Cei. Non si terrà la marcia della pace di fine anno prevista a Savona

Per evitare assembramenti sarà sostituita da una veglia, il 31 alle 19.30 nel Duomo di Savona, seguita alle 20.50 dalla Messa, che sarà trasmessa in diretta su Tv2000
Una passata edizione della Marcia della pace di fine anno

Una passata edizione della Marcia della pace di fine anno – Siciliani

Il prossimo 31 dicembre 2021 non si svolgerà la tradizionale Marcia della Pace, prevista quest’anno a Savona. “L’aumento esponenziale dei contagi di Covid-19 in questi ultimi giorni e le ulteriori misure urgenti per il contenimento dell’epidemia previste dal decreto-legge 24 dicembre 2021 ci hanno portato a decidere per l’annullamento di un evento che normalmente richiama centinaia di persone e che avrebbe potuto causare assembramenti”, comunica la Cei. Al posto della Marcia ci sarà, a partire dalle 19.30, nel Duomo di Savona una Veglia con testimonianze e la messa alle 20.50 che sarà trasmessa in diretta su Tv2000.

Il testo del comunicato Cei

 

“Comunichiamo che il prossimo 31 dicembre 2021 non si svolgerà la tradizionale Marcia della Pace, prevista a Savona. L’aumento esponenziale dei contagi di Covid-19 in questi ultimi giorni e le ulteriori misure urgenti per il contenimento dell’epidemia previste dal decreto-legge 24 dicembre 2021 ci hanno portato a decidere per l’annullamento di un evento che normalmente richiama centinaia di persone e che avrebbe potuto causare assembramenti”.

“Al posto della Marcia ci sarà, a partire dalle 19.30, nel Duomo di Savona una Veglia con testimonianze e la celebrazione eucaristica (alle 20.50) che sarà trasmessa in diretta su Tv2000. Riteniamo, infatti, di non perdere l’occasione per rilanciare il Messaggio di papa Francesco per la 55a Giornata Mondiale della Pace (1°gennaio 2022), dal titolo “Dialogo fra generazioni, educazione e lavoro: strumenti per edificare una pace duratura”. È il tema che fa da sfondo al numero speciale di dicembre della rivista “Mosaico di pace” (www.mosaicodipace.it), promossa da Pax Christi, che organizza anche una diretta Facebook la mattina del 31 dicembre (ore 10) sulla propria pagina. Nella convinzione che la Pace è il bene prezioso che tutti insieme dobbiamo costruire, invitiamo uomini e donne di buona volontà a unirsi con noi nella preghiera e nella riflessione attraverso il canale televisivo e gli strumenti social”.

Avvenire

 

Perugia-Assisi. Mattarella: da questa catena umana un forte messaggio popolare di pace

Avvenire

Al posto della tradizionale marcia, manifestazione nelle due città simbolo. Il messaggio del Papa: costruite la pace con il prossimo e con il Creato. Videolettera del presidente Ue David Sassoli
La catena umana Assisi-Perugia

La catena umana Assisi-Perugia – Fotogramma

Né la pandemia, né il vento gelido hanno impedito l’organizzazione della tradizionale manifestazione per la pace e la fraternità. Niente marcia, ma due lunghi tratti di catena umana, uno a Perugia e un altro che da Santa Maria degli Angeli si è snodato per chilometri fino ad Assisi, con oltre 2.000 partecipanti legati fra loro da corde intrecciate coi colori dell’arcobaleno. “Time for peace, time to care”: tempo di fare la pace e di prendersi cura gli uni degli altri, il tema di quest’anno. Tutti con la mascherina e ben distanziati. Davanti al Sacro Convento francescano la conclusione di una manifestazione dal forte significato simbolico: il popolo della pace – associazioni, volontari, movimenti – non ha rinunciato all’appuntamento biennale della Perugia Assisi per riannodare, ricucire, ritessere i rapporti di un mondo diviso e di un tessuto sociale lacerato. “Questa è la gente che si prende cura degli altri. La cura che può cambiare la vita delle persone, le istituzioni, l’economia”, ha detto il coordinatore della manifestazione Flavio Lotti

Parole forti di plauso e incoraggiamento sono arrivate da Papa Francesco, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli. A leggere il messaggio del Papa è stato il custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti. Papa Francesco ha auspicato che “la manifestazione susciti l’impegno nella promozione dell’autentica pace, che è pace con Dio, nel vivere la sua volontà e i valori morali; è pace interiore con se stessi; è pace con il prossimo e con il Creato”. E ha assicurato la sua preghiera “affinché ciascuno si adoperi per la costruzione di una convivenza fraterna fondata sulla verità, sulla giustizia e sulla carità che rifiuta ogni estremismo”. Invocando sui partecipanti la protezione della Vergine Maria, di San Francesco e del giovane Carlo Acutis, beatificato ieri qui ad Assisi.

Il presidente Mattarella nel messaggio letto dalla Loggia del Sacro Convento ha affermato che “dalla Marcia Perugia-Assisi proviene ogni volta un messaggio popolare molto forte che scaturisce dalla consapevolezza del carattere integrale della pace e della stretta connessione tra i grandi temi globali, a cominciare dalla lotta alla povertà e alle disuguaglianze, dal contrasto al cambiamento climatico, dalla cooperazione necessaria per assicurare ai popoli quel diritto a uno sviluppo sostenibile che è parte del diritto stesso alla vita e al futuro”. Per il capo dello Stato dunque è stato “importante che anche quest’anno la marcia sia stata confermata, nel rispetto delle condizioni di sicurezza imposte dalla pandemia, e che possa dare a tante persone e a tanti giovani la possibilità di esprimere la volontà di un domani migliore e l’impegno a farsi generatori di pace, a partire dalla realtà quotidiana”.

Dal presidente dell’europarlamento David Sassoli un forte incoraggiamento al popolo della pace. Assieme alla sottolineatura del ruolo dell’Europa per il superamento delle diseguaglianze sociali e per affrontare i nodi dello sviluppo sostenibile e di un’economia per i popoli e non per la finanza: “Senza Europa – ha detto Sassoli – saremmo più poveri: nessuna grande sfida può essere affrontata dai nostri piccoli stati in questo mondo globalizzato”.

Poi dalla loggia il ricordo di un grande operatore di pace, don Roberto Malgesini, il prete comasco ucciso da uno dei poveri che aiutava ogni giorno. Don Giusto Della Valle, un amico parroco, ha ricordato che “Don Roberto è stato strumento della tenerezza di Dio e ha cercato nell’altro la presenza di Dio”.

A chiudere la manifestazione l’intervento del segretario della Fnsi Giuseppe Giulietti che ha chiesto libertà di stampa e tutela dei giornalisti minacciati, ma anche un uso responsabile della comunicazione sui social, perché le parole non diventino pietre. Mentre in cielo volava un aquilone col volto di Patrick Zaki, lo studente detenuto in Egitto.

“Questa catena umana per la pace e la fraternità è stata la conclusione migliore delle giornate storiche che abbiamo vissuto ad Assisi – ha commentato il portavoce del Sacro Convento padre Enzo Fortunato – con la firma il 3 ottobre dell’enciclica del Papa, la visita del premier Giuseppe Conte il 4 per San Francesco, la beatificazione di Carlo Acutis il 10. E questo messaggio “Fratelli tutti, felici tutti”, mostrato dai ragazzi qui davanti al Sacro Convento, idealmente annuncia l’incontro dal 19 al 21 novembre sull’Economia di Francesco, che vedrà confrontarsi duemila giovani economisti e imprenditori per il superamento di un modello economico fallimentare”.

Marcia Perugia-Assisi per diritti umani

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“Diciamo basta a violenza, guerre, ingiustizie, disuguaglianze, sfruttamento, discriminazioni, corruzione, razzismo, egoismo, mafie, bullismo, alle parole dell’odio”: è l’appello con il quale gli organizzatori della Marcia della pace Perugia-Assisi “Tutti insieme per i diritti umani”, invitano a partecipare alla manifestazione in programma, come annunciato nei mesi scorsi, il prossimo 7 ottobre.
“Aggrediti per strada, insultati nel web – è detto in un comunicato – uccise in famiglia, morti sul lavoro, ammazzati in guerra, annegati in mare, respinti alle frontiere, abbandonati alla fame, torturati nelle carceri… Quello che sta succedendo a tante donne e bambini, giovani e anziani, fuori e dentro il nostro paese, è scandaloso. Dov’è finita la nostra umanità? Dove sono finiti il rispetto per l’altro, il sentimento della pietà, della compassione, il valore della solidarietà, la capacità di accogliere e condividere? Dobbiamo reagire! Un clima di violenza e intolleranza diffusa ci sta soffocando”.

A ottobre Marcia della pace Perugia-Assisi A 100 anni da Grande Guerra e a 70 da Dichiarazione Diritti dell’Uomo

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(ANSA) – PERUGIA, 3 APR – Si svolgerà il 7 ottobre la prossima Marcia della pace Perugia-Assisi. Si terrà – hanno ricordato gli organizzatori – a cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, a 70 dalla proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti umani, a 50 dalla scomparsa di Aldo Capitini.
“Questi tre anniversari – è stato sottolineato dalla Tavola della pace – ci aiutano a riflettere sui problemi della guerra e della pace, sui diritti umani e la nonviolenza affrontando le sfide dei nostri giorni e del futuro con maggiore consapevolezza e determinazione a ‘fare pace’, qui e ora. Con questa Marcia vogliamo convocare tutti gli operatori di pace, valorizzare i percorsi, i programmi e i progetti di ciascuno, riunire le energie positive che ci sono dappertutto, radunare le forze sparse, le persone che in Italia, in Europa e nel mondo hanno deciso di non rassegnarsi, di assumere le proprie responsabilità”.
“Fare pace – sostengono ancora gli organizzatori della Perugia-Assisi – è difficile ma non impossibile. Facciamo dunque in modo che le nostre azioni individuali e collettive siano sempre più forti e contagiose”.

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Sabato 30 marzo Marcia per la pace Recanati-Loreto

“Vinci l’indifferenza e conquista la pace”: questo il motto scelto per la 16.ma edizione della Marcia della giustizia e della pace Recanati-Loreto, in programma domani, 30 gennaio. Ad illustrare l’evento – riferisce l’agenzia Sir – sono stati Mario Vichi, direttore della Commissione regionale della Conferenza episcopale Marche per il Lavoro e la Pastorale sociale, don Rino Ramaccioni, parroco della Chiesa di Cristo Redentore di Recanati e ideatore della marcia nel Duemila, e Antonio Mastrovincenzo, presidente del Consiglio regionale, ente che patrocina l’iniziativa.

Presenti anche don Patriciello e don Ciotti
“Obiettivo della marcia – hanno spiegato gli organizzatori – è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi delle ingiustizie e dei grandi conflitti che ci sono nel mondo”. Il tragitto, lungo 9 chilometri, vedrà la presenza di due sacerdoti simbolo della lotta alla mafia: alle 17, ora della partenza da Recanati, sarà presente don Maurizio Patriciello, mentre all’arrivo a Loreto ci sarà don Luigi Ciotti.

Lungo il percorso, inoltre, saranno accesi cinque falò che illumineranno le testimonianze di due siriani e due sacerdoti in prima linea nelle guerre in corso in Burundi e Siria. “Ottocentomila morti in dieci anni solo in Burundi”, ha ricordato don Ramaccioni, annunciando l’invio di una lettera a Papa Francesco affinché si parli della delicata situazione presente in Africa.

Non dimenticare i popoli in conflitto: indifferenza uccide più delle armi “È importante che si parli di quanto sta accadendo – ha ricordato don Rino – affinché l’indifferenza non uccida più di quanto già fanno le armi”. “Questi fatti meritano risonanza – ha aggiunto Vichi – perché l’indifferenza sta diventando uno dei mali di questi nostri Paesi occidentali”.

Numerose famiglie e molti giovani prenderanno parte alla marcia, alla quale sono stati abbinati diversi progetti di solidarietà in favore delle popolazioni colpite dalle guerre. In tal modo, ognuno potrà dare il proprio supporto in maniera concreta: da Recanati è già partita per la Siria una prima missione con beni di prima necessità, mentre è in preparazione una seconda spedizione. Per questo, gli organizzatori della marcia auspicano che l’evento possa “diventare il microfono e la cassa di risonanza di questi popoli martoriati”.

(I.P. Radio Vaticana)

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1 gennaio la Marcia della Pace a Reggio Emilia

Il 1° gennaio 2016 si celebra la 49ª Giornata Mondiale della Pace. A Reggio Emilia viene proposta, per il XXII anno consecutivo, la Marcia della Pace per testimoniare pubblicamente l’impegno per la pace nel quotidiano e in tutto il mondo, ascoltando testimoni e riflettendo a partire dal Messaggio di Papa Francesco, dal titolo “Vinci l’indifferenza e conquista la pace”.
La Marcia avrà luogo nel pomeriggio del 1° gennaio, a partire dalle ore 15. La partenza sarà presso la Mensa Caritas (Via Adua) e si snoderà per le vie di Reggio Emilia, con testimonianze di giovani nelle soste alle ex Reggiane e alla Stazione ferroviaria, fino ad arrivare in Piazza Prampolini verso le ore 17, dove il Vicario don Alberto Nicelli accoglierà i partecipanti prima dell’omaggio floreale alla Madonna dorata della Cattedrale e della Santa Messa che sarà celebrata alle ore 18.
 fonte: CMD