Tra sabato e domenica, alle 2 di notte, sposteremo in avanti le lancette dell’orologio rinunciando a un’ora di sonno

Insonnia irritabilita come rimediare ai disturbi ora legale
AGI – Via via che l’inverno cede il passo alla primavera le giornate si allungano e la mente corre alla bella stagione. E questo anche grazie al consueto spostamento in avanti delle lancette degli orologi, come faremo tra sabato e domenica, alle 2 di notte, quando entrerà in vigore l’ora legale, che serve proprio a sfruttare al massimo la luce solare risparmiando sul consumo energetico. Tuttavia, il repentino cambio di orario può avere delle conseguenze sul nostro benessere psico-fisico. Assosalute (Associazione nazionale di farmaci di automedicazione, che fa parte di Federchimica) ha raccolto sul suo portale alcuni suggerimenti per affrontare al meglio il cambio d’ora. I disturbi associati al cambio d’orario – Se è vero che il cambio dell’ora porta con sé giornate più lunghe con innegabili benefici, è altrettanto vero che diverse persone risentono del passaggio dall’ora solare a quella legale tanto da lamentare i medesimi sintomi che si hanno in caso jet-lag. Questi piccoli disturbi passeggeri – alterazioni del sonno, stanchezza e difficoltà di concentrazione, stress e irritabilità – dipendono dalla reazione del nostro corpo alla differenza tra l’orologio interno, il cosiddetto ritmo circadiano, e l’orario esterno.
Il ritmo circadiano regola, infatti, il ciclo sonno-veglia e molti parametri vitali che hanno andamento periodico: fame, rigenerazione cellulare, temperatura corporea. Anche la sola perdita di un’ora di sonno altera, quindi, per qualche giorno i ritmi dell’organismo. Ma ci sono coloro che ne risentono più di altri. Sono soprattutto i “gufi”, i tiratardi, e le “allodole”, i mattinieri, a soffrire il cambio dell’ora: ad andare in tilt è il loro equilibrio sonno-veglia. Per cui, anche cambiamenti minimi dei ritmi quotidiani possono causare stress e generare stanchezza, sonnolenza diurna, emicrania, perdita dell’appetito, riduzione dell’attenzione e alterazione dell’umore. Attenzione allo stress quindi.

La stanchezza accumulata e la riduzione delle ore di sonno sono anche tra le principali cause di nervosismo, irritabilità e, quindi, malumore diffuso. Tutte conseguenze che influiscono non solo sul singolo ma anche sulle persone vicine, famigliari e colleghi. Secondo il New England Journal of Medicine, l’effetto dello spostamento in avanti delle lancette si farebbe sentire nei sette giorni successivi con un aumento del 5% degli infarti del miocardio. Cifre confermate di recente anche dall’istituto Karolinska di Stoccolma, che parla di un aumento del 4%.

E i bambini? È importante abituare i più piccoli al nuovo orario gradualmente, anticipando di 15 minuti al giorno l’ora della nanna, per evitare un cambiamento brusco e assicurare loro nel fine settimana gli stessi orari dei giorni lavorativi. Quanto agli adulti, dopo una settimana di impegni tra casa e lavoro, tendono a risentire maggiormente della modifica delle attività e delle abitudini di riposo durante il fine settimana. Non è raro, infatti, proprio nel week end soffrire di occasionali mal di testa e soprattutto la domenica sera, quando inoltre si comincia a pensare alle responsabilità del lunedì, avere difficoltà ad addormentarsi. Basta tuttavia qualche piccolo accorgimento per facilitare l’adattamento dell’organismo.

Ecco i consigli di Assosalute su come affrontare al meglio il cambio d’ora:

A partire da qualche giorno prima del cambio di orario, anticipare la sveglia di una ventina di minuti o andare a dormire un po’ prima la sera per abituare l’organismo. Aiuterà a impostare i nuovi ritmi in modo meno traumatico;
Se non si riesce a prendere sonno, sono disponibili, in automedicazione, sedativi leggeri di origine vegetale per favorire il riposo (passiflora, valeriana);
Per favorire il riposo meglio alla sera consumare pasti leggeri ed evitare alcolici e un eccessivo consumo di caffeina/teina, sostanze che influiscono sul ciclo sonno-veglia;
In caso di mal di testa gli antinfiammatori non steroidei (FANS), possono notevolmente alleviare il fastidio;
Se nervosismo e irritabilità perdurano, sono disponibili, in automedicazione, integratori di magnesio che possono aiutare a ritrovare il giusto equilibrio;
Sforzarsi di fare attività fisica, tanto più se all’aria aperta meglio se al mattino, in modo da godere dei benefici per tutta la giornata e arrivare più stanchi e meno stressati alla sera. Infatti, fare sport, soprattutto attività anaerobiche intense, troppo in prossimità dell’ora di andare a letto non favorisce il riposo, anzi aumenta la difficoltà di cader tra le braccia di Morfeo perché l’attività fisica che richiede sforzo e resistenza all’organismo stimola il sistema nervoso e non favorisce il rilassamento.

Orologi un’ora avanti. Questa notte torna l’ora legale

Dormiremo un’ora in meno, ma avremo anche un’ora di luce in più giornate finalmente più lunghe
Questa notte torna l'ora legale
Torna l’ora legale. Domenica 27 marzo 2022, alle 2 del mattino, dovremo spostare in avanti le lancette degli orologi di un’ora, passando direttamente alle ore 3:00. Dormiremo un’ora in meno, ma avremo anche un’ora di luce in più giornate finalmente più lunghe. Il nuovo orario durerà fino a domenica 27 ottobre.
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Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo Torna l’ora legale, ecco perché è nata

Domenica mattina alle due, puntuale come ogni anno nell’ultima domenica di marzo,torna l’ora legale. E come sempre posteremo in avanti le lancette degli orologi. Un gesto che facciamo ormai quasi in automatico senza quasi sapere perché.
Ma l’ora legale è un'”invenzione” che ha una sua precisa storia. Una storia lunga, che risale addirittura al ‘700. All’inizio, infatti,l’idea venne a Benjamin Franklin (1706-1790) per motivi di risparmio energetico, ma nessuno gli prestò particolare attenzione in un’epoca in cui l’industrializzazione era ancora agli albori. Andò meglio al britannicoWilliam Willet: siamo agli inizi del Novecento e l’industrializzazione del paese fece sì che nel 1916 la Camera dei Comuni diede il via libera all’ora legale che si chiamava British Summer Time.
In Italia l’ora legale fu adottata per la prima volta nel 1916 e rimase in uso fino al 1920. Da allora fu abolita e ripristinata diverse volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale. Dal 1966 al 1980 si stabilì che l’ora legale dovesse rimanere in vigore dalla fine di maggio alla fine di settembre; dal 1981 al 1995 si decise invece di estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di settembre.
Il regime definitivo è entrato in vigore nel 1996, quando a livello europeo si dispose di prolungarne ulteriormente la durata dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre.

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Torna l’ora legale: ecco la dieta contro gli effetti

Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo torna l’ora legale: alle 2 del mattino le lancette dell’orologio andranno spostate un’ora avanti. Si dormirà un’ora in meno, ma le giornate “si allungheranno” con un’ora di luce in più. L’ora solare tornerà nella notte fra sabato 24 ottobre e domenica 25 ottobre.

Russia, Cina e Giappone non hanno l’ora legale. Negli Stati Uniti e in Canada è già entrata in vigore da qualche giorno. Altri Paesi che adottano l’ora legale sono Cuba, Haiti, Iran, Israele, Giordania, Mongolia, Marocco, Messico, Egitto, Brasile, Uruguay, Paraguay, Australia, Nuova Zelanda e Namibia.

Durante il periodo di ora legale, con lo spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti, Terna prevede, nei prossimi 7 mesi, un risparmio complessivo dei consumi di energia elettrica pari a 555,8 milioni di kilowattora. Il gruppo per la trasmissione dell’energia elettrica segnala che “si tratta di una quantità di energia corrispondente al fabbisogno annuo medio di circa 200 mila famiglie. In termini economici, considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale circa 16,21 centesimi di euro al netto delle imposte, la stima del risparmio economico relativo all’ora legale per il 2015 è pari a circa 90 milioni di euro”.

Acqua e limone appena svegli per depurarsi, qualche mandorla contro la spossatezza nonché pasta, riso, orzo e pane per combattere l’insonnia. L’insolito menù è stato indicato dalla Coldiretti Lombardia come un toccasana per affrontare il ‘jet lag da cuscino’, ossia gli effetti del passaggio all’ora legale che avverrà tra sabato e domenica. “L’alimentazione – ha spiegato la Coldiretti – aiuta ad affrontare meglio il ritmo del dormiveglia e il cambio da una stagione all’altra”. Proprio studiando i benefici degli alimenti per la salute, l’organizzazione ha inoltre annunciato la nascita in provincia di Lodi del primo agriturismo ‘nutraceuticò della Lombardia, che offre ai clienti piatti studiati da un tecnologo alimentare e da uno chef.

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