Il giorno di Natale India congela conti bancari Madre Teresa

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Il governo indiano ha congelato tutti i conti bancari delle Missionarie della Carità, l’ordine fondato da Madre Teresa.

Lo fa sapere la governatrice del Bengala Occidentale, in un tweet, in cui definisce la decisione “scioccante”.

“Il ministro ha preso la decisione il giorno di Natale”, dice la Banerjee.
“I 22.000 pazienti degli ospedali dell’ordine e gli impiegati sono stati lasciati senza cibo e medicine. Il rispetto della legge è fondamentale, ma l’impegno umanitario non deve essere compromesso”, ha aggiunto.
Non è noto per quali motivazioni i conti siano stati congelati, mentre il governo di Delhi non ha commentato la decisione.
Lo scorso 14 dicembre una casa famiglia delle missionarie in Gujarat era stata incriminata di “conversioni forzate” delle ragazze ospiti. (ANSA). 

Delitto di (dis)onore. India, 16enne dalit uccisa dal padre perché incinta

Il corpo decapitato della ragazza trovato semisepolto nello stato dell’Uttar Pradesh. Era scomparsa da settembre senza che i genitori ne denunciassero la scomparsa

Proteste in India per l'uccisione delle ragazze dalit

Proteste in India per l’uccisione delle ragazze dalit – Ansa

Il 7 ottobre, nel distretto di Shahjahanpur, nello stato indiano di Uttar Pradesh dove si vanno moltiplicando gli eventi delittuosi contro i gruppi esclusi dal sistema castale tradizionale, è stato ritrovato semisepolto presso un fiume il corpo decapitato di una giovane donna.

Le indagini sommarie hanno portato a identificarla come una 16enne di origine Dalit dispersa dal 23 settembre senza che la famiglia ne avesse denunciato la scomparsa. Alla polizia, diversi testimoni hanno confermato l’ostilità dei congiunti verso la ragazza per la gravidanza dovuta a una violenza sessuale. La “vergogna” ricaduta sulla famiglia avrebbe spinto il padre a picchiare, strangolare e poi decapitare la giovane con l’aiuto di uno dei figli.

Un “delitto d’onore” che nel contesto indiano sarà per l’ennesima volta difficile da provare e da giudicare. Perché, come confermato da Kathir Vincent, attivista alla guida di Evidence, Ong impegnata nella difesa dei Dalit e dei tribali, “la mancanza di una legge specifica per affrontare questi crimini porta alla loro denuncia e eventuale giudizio in base a una miriade di leggi che rende impossibile una statistica affidabile per i delitti d’onore” che Human Rights Watch definisce come “atti violenti, abitualmente, omicidi, commessi da esponenti maschi della famiglia contro componenti di sesso femminile che si ritengono abbiano disonorato la famiglia per il loro coinvolgimento romantico o matrimonio con un uomo estraneo alla loro casta, classe o religione”.

Crimini a volte sanzionati ma in molti casi addirittura sollecitati dai consigli di villaggio (gram panchayat) elettivi, che hanno quindi origine in una doppia discriminazione – di genere e di appartenenza sociale – di cui sono vittime donne nel 97 per cento dei casi.

Crimini spesso segnalati come “suicidi” dagli stessi parenti che si occupano anche di distruggere le prove, magari con un’immediata cremazione del cadavere. Com’è successo per un’altra minorenne uccisa dalla famiglia nell’ottobre 2019 nel Tamil Nadu, stato dove negli ultimi cinque anni sono stati 195 i casi registrati di “delitti d’onore”.

Avvenire

Coronavirus: 100mila morti in India, terzo Paese al mondo

Oltre 6,47 milioni di contagi, supererà anche gli Stati Uniti

(ANSA) – NEW DELHI, 03 OTT – Oltre 100mila persone sono ufficialmente morte per il coronavirus in India, che ne fanno il terzo Paese al mondo per numero di decessi dopo Stati Uniti e Brasile.
Secondo i dati del ministero della Salute di New Delhi, le vittime sono ammontano oggi a 100.842 le vittime, i contagiati totali 6,47milioni dei contagi. Nelle prossime settimane è previsto che l’India superi gli Usai per numero di infezioni.
(ANSA).