Sugli altari la prima indiana d’America

 Benedetto XVI ha approvato oggi i decreti relativi ai processi di canonizzazione di sei nuovi santi, tra i quali la prima nativa d’America, la laica Caterina Tekakwitha, vissuta nel 17esimo secolo, e Barbara Cope, la terziaria francescana tedesca che negli Stati Uniti, ai primi del ‘900, era nota come “Mother Marianne of Molokai”. Diventa santo anche il sacerdote bresciano Giovanni Battista Piamarta, fondatore nel secolo scorso della Congregazione della Sacra Famiglia di Nazareth. Gli altri decreti riguardano futuri beati, tra i quali gli italiani Luigi Novarese, il sacerdote della Segreteria di Stato che durante la guerra aiutò Pio XII nella sua opera di assistenza ai perseguitati, e il fondatore delle oblate e degli oblati di San Francesco di Sales, don Luigi Brisson, dei quali il Papa ha approvato i miracoli, don Donato Giannotti, sacerdote campano fondatore delle suore ancelle dell’Immacolata, la badessa del monastero benedettino di Trevi, madre Maria Luisa Prosperi, e suor Assunta Marchetti, missionaria in Brasile, dei quali ha approvato invece l’eroicità delle virtù.
Papa Ratzinger ha firmato oggi anche i decreti che riconoscono il martirio di don Nicola Rusca, sacerdote ticinese ucciso nel 1618, e di 19 fratelli delle scuole cristiane (lasalliani) uccisi nel 1936 durante le persecuzioni religiose legate alla guerra civile spagnola.

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