PUBBLICAZIONI Diocesi: Reggio Emilia, ultimata la storia bimillenaria della Chiesa locale. Mons. Caprioli, “profondamente intrecciata con storia comunità civile”

(Foto: diocesi Reggio Emilia)

Quattro solidi volumi articolati in sette tomi per complessive 5.165 pagine, una sessantina tra qualificati ricercatori ed estensori, oltre ad un cospicuo apparato cartografico di trentatré tavole. Questi i numeri che sintetizzano e denotano la “Storia della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla”, finalmente giunta a conclusione. Un’impresa ciclopica avviata nel 2006 dal vescovo Adriano Caprioli e affidata alla curatela di don Giovanni Costi e Giuseppe Giovanelli ed edita dalla Morcelliana di Brescia; a Maria Cristina Costa si deve il coordinamento del fondamentale apparato cartografico.
“Conoscere la storia di una Chiesa – ha scritto mons. Caprioli nella premessa al primo volume edito nel 2012 – è conoscere così l’unica Chiesa di Cristo, che, come afferma il Concilio Vaticano II, si realizza concretamente nelle Chiesa locali”.
Gli autori dei singoli contributi sono eminenti accademici e membri della Sezione di Reggio Emilia della Deputazione di Storia patria per le antiche provincie modenesi. Questa la articolazione dell’opera: vol. I “Dalle origini al Medioevo”; vol. II “Dal Medioevo alla Riforma del Concilio di Trento”; vol. III “Dalla Riforma tridentina alla Rivoluzione francese” (due tomi); vol. IV “Dalla Rivoluzione francese al Concilio Vaticano II” (tre tomi).
La redazione dei singoli volumi è stata supportata da un comitato scientifico di esperti: Alba Maria Orselli, storia antica; Maurizio Tagliaferri, storia medievale; Mario Rosa, storia moderna; Arnaldo Nesti, storia contemporanea.
Alla base di questa monumentale impresa editoriale sta un paziente e tenace lavoro di ricerca a tutto campo e scavo negli Archivi ecclesiastici e di Stato e nelle Biblioteche di Reggio Emilia, Guastalla, Ravenna, Milano (Biblioteca Ambrosiana), Mantova, Bologna, Modena, Parma, Cremona, Sarzana, Massa e Lucca; fonti preziose sono state reperite nell’Archivio Apostolico Vaticano e nella Biblioteca Vaticana. Compulsati migliaia di preziosi documenti, spesso inediti, come le fondamentali relazioni dei vescovi diocesani predisposte per le “Visita ad limina”. “Calata nel quotidiano, collocata in un territorio con tutte le sue configurazioni non puramente geografiche, ma sociali, economiche, istituzionali, spirituali e religiose, la parabola storia di una Chiesa locale – annotava ancora Caprioli – è profondamente intrecciata con la storia della società civile”.

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XX DI ORDINAZIONE EPISCOPALE DEL VESCOVO ADRIANO

Con la concelebrazione eucaristica vespertina presieduta mercoledì 12 settembre nella chiesa parrocchiale cittadina di Santa Teresa, il vescovo emerito Adriano Caprioli ha ricordato il ventesimo dell’ordinazione episcopale ricevuta nel duomo di Milano dal cardinale Carlo Maria Martini; co-consacranti erano i vescovi Pasquale Macchi e Paolo Gibertini.

Un festa “in famiglia” perché dal 2012 mons. Caprioli – come ha ricordato il parroco don Daniele Casini – continua a svolgere il suo ministero nella chiesa cittadina (preghiera, confessione, Santa Messa), disponibile altresì ad incontri per l’Azione Cattolica, l’ordo virginum; a livello nazionale la sua competenza nel campo della liturgia è stata richiesta nella commissione CEI, di cui fa parte. Inoltre in questi anni ha avuto modo di approfondire la figura di Giovanni Battista Montini, papa Paolo VI, che quando era cardinale arcivescovo di Milano lo ordinò presbitero; Paolo VI sarà canonizzato il prossimo 14 ottobre.

Una ventina i sacerdoti concelebranti; con loro alcuni diaconi permanenti. Il vescovo Massimo Camisasca ha voluto comunicare la sua vicinanza al vescovo emerito Adriano.

Una fraterna agape e il tradizionale taglio della torta hanno concluso la festa.

Foto 1_ il cardinale Martin consacra vescovo mons. Caprioli

Foto 2_Vescovo Caprioli e concelebranti

Foto 3_ taglio torta