Soluzioni dall’Inps per gli invalidi civili

L’allarme lanciato nei giorni scorsi dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps sulle domande d’invalidità in attesa della visita medica (1 milione e 187 mila), è stato raccolto dallo stesso Istituto di previdenza. La Struttura amministrativa, punta sul vivo, analizza la complessa situazione creatasi a causa del Covid (ma non solo) e propone l’adozione di alcuni interventi indifferibili. Nel corso della presentazione della Relazione annuale dell’Istituto, il 29 ottobre presso la Camera dei Deputati, è stata sottolineata dal Presidente Tridico, con un appello esplicito agli organi di governo e al Parlamento, l’urgente necessità di assumere medici interni. Si attende, inoltre, l’emanazione di un Atto di Indirizzo ministeriale per la stipula dell’Accordo Nazionale tra l’Istituto e le Organizzazioni sindacali sui medici da assegnare alle attività medico-legali in materia di previdenza e assistenza. Per ridurre i tempi di attesa delle visite, sin dal settembre 2019, l’Inps è intervenuto sulle modalità di accertamento dell’invalidità effettuato alla presenza dell’interessato e ha adottato il riscontro medico su documenti, innanzitutto per i pazienti oncologici, e ora per tutte le categorie di utenti. Inoltre, è in corso presso gli uffici una nuova procedura standard per acquisire la documentazione sanitaria attraverso la domanda di invalidità civile. Il caricamento della documentazione, in contemporanea alla domanda, fornirà alla Commissione medica tutte le informazioni utili per definire, ove possibile, il verbale allo stato degli atti. A breve, sarà disponibile per il cittadino la possibilità di visualizzare il verbale sanitario attraverso soluzioni digitali (come il Qr code, con l’ausilio delle associazioni di categoria degli invalidi). Anche i patronati potranno consultare autonomamente lo stato della domanda. Per sollecitare la definizione delle richieste, l’Istituto, considerando che non può intervenire sulle competenti Autorità regionali, sta anche promuovendo iniziative per sensibilizzare le Asl coinvolte negli accertamenti medici e accelerare la programmazione delle visite. L’Istituto rileva che nel 2019 l’attesa per la prima visita era di circa 3 mesi. Nel 2020 le restrizioni sanitarie a tutela degli utenti e degli operatori hanno inciso in media per altri 15-20 giorni.

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Inps, ecco le nuove invalidità

Proseguono le verifiche dell’Inps sui pensionati di invalidità civile, accompagnate dalle indagini della finanza e dei carabinieri. Oltre i rigori della legge, l’ente di previdenza presenta anche una disponibilità ad allargare il campo delle patologie invalidanti. Rientra fra queste l’endometriosi, una malattia tipicamente femminile che colpisce l’apparato riproduttivo, con effetti nella vita affettiva e lavorativa e che è spesso causa di infertilità. Alcuni studi statistici applicati al complesso dell’Unione europea stimano la presenza di questa patologia in circa tre milioni di donne italiane. Una diffusione tanto ampia da indurre il Parlamento Ue, sin dal 2004 (delibera 30), a dedicare una particolare attenzione al fenomeno e a segnalare la scarsa conoscenza della malattia sia tra i medici sia nella popolazione.
L’endometriosi è stata ora inserita dall’Inps nell’elenco delle malattie invalidanti. Si attende tuttavia una modifica ufficiale della tabella nazionale delle malattie invalidanti, la cui ultima pubblicazione risale al decreto del Ministro della sanità n. 329 del 28 maggio 1999.
Minori di età. L’Istituto di previdenza si è inoltre impegnato ad uniformare i diritti degli invalidi civili, prevedendo, ad esempio, che ai minori oncologici venga sempre riconosciuta la condizione di «handicap grave», mentre ai minori con neoplasie venga liquidata l’indennità di accompagnamento. L’indirizzo assunto dall’Inps consente di evitare difformità di valutazioni fra i medici dell’Istituto e di osservare una procedura uniforme su tutto il territorio.
In particolare, gli accertamenti medici dell’ente possono avvenire solo in forma sussidiaria alle strutture del Servizio sanitario nazionale, che presentano tempi non brevi e non pochi disagi per gli interessati, costretti a girare fra più uffici. Con una recente convenzione, la Campania – per prima fra tutte le Regioni – ha affidato all’Inps l’intero ciclo dell’accertamento dei requisiti sanitari in materia di invalidità civile, di cecità civile, di sordomutismo, di disabilità e di handicap.
L’aggiornamento delle invalidità civili potrebbe proseguire, fra breve, con il riconoscimento del diabete e, a seguire, dell’artrosi in età lavorativa. Sulla patologia diabetica e della sua incidenza sul Servizio sanitario nazionale è in corso un’indagine conoscitiva presso la Commissione Igiene del Senato.
Terremotati. Gli invalidi civili e i titolari di pensione sociale o assegno sociale hanno l’obbligo di dichiarare all’Inps se svolgono un’attività lavorativa, mentre i titolari di indennità di accompagnamento devono segnalare il loro eventuale ricovero presso una struttura sanitaria, a proprio carico oppure senza spese. Queste notizie devono essere inviate ogni anno entro il 30 giugno, esclusivamente per via telematica. La legge 122/2012 consente agli invalidi e ai pensionati residenti nei comuni dell’Emilia colpiti dal terremoto di poter trasmettere questa dichiarazione di responsabilità entro il prossimo 30 settembre.

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