua a Reggio Emilia. «Il Dio che conoscono realmente e accettano i ragazzi delle scuole non è il Dio che presenti razionalmente con le parole collegate ai tuoi studi teologici. Prima ancora delle tue parole parla ai ragazzi/ragazze il senso della coerenza cristiana della tua vita». Dio come Totalmente Altro rivelato in Cristo (la rivelazione del Padre).

Il brano del Vangelo proclamato durante la S. Messa del 31 luglio 2020 (Mt 13,54-58) è ricco di spunti di meditazione e domande: «Gesù non viene riconosciuto come profeta proprio dai suoi familiari e dei suoi concittadini. Questo dato, all’apparenza sconcertante, è unanimemente condiviso dagli evangelisti. Nonostante la fama acquisita e le testimonianze a suo favore di molte persone, proprio a Nazareth Gesù riceve un clamoroso rifiuto. La ragione l’abbiamo letta: tutti lo conoscono, sanno da dove viene, lo hanno frequentato. Chi si crede di essere? È solo un falegname che si è montato la testa! Che si prende per profeta! Purtroppo anche a noi succede così: ci fermiamo troppo spesso davanti a chi annuncia, senza nemmeno ascoltare il suo messaggio. Intendiamoci, è difficile credere ad una persona che palesemente contraddice con le sue azioni ciò che afferma. Ma, molto più spesso, il nostro rifiuto si basa su tiepide emozioni, sulle simpatie, sulle sensazioni. Quel prete è troppo noioso, quel catechista è eccessivamente timido, quell’animatore è un po’ svampito… Per non parlare, poi, di quando ad annunciarci il Vangelo è uno di famiglia. Abbiamo sempre paura che ci faccia la predica! Stiamo attenti a non perdere il Vangelo che ci raggiunge anche dalle labbra di chi conosciamo…».

Una splendida figura sacerdotale, grande studioso ed eccellente interprete e attualizzatore della Parola di Dio.

Non amava apparire e lavorava per gli altri nel nascondimento (davanti a Dio). Aiutava concretamente i tanti poveri che oggi giorno nel corso del suo servizio pastorale si avvicinavano a lui per chiedere un aiuto. Nessuno andava via senza un aiuto concreto. Al mio arrivo a Reggio Emilia si è attivato immediatamente per trovare un alloggio e un lavoro.  Non si contano gli aiuti simili che ha elargito nel corso del suo impegno pastorale.

Discreto e gioviale sapeva, con garbo, intrattenere veri rapporti di amicizia…

E’ stato il promotore della nascita del blog (https://blogsantostefano.altervista.org ) e dei siti parrocchiali di S. Stefano ( http://santostefanore.altervista.org )  e dell’Unità Pastorale Santi Crisanto e Daria di Reggio Emilia (http://santicrisantoedariaup.altervista.org ).

Per anni ha curato il video commento alle Letture domenicali e festive della Liturgia (molti commenti sono visibili sul Canale YouTube della parrocchia Santo Stefano di Reggio Emilia https://www.youtube.com/channel/UCJdeQ-Qfhwjd0gA7u9FDO1g ).

Più volte grandi case editrici religiose italiane lo hanno contattato per richiedere dei suoi scritti da pubblicare. Non accettò e preferì continuare con l’annuncio orale della Parola.

Era apertissimo al dialogo culturale con i “non credenti”.

Due anni fa al funerale ho visto piangere tantissimi partecipanti, segno dell’amore che don fabrizio ha lasciato.

Teneva tantissimo alle sue ex comunità pasrrocchiali della montagna e una volta l’anno tornava e nellecomunità era una grande festa: (moltissimi giovani che avevno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana da Don Fabrizio chiedevano al momento del loro matrimonio che fosse “lui” a partecipare al loro matrimonio religioso).

Consumato da una lunga malattia si è spento con il sorriso (ne è espressione la foto pubblicata in basso che lo ritrae in un gesto di affetto):

 

 

 

 

 

 

Era schivo verso tutte le Commemorazioni esteriori e preferiva la preghiera silenziosa, segreta personale davanti a Dio. Ricordiamolo così oggi, lontano dai commemorativi vuoti di liturgie spente, con una piccola, nascosta preghiera personale.

Di seguito 2 poesie dedicate a don Fabrizio Crotti:

Sentieri di luce

Appena ieri

eri

faro acceso

dei giorni il peso

un pensiero teso

incontro atteso

quel Dio spiegato

aspettato

muta sofferenza

invoca l’essenza

resta di te solo

il volo

di piene parole

raggianti come il sole…

(di G.S.)

TRA LIBRI E AMICI…

TRA LIBRI E AMICI…

Tra i libri
vibri
per il Vangelo
e togli il velo
ai volti scuri
con sguardi puri
accendi speranza
dalla tua stanza
ricca di pagine
non è la fine
ci parli ancora
ora
con gesti veri
con gusti seri
la tua presenza
riempie la stanza
dei ricordi perduti
i volti muti
nascosto dolore
tramutato in amore…

(di G.S.)

Don Fabrizio Crotti nel 1999 era stato nominato alla guida della parrocchia cittadina di Santo Stefano.

Nato 71 anni or sono  il 6 maggio 1949 a Fazzano di Correggio, aveva ricevuto dal vescovo  Baroni l’ordinazione presbiterale nella chiesa della parrocchia natale.

Dapprima vicario cooperatore a Ospizio e Luzzara, nel 1982 divenne  parroco di Sologno e Carù; nel 1999 il vescovo Caprioli lo nominò parroco in Santo Stefano.

Don Fabrizio ha ricoperto vari incarichi diocesani : vicepresidente della Caritas, segretario dell’Ufficio catechistico, insegnante nell’Istituto di scienze religiose, responsabile in Curia del settore tecnico per le ristrutturazioni, responsabile del settore insegnanti di religione.

(Nella foto in basso don Fabrizio tra una giovane e una fedele della parrocchia).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(Articolo web a cura di Giuseppe Serrone – Reggio Emilia 1 Agosto 2020)