Malala torna a scuola. La ragazza pakistana ferita dai talebani per il suo attivismo a favore dell’istruzione per le donne in Pakistan

Londra, 20. Zainetto rosa in spalla, Malala Yousafzai, è tornata a scuola. La quindicenne pakistana che era stata aggredita dai talebani lo scorso ottobre per via del suo attivismo a favore dell’istruzione per le donne in Pakistan e che con il suo coraggio e la sua forza aveva commosso il mondo, ha trascorso ieri il primo giorno nella sua nuova scuola nel Regno Unito, a Birmingham, dove si è trasferita con la famiglia. «È il giorno più importante della mia vita», ha detto la ragazza che è sopravvissuta con grande forza a due difficili operazioni al cranio, l’ultima delle quali eseguita lo scorso 8 febbraio. «Questo — ha ripetuto sorridente — è il momento più felice, tornare a scuola. È ciò che ho sognato e credo che tutti i ragazzi dovrebbero potere andare a scuola, è un loro diritto».

(©L’Osservatore Romano 21 marzo 2013)

Malala, candidata al Nobel per la pace

Membri del Parlamento norvegese appartenenti al Partito laburista al governo hanno ufficialmente presentato la candidatura di Malala Yousufzai, la giovane attivista per i diritti umani pachistana gravemente ferita alla testa in ottobre dai talebani, per il Premio Nobel per la Pace 2013. Lo scrive l’agenzia di stampa pachistana APP.

L’iniziativa, riferisce la pagina web dei laburisti norvegesi, è stata firmata dai deputati Fredy de Ruiter, Gorm Kjernli e Magne Rommetveit che hanno raccomandato l’assegnazione del Nobel a Malala “per la sua coraggiosa battaglia per i diritti delle giovani all’istruzione; il suo impegno è sembrato così minaccioso alle forze estreme che hanno tentato di ucciderla”.

I parlamentari hanno poi sottolineato che “lei rappresenta una giovane generazione che usa i media sociali per far circolare nel mondo il suo messaggio sui diritti delle giovani e sulla necessità che esistano pari opportunità fra i sessi”. Ricoverata in un ospedale di Birmingham dove ha trascorso alcuni mesi, Malala dovrà fra una settimana sottoporsi ad un nuovo intervento per la definitiva ricostruzione del cranio nello stesso ospedale britannico.

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PAKISTAN: MALALA CANDIDATA AL PREMIO NOBEL PER LA PACE 2013