Il libro. «Ogni istante è eternità». Così Morte ci insegna a vivere
Cosa ci direbbe la morte, se, in una pausa della sua incessante attività in questo mondo, potesse fermarsi a parlare con noi? Che ogni piccolo gesto compiuto in vita è destinato a diventare eternità, perché non è lei a dire l’ultima parola sulla nostra esistenza. Un insegnamento suggestivo che don Diego Goso, sacerdote della diocesi di Ventimiglia-Sanremo e autore di numerosi libri sulla vita di fede e sui suoi diversi aspetti, mette al centro del suo ultimo libro: «Quattro chiacchiere con la morte», edito da San Paolo (144 pagine, 14 euro da qui con sconto 5%).
E da lì il dialogo si snoda lungo i temi più importanti che gettano uno sguardo sul mondo di oggi, sulle sue piaghe, sul modo di affrontare malattie, incidenti, storture di questo tempo. Piano piano don Marco capisce di dover abbandonare il proprio punto di vista e il lettore con lui, accompagnato lungo un sentiero che toglie il fiato, per la sua bellezza e per il suo fascino, ma anche per la profonda nostalgia che fa provare: nostalgia d’Infinito. «Siete la forma di vita più preziosa ma anche la meno disponibile a diventare ciò che siete destinati ad essere», sentenzia Morte ad un certo punto.
La notte sfuma e arriva la mattina e così la lettura riporta alla vita di tutti i giorni, ma con una consapevolezza in più: non bisogna temere di parlare della morte, perché essa è una maestra saggia, che ci ricorda dove sta il vero senso di ogni istante della nostra esistenza. E ogni istante è di fatto un pezzo d’eternità.