Ancora violenze in Francia. Il Paese a ferro e fuoco

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Schierati 40 mila agenti. Quasi 700 persone fermate. A Parigi saccheggiati numerosi negozi anche nella centralissima rue de Rivoli. Assaltati scuole, commissariati e municipi nonostante il coprifuoco notturno in diversi comuni. Macron convoca una nuova riunione dell’unita di crisi.

AGI – Terza notte di violenze in Francia. I 40mila agenti delle forze dell’ordine schierati non hanno impedito un’altra notte a ferro e fuoco per l’uccisione, martedì scorso a Nanterre, nella periferia di Parigi, del giovane Nahel da parte di un poliziotto. Il ragazzo di 17 anni, che guidava una Mercedes senza patente, non si è fermato come richiesto da due agenti, e uno di loro ha aperto il fuoco con l’arma di servizio uccidendolo.

Giovedì sera, in numerose città, compresi i sobborghi di Parigi, si sono verificati nuovi scontri. Sono stati assaltati commissariati, scuole e municipi e sono stati saccheggiati negozi. A tutto questo vi sono state decine di macchine incendiate, un fenomeno ricorrente nelle banlieues. Nella regione parigina bus e metro hanno smesso di circolare alle 21 nei quartieri dove sono esplose le violenze.

Quasi 700 persone fermate
Intanto è salito a 667 il numero delle persone che sono state fermate dalla polizia per dei controlli durante la notte. Lo riferiscono fonti del ministero dell’Interno, secondo quanto riporta Le Figaro. A Parigi sono stati saccheggiati numerosi negozi anche nella centralissima rue de Rivoli.

Macron convoca riunione unità di crisi
Il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato una nuova riunione dell’unità di crisi interministeriale per oggi alle 13. Il capo dell’Eliseo, che si trova a Bruxelles per il Consiglio europeo, potrebbe dunque anticipare il rientro a Parigi prima ancora che le discussioni con gli altri capi di Stato e di governo Ue siano concluse. Una conferenza stampa dovrebbe comunque essere confermata prima della sua partenza.

Francia, risultati definitivi: Macron rieletto con il 58,55%

 © EPA

Terminato lo spoglio dei voti, il ministero dell’Interno francese ha diffuso i risultati definitivi del secondo turno delle presidenziali.

Il presidente uscente Emmanuel Macron ha ottenuto 18,7 milioni di voti, il 58,55% di quelli espressi.

Per la sfidante Marine Le Pen hanno votato 13,3 milioni di francesi, una percentuale del 41,45% dei voti. L’astensione ha fatto segnare il livello più alto per un ballottaggio dal 1969, con il 28,01%. (ANSA).

 

Francia: aperti seggi per elezioni presidenziali

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Sono aperti da questa mattina alle 8:00 i seggi elettorali in Francia per il primo turno delle elezioni presidenziali.

Sono chiamati a votare circa 48,7 milioni di elettori per decidere tra i 12 candidati alla presidenza della Repubblica, tra cui l’uscente Emmanuel Macron e la candidata di estrema destra Marine Le Pen, favorita alle urne.

Tutto lascia pensare che questa sera alle 20 si avrà la conferma di un nuovo duello Macron-Le Pen al ballottaggio, come 5 anni fa, con la differenza che stavolta sarà un duello all’ultimo voto: 2 punti separano i contendenti al primo turno (26% contro 24% per gli ultimi sondaggi), altrettanti al secondo (51% a 49%). Un eventuale ballottaggio è previsto per il 24 aprile. (ANSA) 

GILET GIALLI, ECCO LE DONNE: ‘ANCHE NOI VITTIME DI MACRON’

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CENTINAIA ALLA BASTIGLIA, STOP AL TRAFFICO E MARSIGLIESE Centinaia di donne in gilet giallo si sono riunite in diverse città francesi, all’indomani dell’8/o appuntamento della violenta protesta sociale, reclamando tutto il loro malessere per la politica del governo. Alla Bastiglia hanno attraversato la piazza fermando il traffico e cantando la Marsigliese. A Tolosa, hanno sfilato in 300 dietro lo striscione “donne in prima linea”. Una analoga manifestazione in Normandia, a Caen.