Cent’anni di Rodari e quel bisogno di speranza “senza farla pagare”

In questi giorni di incertezza e angoscia per ciò che accadrà, le parole di Gianni Rodari risuonano nella mente di molti e sembrano più attuali che mai. Confortano, incoraggiano, paradossalmente non smettono di stimolare grandi e piccoli. Un potere che forse solo lui, uomo poliedrico, scrittore, giornalista, pedagogista, partigiano durante il secondo conflitto mondiale come Calvino, è riuscito a esercitare sui lettori di ogni età. In una poesia racchiusa tra le pagine di Filastrocche in cielo e in terra, libro edito da Einaudi nel 1960 con le meravigliose illustrazioni originali di Bruno Munari, che merita un posto speciale negli scaffali di qualsiasi libreria che si rispetti, Rodari scrive di speranza: «E alla povera gente / che non ha che campare / darei tutta la mia speranza / senza farla pagare». Il sentimento di cui adesso il Paese, così come il mondo intero, ha più bisogno; e una speranza che, appunto, il poeta per eccellenza dei bambini ha saputo trasmettere a intere generazioni, grazie alla sua opera teorico-letteraria, come nessun altro.

Gianni Rodari

Questo è uno dei motivi per cui, nel corso del 2020, malgrado la pandemia, le persone hanno partecipato con affetto e riconoscenza alle iniziative per il centenario dello scrittore piemontese, vincitore del premio Hans Christian Andersen. Una serie di celebrazioni e omaggi iniziata lo scorso anno con l’apertura di un portale appositamente dedicato, 100giannirodari.comA promuovere l’iniziativa Edizioni EL, Einaudi Ragazzi ed Emme Edizioni, che in occasione dei cent’anni di Rodari hanno pubblicato nuove edizioni delle sue opere. Tra queste Grammatica della fantasia  un consiglio di lettura già segnalato e da non perdere – che nell’ultima versione celebrativa contiene un’introduzione del rapper Frankie hi-nrg mc. Uscito per la prima volta nel 1973, rappresenta oltretutto un punto fondamentale nella bibliografia rodariana, riassumendo i suoi studi sulla letteratura fantastica (merita una lettura il capitolo dedicato all’errore creativo nel quale, come da tradizione per Rodari, lo sbaglio viene visto come una possibilità per imparare e creare).

Da leggere o rileggere, sono poi le celebri Favole al telefono, pubblicate nel lontano 1962, che nella ristampa per il centenario sono introdotte dallo scrittore Marco Missiroli. Senza dimenticare infine La Freccia Azzurra, con l’introduzione speciale di Neri Marcorè e le illustrazioni di Camilla Pintonato. Un capolavoro, questo, da rivedere anche nella versione animata di Enzo D’Alò, con la voce di Dario Fo e le musiche di Paolo Conte.

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Rodari 100 anni, il Meridiano e la modernità

Un Meridiano Mondadori, eventi in tutto il mondo, da Roma ad Hanoi, film omaggio, maratone di letture, speciali tv e online. Esplodono i festeggiamenti per il centenario della nascita di Gianni Rodari, nato a Omegna, sul Lago d’Orta, il 23 ottobre 1920. Tra le tante pubblicazioni anche quelle che ci fanno scoprire come Rodari sia stato non solo il Collodi del Novecento, ma un grande intellettuale a tutto tondo. E il giorno del compleanno esce il francobollo celebrativo delle Poste Italiane la cui immagine è top secret fino all’emissione.

Il countdown per i 100 anni del Maestro della Fantasia, morto a Roma il 14 aprile 1980, vincitore nel 1970 del Premio Hans Christian Andersen, considerato il Nobel della letteratura per ragazzi, era cominciato nel 2019 quando le Edizioni EL, che dal 1991 pubblicano i libri di Rodari, hanno inaugurato il sito www.100giannirodari.com. La pandemia ha stravolto un po’ tutto e molti eventi sono stati riconvertiti in streaming, ma l’entusiasmo è intatto. La grandezza dell’autore di ‘Grammatica della fantasia’, uscita nel 1973, non è mai stata in discussione, ma ora entra nei Meridiani Mondadori in due volumi: Opere, a cura di Daniela Marcheschi, e Rodari a colori, a cura di Grazia Gotti, che ripercorre la storia delle edizioni dei suoi testi più celebri, impreziosite dalle tavole di artisti come Verdini, Munari, Altan e Mattotti. Oltre 2 mila pagine in cui lo scrittore delle ‘Filastrocche in cielo e in terra’ e delle ‘Favole al telefono’ ci appare oggi nella sua moderna e sottile complessità.

Riscopriamo il Rodari giornalista, lo è stato fra l’altro per ‘L’Unita”, il ‘Pioniere’ e ‘Paese Sera’ con Einaudi Ragazzi: il graphic novel ‘I sepolti vivi’, illustrato dalla pluripremiata Silvia Rocchi, è tratto da un articolo uscito nel ’52 su Vie nuove che racconta una storia di lotta sindacale, nell’Italia del dopoguerra. Arriva anche ‘Codice Rodari’, una vera e propria opera d’arte che dialoga e applica i principi rodariani, naturalmente giocando, realizzata dall’illustratore Alessandro Sanna, recentemente insignito del Children’s Laureate, cioè per due anni ambasciatore dell’illustrazione italiana per bambini nel mondo. Un capitolo ancora inesplorato della biografia letteraria di Rodari – insegnante elementare per alcuni anni, che ha cominciato a pubblicare i suoi libri per ragazzi a partire dagli anni Cinquanta, ottenendo subito un enorme successo di pubblico e critica con traduzioni in tutto il mondo – riguarda l’enorme e duraturo successo che ha avuto in Urss e ora in Russia. Lo indaga in un saggio Anna Roberti, traduttrice e presidente onorario dell’Associazione culturale Russkij Mir, in ‘Cipollino nel Paese dei Soviet’, che esce il 23 ottobre per Edizioni Lindau. Creato da Gianni Rodari negli anni ’50, Cipollino, nato in una poverissima famiglia di cipolle, in Italia ha avuto una discreta fortuna, per poi finire quasi dimenticato. In Unione Sovietica, invece è diventato famosissimo e Rodari continua a essere lo scrittore italiano più amato. Nel libro anche documenti in parte inediti e una rara intervista in cui Rodari diceva che l’Urss più di altri paesi aveva colto interamente l’aspetto fantastico dei suoi libri.

La valorizzazione delle opere di Rodari da parte di Edizioni El/ Einaudi Ragazzi era iniziata con la pubblicazione di ‘Cento Gianni Rodari. Cento storie e filastrocche. Cento illustratori’, omaggio di 100 illustratori al Maestro della Fantasia e ora quelle illustrazioni si potranno vedere alla Biblioteca Gianni Rodari di Roma dove si festeggia con eventi organizzati dalle Biblioteche di Roma, dal Teatro Palladium e dall’Istituto Luce Cinecittà. Il 23 ottobre alle 15 parte la diretta di testimonianze e letture rodariane, trasmessa in streaming sulla pagina facebook @biblioteche.roma e su Mediateca Roma, a cui parteciperanno il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, il commissario di Biblioteche di Roma, Vittorio Bo, e tra gli altri Stefano Bartezzaghi, Marco Malvaldi, Bernard Friot, Ilaria Capanna, Albertina Bollati, Lorenzo Pavolini, Claudio Bisio, Moni Ovadia e Luciana Littizzetto. Tre giorni di conferenze, lezioni magistrali, laboratori e spettacoli, dal 23 al 25 ottobre anche a Genova e pomeriggio di festa a Casa del contemporaneo al Teatro Ghirelli di Salerno con ‘Rodari. 100 anni. 1000 storie’.

Grande attesa per il ritorno domani nelle sale, in versione restaurata a 25 anni dall’uscita, de ‘La Freccia Azzurra’ di Enzo D’Alò, in contemporanea in anteprima ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela alla Festa del Cinema di Roma. Sky Arte propone il documentario ‘C’era due volte Gianni Rodari’, in onda domani alle 21.15, disponibile anche in streaming sulla piattaforma Now Tv, in cui Neri Marcorè legge le filastrocche, i diari, gli articoli e le lettere in una avvolgente scenografia realizzata interamente in carta. Su LaF, il 24 ottobre alle 21.10, ecco ‘Gianni Rodari 2.0 – Spazio alla parola’, un film omaggio narrato dal pioniere del rap Frankie hi-nrg. E su RaiPlay in esclusiva il videoclip animato inedito della canzone ‘Il Cielo è di tutti’ cantato da Bungaro e Fiorella Mannoia, basato su un testo di Rodari, con musica di Antonio Fresa. (ANSA).