Niente green pass per andare a Messa

ROMA-ADISTA. «La certificazione verde non e? richiesta per partecipare alle celebrazioni. Si continua a osservare quanto previsto dal Protocollo Cei-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico: mascherine, distanziamento tra i banchi, comunione solo nella mano, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote». Lo ha precisato il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, a margine dell’Assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) che si è tenuta ieri in Vaticano

Scuola. Chi (e come) controlla il Green pass degli insegnanti da oggi

L’obbligo del Green pass diventa realtà da oggi nel mondo della scuola. Un primo banco di prova saranno gli esami di recupero: gli istituti dovranno verificare se il personale è in regola oppure no con il certificato verde. In attesa della piattaforma, la “super app” su cui è al lavoro il ministero e che oggi ha incassato il via libera del garante della Privacy, si partirà con i controlli “manuali” attraverso la App VerificaC19, utilizzata anche da bar e ristoranti.

Affinché la piattaforma diventi operativa bisognerà aspettare l’avvio vero e proprio delle lezioni. «Dal 13 settembre sarà funzionante e nel pieno rispetto della privacy, perché è giusto che i dati sanitari restino riservati. Saranno solo i presidi ad effettuare il controllo: ognuno avrà un semaforo rosso ed uno verde. E a controllare il Green pass del preside sarà l’Ufficio scolastico regionale», ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. In questi primi 13 giorni, ha aggiunto, «presidi e docenti si organizzeranno, ci sarà il riconoscimento manuale. Poi si passerà a quello automatizzato».

La super app consentirà l’interoperabilità fra il Sistema informativo in uso presso le scuole (Sidi) e la Piattaforma nazionale Digital green certificate. In sostanza la scuola, collegandosi alla piattaforma, conoscerà automaticamente la situazione del personale in servizio quel giorno.

L’obbligo di esibire il certificato diventa realtà da oggi nelle classi, alle prese con gli esami di recupero. Si comincia coi verificatori manuali, tra dieci giorni l’arrivo della “super app”
Chi (e come) controlla il Green pass degli insegnanti da oggi
da Avvenire

Coronavirus: l’epidemia Green pass, ecco tutte le novità

Da domani il certificato verde diventa obbligatorio per chi viaggerà in particolare su treni e aerei Il ministro Giovannini sui controlli per gli studenti in autobus: saranno fatti a terra e a campione

Scatta domani l’obbligo di Green pass per scuole e viaggi a lunga percorrenza. Entrano infatti in vigore le norme del decreto legge 111 del 6 agosto scorso che ampliano l’elenco delle attività per le quali è obbligatorio avere la certificazione verde. Non più solo ristoranti e palestre, o teatri, ma anche aerei, treni ad alta velocità o a lunga percorrenza, traghetti su tratte interregionali (escluso lo Stretto di Messina) e soprattutto, il mondo della scuola.

Il decreto legge sottolinea la volontà di assicurare nel prossimo anno scolastico le attività didattiche in presenza per «il valore della scuola come comunità e di tutelare la sfera sociale e psico-affettiva della popolazione scolastica». Tutti gli sforzi sono quindi mirati a minimizzare i rischi sanitari, incoraggiando al massimo la vaccinazione: docenti e tutto il personale scolastico sono obbligati infatti a possedere il Green pass per poter lavorare. E dei tre metodi per ottenere la certificazione – guarigione, tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti, vaccinazione – è chiaramente il vaccino quello che garantisce la copertura più adeguata e duratura.

I problemi legati al controllo del Green pass nelle scuole e sui mezzi di trasporto sono allo studio nei rispettivi ministeri. I presidi infatti hanno segnalato da tempo le difficoltà di un controllo quotidiano del personale in possesso del “certificato verde”, un dato che per ragioni di privacy non può essere conservato. È quindi attesa con grande interesse la piattaforma, una sorta di app specifica che dovrebbe consentire alle segreterie degli istituti scolastici di conoscere velocemente il Green pass ogni giorno. «Stiamo aspettando la piattaforma e confidiamo che arrivi per l’inizio delle lezioni come ci è stato assicurato» dichiara Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma. I non vaccinati nella scuola sono comunque un numero che si sta riducendo di giorno in giorno, anche perché l’alternativa è fare – a proprie spese – un tampone ogni due giorni. Nel mondo dei trasporti, se sono piuttosto agevoli i controlli su aerei, traghetti e treni ad alta velocità e a lunga percorrenza, diverso è il caso del trasporto pubblico locale, in cui i viaggiatori non sono obbligati al possesso del Green pass, ma a mantenere distanziamento e usare la mascherina. E può essere garantita una occupazione dell’80 per cento della capienza dei mezzi. Ieri il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha annunciato che saranno effettuati controlli a terra, a campione, prima di salire sugli autobus. Tra le novità per il trasporto pubblico locale è previsto un ritorno dei controllori non solo per i biglietti ma anche per il rispetto delle regole: «Nessuno ha mai pensato – ha aggiunto Giovannini – che servisse un controllore per ogni autobus ». Idea già bocciata dai sindacati dei trasporti. Nelle Linee guida in arrivo dal governo, e che saranno adottate con ordinanza del ministero della Salute, resterà probabilmente l’indicazione di differenziare l’orario di apertura di uffici e negozi, delle scuole e dei servizi pubblici, per limitare i rischi di assembramenti. Tematiche che verranno affrontate nei tavoli prefettizi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le norme del decreto legge 111 del 6 agosto scorso che ampliano l’elenco delle attività per le quali è obbligatorio avere la certificazione verde

Coronavirus. Green pass da venerdì 6 agosto: ecco come funziona

A chi servirà? Chi controlla? Sono previste multe? Un utile vademecum per saperne di più
Green pass da venerdì 6 agosto: ecco come funziona

Ansa

Avvenire

Dove e da quando servirà il Green pass?
È previsto per chi ha almeno una dose di vaccino. Servirà da venerdì 6 agosto, a chi ha più di 12 anni d’età, per l’accesso, anche in zona bianca, a teatri, cinema, concerti, eventi sportivi, «esclusivamente con posti a sedere preassegnati»; poi fiere, congressi, musei, parchi divertimento, centri termali, sale bingo e casinò, concorsi pubblici. Ma anche per sedersi ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti (non sarà invece necessario per consumare al bancone e neppure all’aperto). E anche in piscine, palestre, eventi sportivi di squadra, centri benessere, per le sole attività al chiuso. Il pass, già necessario per partecipare a feste di nozze, visitare parenti nelle Rsa e nelle sale d’attesa dei pronto soccorso, consentirà anche di entrare nei reparti ospedalieri per far visita ai familiari.

In quali casi viene rilasciato il Green pass?
La certificazione verde è rilasciata ai vaccinati per una durata di 9 mesi, ma anche a chi ha un risultato negativo al test molecolare o antigenico (in questo caso vale però solo 48 ore) o è guarito dal Covid a far data (per 6 mesi) dall’avvenuta guarigione dal Covid.

Chi controlla il pass? Sono previste multe?
Sono gli stessi titolari o gestori dei servizi e delle attività interessate a verificare il possesso dell’idonea certificazione (per questo, difatti, si sta pensando di estendere anche a loro l’obbligo). In caso di violazione scatta una sanzione pecuniaria da 400 a 1.000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per 3 volte in 3 giorni diversi, possibili chiusure da 1 a 10 giorni.

In quali luoghi pubblici non è necessario?
Non bisogna esibire nessun documento in negozi, farmacie, supermercati ma anche nei bar e ristoranti all’aperto e nelle piscine all’aperto, rispettando comunque il metro di distanziamento a tavola.

È richiesto anche sui trasporti pubblici?
Per ora il pass non è previsto per i mezzi pubblici. Il governo sta però studiando l’ipotesi di prevederlo limitatamente a aerei, treni e navi (esclusi bus e metro).

Se non riesco ad averlo, a chi posso rivolgermi?
È possibile contattare i numeri verde regionali o mandare una mail a cittadini@dgc.gov.it. Se si è utenti dell’app IO si può chiedere aiuto tramite l’app.

Green pass, divide il nodo scuola

Coronavirus: le misure

L’ipotesi di prevedere l’obbligo per i professori frena il nuovo decreto (ma varo confermato per domani) Pioggia di mille emendamenti dalla Lega. La Camera si adegua: previsto per punti stampa e mense

È l’obbligo del Green pass per il personale scolastico a frenare il nuovo decreto del governo Draghi sulle misure anti-Covid. L’ipotesi ‘gira’ e si cerca di trovare una linea unitaria, ma in ogni caso il varo resta confermato per domani in Consiglio dei ministri. Lo stesso giorno in cui dovrebbe tenersi anche la ‘cabina di regia’ politica, mentre per oggi è previsto solo un confronto fra le Regioni e il ‘loro’ ministro, Mariastella Gelmini (Fi). Il dossier ‘caldo’ è sempre quello delle nuove disposizioni per la scuola e i trasporti mentre, almeno per ora, non si discuteranno le norme sul certificato nei luoghi di lavoro.

Per il personale scolastico, l’ipotesi che circola in queste ore in ambienti di maggioranza sarebbe quella di introdurre l’obbligo del pass, pur considerando che l’incidenza di vaccinati tra insegnanti e personale è già oggi altissima, dell’85% circa: sono solo 4 le Regioni che registrano un numero consistente di scettici tra i prof (Sicilia, Liguria, Sardegna e Calabria). Palazzo Chigi tituba però, perché la linea del premier Draghi rimane quella di puntare sugli strumenti di ‘persuasione’, più che su un obbligo vero e proprio. Resta in campo (ma è meno probabile) l’alternativa di fissare da settembre percorsi specifici con misure ad hoc, come la didattica a distanza, laddove il numero di immunizzazioni fosse ancora basso. Più problematico resta l’allargamento della platea di persone per le quali il ‘lasciapassare’ dovrebbe diventare tassativo, a partire dai ristoratori agli istruttori delle piscine (al chiuso) e delle palestre, per i quali da venerdì scatterebbe la singolare condizione di dover pretendere l’esibizione ai clienti quando loro stessi potrebbero esserne sprovvisti. Ma qui la prima difficoltà sarebbe sui tempi: entro venerdì sarebbe impossibile richiederlo per tutto il personale in tutta Italia, a meno di non costringerli a un tampone ogni 48 ore.

Sono ore determinanti anche per l’approvazione in generale del piano sulla scuola, in vista del rientro a settembre. L’intenzione del ministro del-l’Istruzione, Patrizio Bianchi, è di ripartire con le lezioni in presenza, seguendo la linea dettata dal Comitato tecnico scientifico nel suo ultimo parere fornito al dicastero. Determinante sarà anche l’aumento delle corse dei trasporti pubblici, visto che l’80% della capienza non è sufficiente a garantire il distanziamento. I presidenti di Regione sono pronti a discutere anche la bozza di protocollo per la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzo contenuto, che potrebbe attestarsi sui 6-7 euro. Quanto all’introduzione dell’obbligo del certificato per i trasporti a lunga percorrenza (aerei, treni e traghetti) è quasi certa, ma avverrà solo da inizio settembre. Intanto, un sondaggio di Confesercenti segnala che il 47% degli italiani già si è procurato il documento, mentre il 20% ha iniziato l’iter per ottenerlo.

A frenare il governo Draghi sono sempre, oltre a quelle fra una parte dei cittadini, anche le resistenze politiche: ieri circa 1.300 emendamenti sono stati presentati in commissione Affari sociali alla Camera sul primo decreto, quello che introduce il Green pass dal 6 agosto: di questi, ben 916 arrivano dalla sola Lega, che è critica sul tema. Forse anche per dare un segnale in senso contrario, la Camera del presidente (M5s) Roberto Fico ha deciso di adeguarsi senza perder tempo e, con una delibera del collegio dei questori, ha imposto la stretta. Da venerdì anche a Montecitorio sarà richiesta la certificazione verde. Per accedere al palazzo (e quindi anche per votare in aula, per i deputati), il Green pass non servirà, ma per una serie di servizi sarà indispensabile: si va dalle conferenze stampa alla mensa e al ristorante della Camera. Nella delibera, in particolare, i questori e il presidente Fico hanno previsto l’esibizione obbligatoria del pass anche per partecipare a convegni e iniziative culturali o istituzionali che si svolgano nelle sedi della Camera e per l’ingresso alla biblioteca ‘Nilde Jotti’ e all’archivio storico della Camera. Non solo. Anche i candidati ai concorsi presso gli uffici delle varie sedi della Camera, per le prove d’esame dovranno mostrare il certificato. È possibile che anche il Senato si metta sullo stesso piano: fonti di Palazzo Madama spiegano che una decisione è attesa tra oggi e domani. Nel frattempo, Fico plaude alla stretta: «I deputati rispettano le regole che valgono per tutti, come è sempre stato durante la mia presidenza», ha scritto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Green Pass: le indicazioni per celebrazioni liturgiche e attività delle parrocchie

A partire dal 6 agosto 2021 entrerà in vigore il Decreto Legge del 23 luglio 2021 che introduce l’obbligo di munirsi di certificazione verde (“Green Pass”) per usufruire di alcuni servizi o prendere parte ad alcune attività determinate dalla Legge (Qui la pagina informativa sul sito del Governo).
Ecco una breve sintesi – a cura della Conferenza Episcopale Italiana – di cosa prevede la normativa in merito alle celebrazioni liturgiche e alle attività delle comunità parrocchiali

• La certificazione non è richiesta per partecipare alle celebrazioni. Si continuerà a osservare quanto previsto dal Protocollo CEI-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico: mascherine, distanziamento tra i banchi, comunione solo nella mano, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote.

• Come per le celebrazioni, non è richiesta la certificazione per le processioni. Sono ancora valide le raccomandazioni e le misure comunicate l’11 giugno 2020: obbligo d’indossare la mascherina e di mantenere una distanza interpersonale di 2 m per coloro che cantano e 1,5 m per tutti gli altri fedeli. Ciò, in modo particolare, per evitare assembramenti. Queste misure, tenendo conto della varietà di tradizioni e delle diverse prassi nelle Diocesi, sono ancora attuali e possono continuare a essere garantite. Criteri di riferimento restano il buon senso e l’andamento della situazione epidemiologica nel luogo e nel momento in cui si svolge la processione.

• La certificazione è invece obbligatoria, a partire dal 6 agosto, per accedere ad altre attività organizzate o gestite da enti ecclesiastici, come ad esempio:

• servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio (anche bar) per il consumo al tavolo, al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive;
• musei, altri istituti e luoghi di cultura e mostre;
• sagre e fiere, convegni e congressi;
• piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
• centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, dei centri estivi, e le relative attività di ristorazione.

Sono esplicitamente esclusi dall’obbligo di possedere la certificazione verde i partecipanti ai centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione. Questo significa che non è necessario il Green Pass per le persone coinvolte nei centri estivi parrocchiali (oratori estivi, GREST, ecc…), anche se durante esso si consumano pasti.

La certificazione è anche necessaria per partecipare ai ricevimenti successivi a celebrazioni civili o religiose (feste di nozze o altre ricorrenze) e per accedere alle RSA.
Sono esenti dall’obbligo del “Green Pass” i minori di età inferiore ai 12 anni e i soggetti esenti sulla base d’idonea certificazione medica.
Il controllo della certificazione spetta agli organizzatori dell’attività.