Dal 19 marzo sul social delle immagini. Perché Papa Francesco sbarca su Instagram

Dal 19 marzo, dunque, Papa Francesco ha un profilo anche su Instagram, il social network dove si comunica con le immagini. l nome dell’account papale sarà “Franciscus”. Un nome che conviene segnarsi, visto che già oggi sono presenti su Instragram molti account “non ufficiali” dedicati al Papa che si rifanno spesso al suo nome.

In realtà, come ha ben spiegato Padre Antonio Spadaro sul suo blog “Papa Francesco è già su Instragram. Lo è da quando si è affacciato per la prima volta dalla loggia delle benedizioni, subito dopo la sua elezione. Dobbiamo infatti comprendere che non siamo sui social network solo quando apriamo un account personale (o istituzionale), ma da quando gli altri parlano di noi e condividono nostre parole o la nostra presenza nei loro network sociali”.
Non solo. Come sottolinea Spadaro c’è stato un momento speciale che ha sancito la presenza di papa Francesco su Instagram. “Quando Papa Francesco ha accolto un gruppo di scout, ragazze e ragazzi, arrivati a San Pietro dall’oratorio di S. Fiorenzo di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) il 28 agosto 2013. Uno di loro ha tirato fuori dalla tasca un telefonino e ha scattato un selfie, cioè un autoritratto con l’obiettivo frontale. Ha fotografato così se stesso, gli amici e il Papa in mezzo a loro, e lo ha caricato su Instagram, appunto”.

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Ad oggi sono migliaia e migliaia le foto postate dai fedeli su quel social dedicate al Papa. Viene quindi spontaneo chiedersi: perché Francesco vuole essere in prima persona su Instagram? Perché la foto parla” continua Spadaro . “Condividere una propria foto è un gesto che permette di condividere un pezzo di vita vissuta”. E ancora: “La fede oggi si esprime e si condivide grazie anche alle foto”.

In pratica, come sarà utilizzato l’account Instagram di Papa Francesco? A questa domanda ha risposto monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione, intervistato da Radio Vaticana: “Sceglieremo alcune foto fra quelle che il Servizio fotografico dell’Osservatore Romano fa al Papa, cercando di ritagliarne alcuni dettagli. E quindi ci aspetteremo che cosa? Di enfatizzare quegli aspetti di vicinanza, di prossimità e di inclusione che Papa Francesco vive quotidianamente. L’idea è proprio quella di condividere, con un aspetto anche emozionale, questo Pontificato”.

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Dal 6 gennaio Ogni mese un videomessaggio del Papa per invitare alla preghiera

Dal mese di gennaio, Papa Francesco affiderà ad un suo videomessaggio le tradizionali intenzioni di preghiera per il mese.

Si tratta di una nuova e inedita iniziativa dell’Apostolato della Preghiera che prenderà il via con un messaggio il prossimo 6 gennaio. L’ideazione dei video, realizzati in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano, è dell’agenzia di comunicazione “La Machi”.

Papa Francesco parla, in questi videomessaggi, nella sua lingua madre, lo spagnolo, e poi ovviamente ci sono i sottotitoli nelle altre lingue: anche questo è molto bello: sono nella lingua in cui il Papa prega, in cui il Papa probabilmente, anche se di origini italiane, ha imparato a pregare”, anticipa alla Radio Vaticana il padre gesuita Frederic Fornos, direttore internazionale dell’Apostolato della Preghiera.

Nel mese di gennaio – rivela il religioso – ci propone di pregare e di coinvolgerci nel dialogo interreligioso, perchè pensa che sia veramente importante, oggi, il rispetto dell’altro per la pace nel mondo. Chiede di pregare perchè il dialogo sincero tra uomini e donne di religioni diverse porti frutti di pace e di giustizia”.

Fornos spiega anche il perché: saranno utili “per aiutare la gente, i cattolici ma non solo, tutte le persone che desiderino pregare e mobilitarsi per queste sfide dell’umanità. Pregare insieme a Papa Francesco per queste sfide ci aiuterà molto”.

E osserva: “Saremo su tutte le Reti Sociali: Facebook, Twitter, Instagram, YouTube dove sarà presentato questo video”.

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