Per il cardinale Parolin è una grande sfida portare la fede nella politica

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La Chiesa ha bisogno di voi per la sua missione universale e, viceversa, voi avete bisogno della Chiesa come madre e maestra di tutti”. Così il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha portato oggi il suo saluto al quinto meeting dell’International Catholic Legislators’ Network, in corso a Frascati (Roma). Ricordando la missione della Chiesa di “ricondurre tutte le cose a Cristo”, il segretario di Stato ha rimarcato che “la Chiesa ha bisogno di voi” perché “la vostra produzione legislativa è una parte vitale dell’apostolato dei laici”. Come operatori della politica, ha aggiunto, “il vostro ruolo non è solo vivere ‘in mezzo al mondo’, ma anche essere ‘lievito nel mondo’ a favore della famiglia, delle comunità locali e delle rispettive nazioni. La grande sfida per voi è portare la vostra fede nell’affrontare le questioni pressanti del mondo di oggi, nel dialogare con la società e la cultura, e parlare umilmente della luce che la nostra fede offre”.

“La Chiesa – ha quindi osservato Parolin – sa che il vostro lavoro non è facile. È consapevole delle numerose minacce alla vita familiare, sotto forma di politiche e leggi che consentono o addirittura accelerano il suo dissolvimento. È anche ben conscia dell’urgenza di alleviare la povertà e sostenere lo sviluppo integrale dei membri più trascurati della società. Così, come la Chiesa ha bisogno di voi, voi avete bisogno della Chiesa. Ella mette a vostra disposizione i suoi sacramenti, il suo consiglio saggio e il suo impegno per le verità morali della legge naturale. Supporta le iniziative che promuovete a servizio del bene comune attraverso la produzione legislativa”.

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Papa: Parolin nuovo segretario di Stato

Papa Francesco ha nominato l’arcivescovo veneto Pietro Parolin nuovo segretario di stato. Finora nunzio in Venezuela, mons. Parolin, 58 anni, succede al cardinale Tarcisio Bertone (79 anni il prossimo dicembre) che era stato nominato da Benedetto XVI nel 2006. Alla guida della segreteria di stato torna, quindi, un diplomatico.

Accettando le dimissioni del cardinale Tarcisio Bertone da segretario di Stato, papa Francesco gli ha chiesto di rimanere in carica fino al 15 ottobre, data nella quale gli subentrerà mons. Pietro Parolin.

Il 15 ottobre, quando mons. Parolin prenderà possesso del suo ufficio il Papa riceverà superiori e officiali della Segreteria di Stato per ringraziare pubblicamente il card. Tarcisio Bertone “per il suo fedele e generoso servizio alla Santa Sede e per presentare il nuovo segretario di Stato”.

Papa Francesco ha confermato negli incarichi il sostituto alla segreteria di stato mons. Angelo Becciu, il segretario per i rapporti con gli stati, mons. Dominique Mamberti, il prefetto della casa pontificia, mons. Georg Gaenswein, l’assessore per gli Affari generali mons. Peter Wells e il sottosegretario per i rapporti con gli stati, Antoine Camilleri.

Nel momento in cui viene nominato segretario di Stato mons. Pietro Parolin esprime “profonda e affettuosa gratitudine” a papa Francesco “per l’immeritata fiducia” nei suoi confronti, manifestandogli “rinnovata volontà e totale disponibilità a collaborare con Lui”. Parolin parla di “missione impegnativa ed esigente”.

“Nel momento in cui viene resa pubblica la nomina a Segretario di Stato, desidero esprimere profonda e affettuosa gratitudine al Santo Padre Francesco, per l’immeritata fiducia che sta dimostrando nei miei confronti, e manifestarGli rinnovata volontà e totale disponibilità a collaborare con Lui e sotto la Sua guida per la maggior gloria di Dio, il bene della Santa Chiesa e il progresso e la pace dell’umanità, affinché essa trovi ragioni per vivere e sperare”, dice mons. Parolin in una dichiarazione da Caracas, dove tuttora si trova. “Sento viva la grazia di questa chiamata, che, ancora una volta, costituisce una sorpresa di Dio nella mia vita e, soprattutto, ne sento l’intera responsabilità, perché essa mi affida una missione impegnativa ed esigente, di fronte alla quale le mie forze sono deboli e povere le mie capacità”, prosegue. Per questo “mi affido all’amore misericordioso del Signore, dal quale nulla e nessuno potrà mai separarci, e alle preghiere di tutti”.

“Tutti ringrazio, fin d’ora, per la comprensione e per l’aiuto che, in qualsiasi forma, mi vorranno prestare nello svolgimento del nuovo incarico”, aggiunge. “Il mio pensiero – dice ancora il nuovo segretario di Stato – va alle persone che sono state parte della mia vita in famiglia, nelle parrocchie in cui sono nato e in cui ho prestato servizio, nella cara Diocesi di Vicenza, a Roma, nei Paesi dove ho lavorato, Nigeria, Messico e, ultimo, Venezuela, che lascio con rimpianto”.

“Penso pure – aggiunge – al Papa emerito Benedetto XVI, che mi ha ordinato Vescovo, alla Segreteria di Stato, che è già stata la mia casa per molti anni, all’Em.mo Card. Tarcisio Bertone, agli altri Superiori, ai colleghi e ai collaboratori e all’intera Curia Romana, ai Rappresentanti Pontifici. A tutti sono largamente debitore”. “Mi pongo, con trepidazione, ma anche con fiducia e serenità, in questo nuovo servizio al Vangelo, alla Chiesa e al Papa Francesco, disposto – come Lui ci ha chiesto fin dall’inizio – a camminare, edificare-costruire e confessare”, afferma Parolin. Il nuovo segretario diStato prega “che la Madonna, che a me piace invocare con i titoli di Monte Berico, Guadalupe e Coromoto, ci dia ‘il coraggio di camminare in presenza del Signore, con la Croce del Signore; di edificare la Chiesa sul sangue del Signore, che è versato sulla Croce; e di confessare l’unica gloria, il Cristo crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti'”. “E, come si dice in Venezuela: ‘¡Que Dios les bendiga!'”, conclude.

Napolitano: con Parolin relazioni si arricchiranno – ”Sono certo che grazie alla Sua presenza al vertice della Segreteria di Stato, le nostre relazioni continueranno ad arricchirsi di nuovi contenuti e la nostra collaborazione a difesa della pace e della giustizia nei diversi scenari internazionali potrà ulteriormente consolidarsi”: così Giorgio Napolitano a Mons. Parolin.

Papa: riunione con vertici diplomatici su Siria – Papa Francesco ha ricevuto questa mattina nella Domus Santa Marta i vertici diplomatici del Vaticano per “discutere possibili iniziative della Santa sede” per promuovere la pace in Siria. Hanno partecipato, tra gli altri, il card. Tarcisio Bertone, e il prefetto delle Chiese orientali, il card. Leonardo Sandri.

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