Reggio Emilia: stroncato da una polmonite ex Parroco S. Agostino don Guido, è la 17esima vittima del Coronavirus nel Reggiano. Dopo 41 anni alla guida della parrocchia, dove è stato per 54 anni, nell’ottobre scorso l’arrivo di don Luca Grassi
Gazzetta di Reggio
«Con grande tristezza, ma con enorme riconoscimento a Dio per la sua vita e la sua testimonianza di fede, diamo la notizia della salita al cielo di don Guido. Ci stringiamo con grande affetto intorno ai familiari». Ad annunciare la scomparsa di don Guido Mortari, parroco per oltre quarant’anni di Sant’Agostino, è don Luca Grassi che dal 19 agosto scorso guida la parrocchia.
Don Guido Mortari si è spento ieri mattina alle 10 in un letto del Santa Maria Nuova. Aveva 83 anni. Ricoverato da alcuni giorni, è deceduto in seguito all’aggravarsi di una polmonite: si attende l’esito del tampone che era stato eseguito per conoscere l’eventuale affezione da Covid-19, che sembra ormai certa. Appresa la notizia il vescovo Massimo Camisasca ha espresso il suo cordoglio manifestando la sua vicinanza nella preghiera ai familiari di don Guido, ai fedeli, al presbiterio.
«Secondo criteri umani la croce è una follia; secondo il messaggio cristiano la vita è bella non per i soldi, ma per l’offerta a Dio. Se la vita è vissuta con fede e speranza, la croce è la strada che porta a Gesù. La croce può essere una grazia nel nostro cammino di purificazione, un aiuto spirituale per essere accolti da Gesù in Paradiso. A noi il Signore chiede la disponibilità a portare la nostra croce»: così scriveva don Guido nella lettera distribuita dopo la messa celebrata in parrocchia nel giorno dell’83esimo compleanno.
Parole capaci di consolare oggi la sofferenza di non potersi radunare nella chiesa di via Reverberi per la liturgia di commiato. Nel rispetto delle disposizioni per il contrasto alla pandemia in corso non saranno infatti celebrate le esequie di don Mortari, ma si terrà un momento di commiato – al quale sarà presente solo il vescovo – nel cimitero di Montalto (Vezzano) dove la salma sarà tumulata nella tomba di famiglia. Finita l’emergenza verrà celebrata la messa di suffragio in Sant’Agostino.