Mattarella, compito Istituzioni garantire stampa indipendente

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“Creare e garantire le condizioni per una stampa indipendente è compito che interpella le istituzioni, la società civile nelle sue diverse articolazioni, l’industria dei media, la coscienza professionale di ciascun giornalista.
Una società economicamente sana propone una industria editoriale capace di affermare con forza la propria funzione, non orientata a interessi di parte, ma diretta a inverare la previsione della Carta costituzionale che ribadisce il diritto dei cittadini a una informazione libera”.
Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al 29/o Congresso FNSI. (ANSA).

Mattarella, nessuno deve avere paura della verità. La verità rende liberi. Le dittature – tutte – falsano la storia

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(ANSA) – ROMA, 10 FEB – “Nessuno deve avere paura della verità.

La verità rende liberi.

Le dittature – tutte le dittature – falsano la storia, manipolando la memoria, nel tentativo di imporre la verità di Stato. La nostra Repubblica trova nella verità e nella libertà i suoi fondamenti e non ha avuto timore di scavare anche nella storia italiana per riconoscere omissioni, errori o colpe”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo al Quirinale per la cerimonia di commemorazione del ‘Giorno del ricordo’.  

Meeting di Rimini. Mattarella: “La via del dialogo contro una guerra scellerata”

Il capo dello Stato richiama lo spirito della manifestazione, giunta all’edizione numero 43: “La pace è valore fondativo dell’Europa”. E ricorda: “Anche la salvezza del pianeta mette al centro l’uomo”
un'immagine del Meeting 2022

un’immagine del Meeting 2022 – ANSA

Sergio Mattarella ha inviato un lungo messaggio al Meeting, giunto all’edizione numero 43, che – nel centenario della nascita di don Luigi Giussani – si richiama nel titolo (“Una passione per l’uomo”) a una frase del fondatore di Cl nel suo intervento a Rimini nel 1985. Sottolinea il capo dello Stato, la “passione per l’uomo” è una spinta alla pace ma anche all’impegno per la salvezza del pianeta.

“Il Meeting di Rimini – scrive Mattarella – si propone anche quest’anno come preziosa occasione di incontro, luogo di dialogo, spazio aperto di conoscenza e cultura. Un evento che si rinnova da 43 anni, a riprova delle sue radici profonde, e che continua così a recare il proprio contributo alla crescita della nostra società attraverso la sollecitazione della coscienza di tanti giovani”, afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al presidente della fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz.

Il titolo scelto per l’edizione 2022, sottolinea. richiama “il tema della dignità della persona, della sua difesa, della salvaguardia della sua libertà e della sua integrità, è al centro della sfida che si pone all’uomo contemporaneo. Anzitutto il tema del diritto alla vita”. Mentre “a poca distanza da noi, nel cuore dell’Europa, si combatte una guerra scellerata, provocata dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina”.

“L’Europa – ricorda ancora Mattarella – è risorta dal nazifascismo proprio abiurando alla volontà di potenza e alla guerra che ne è diretta conseguenza, ai totalitarismi, alle ideologie imperniate sulla supremazia sia etnico-nazionale sia ideologica. Questa guerra di invasione, con i lutti, le distruzioni, gli odi che continua a generare, scuote l’intera umanità nei suoi valori fondativi e l’Europa nella sua stessa identità”.

La passione per l’uomo, osserva Mattarella “invece ha come presupposto la pace, come orizzonte la convivenza democratica, la cooperazione tra i popoli, l’equità sociale, il rispetto di ogni persona nella sua libertà, nei suoi diritti, nelle sue diversità. Un’aspirazione, una speranza, un dovere che nasce dalla coscienza e dal desiderio più profondo dei singoli e delle comunità.

Un’impresa che sfida tutti noi”. Sfida che si spinge “sul terreno della tutela di ogni persona, come nel caso del contrasto alla pandemia, a partire da chi è più debole e in difficoltà”. Ma anche su quelo “della nostra capacità di solidarietà, accoglienza e integrazione. Ci richiama a un senso di giustizia che non tollera regressioni con l’aumento delle povertà e delle emarginazioni”.

Ma la persona è al centro, ci mette di fronte anche “alla sfida più grande della contemporaneità: la salvezza del pianeta dallo sfruttamento di cui l’uomo stesso si è reso responsabile. Il nostro è tempo, come ripete Papa Francesco, di ecologia integrale: l’uomo deve ricostruire l’equilibrio con l’ambiente e le risorse naturali e può farlo solo in spirito di solidarietà. La azione quotidiana va ispirata a uno sguardo che ci veda consapevoli di essere partecipi e artefici di una storia più grande, ispirata a coerenza fin nei gesti più piccoli.

Meeting e alla numerosa comunità dei volontari che lo organizzano”, conclude Mattarella, che si rivolge nel suo saluto anche ai volontari che, in 3mila, quest’anno come sempre hanno dato un contributo decisivo allo svolgimento della manifestazione.

Avvenire

Mattarella ricorda Pio La Torre e Di Salvo: “Significativo esempio di impegno civico”

Il Capo dello Stato invia un messaggio al Centro di studi e iniziative culturali dedicato al deputato Pci e segretario regionale del partito ucciso da Cosa nostra nel 1982: “Serve coinvolgere i giovani”

Mattarella ricorda Pio La Torre e Di Salvo: "Significativo esempio di impegno civico"

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Pio La Torre parlamentare del Pci e segreterio regionale del partito in Sicilia con il deputato regionale Francesco Renda

l quarantesimo anniversario della morte per mano mafiosa di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo ci ricorda il loro significativo esempio di impegno civico, per le generazioni presenti e future. Il consolidamento della cultura della legalità esige il coinvolgimento dei giovani in iniziative che tendono a mantenere viva la memoria dei valori di chi ha pagato con la propria vita la testimonianza prestata per la difesa di radici essenziali della Repubblica, per la difesa della libertà e della giustizia”. E’ il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inviato al Presidente del Centro di studi e iniziative culturali ‘Pio La Torre’, Vito Lo Monaco in occasione della ricorrenza del suo assassinio avvenuto a Palermo il 30 aprile de 1982 per mano di Cosa Nostra.

Con La Torre, nella macchina crivellata dai colpi dei sicari di Cosa Nostra, c’era Rosario Di Salvo, il compagno di partito che gli faceva da autista e guardia del corpo. La Torre si era battuto per l’approvazione della legge che, per la prima volta, introduceva nel codice penale italiano, il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni ai mafiosi (art. 416-bis). Per la sua uccisione, il 12 gennaio 2007, sono stati condannati 9 boss, fra cui Riina e Provenzano. Un sacrificio e un impegno ricordati oggi in ogni ambito culturale e istituzionale.

“Nell’esprimere apprezzamento nei riguardi del Progetto educativo antimafia e antiviolenza, organizzato dal Centro studi ‘Pio La Torre’, contributo al radicamento di una ferma coscienza collettiva contraria a ogni forma di sopraffazione, mi unisco nel ricordo di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo e rivolgo a tutti i presenti il mio caloroso saluto”, conclude il Capo dello Stato.

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