S. Agnese 21 Gennaio

s.agnese

Uccisa come un agnello, con un colpo di spada alla gola: così il carnefice tolse la vita ad Agnese, senza riuscire però ad annientare la sua purezza. Questa santa adolescente, infatti, nei secoli è diventata il simbolo della bellezza interiore donata dal Vangelo e oggi è un richiamo a ritrovare la trasparenza dello sguardo, la delicatezza nei rapporti umani, l’umiltà dello spirito. Sant’Agnese era figlia di una famiglia romana patrizia e si ritrovò, dodicenne, nel mezzo di un’aspra persecuzione anticristiana, forse quella di Decio, forse quella di Diocleziano. Denunciata da un giovane che era stato respinto, Agnese venne esposta nuda ma nessuno riuscì ad avvicinarsi. Si provò allora con il fuoco, ma questo si spense: solo la lama ebbe la meglio su questa vergine, resa forte dalla sua purezza.
Altri santi. Sant’Epifanio di Pavia, vescovo (438-496); sant’Albano Roe, sacerdote e martire (1535-1642).
Letture. Eb 7,1-3.15-17; Sal 109; Mc 3,1-6.
Ambrosiano. Sir 44,1;46,11-12; Sal 105; Mc 3,31-35.

avvenire

Sant’ Agnese Vergine e martire 21 gennaio

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Roma, fine sec. III, o inizio IV

Agnese nacque a Roma da genitori cristiani, di una illustre famiglia patrizia, nel III secolo. Quando era ancora dodicenne, scoppiò una persecuzione e molti furono i fedeli che s’abbandonavano alla defezione. Agnese, che aveva deciso di offrire al Signore la sua verginità, fu denunciata come cristiana dal figlio del prefetto di Roma, invaghitosi di lei ma respinto. Fu esposta nuda al Circo Agonale, nei pressi dell’attuale piazza Navona. Un uomo che cercò di avvicinarla cadde morto prima di poterla sfiorare e altrettanto miracolosamente risorse per intercessione della santa. Gettata nel fuoco, questo si estinse per le sue orazioni, fu allora trafitta con colpo di spada alla gola, nel modo con cui si uccidevano gli agnelli. Per questo nell’iconografia è raffigurata spesso con una pecorella o un agnello, simboli del candore e del sacrificio. La data della morte non è certa, qualcuno la colloca tra il 249 e il 251 durante la persecuzione voluta dall’imperatore Decio, altri nel 304 durante la persecuzione di Diocleziano. (Avvenire)