INIZIATIVA Giornata pace 1 Gennaio 2020: Comunità di Sant’Egidio, a Roma “la marcia per un mondo senza guerra e terrorismo”

Agensir

Mercoledì 1° gennaio, in occasione della 53ª Giornata mondiale della pace, la Comunità di Sant’Egidio invita a cominciare il nuovo anno per la strada, “insieme a chi lavora per un mondo più giusto e umano”. Alle 10.30 partirà da Largo Giovanni XXIII (inizio di Via della Conciliazione) “una marcia per un mondo senza guerra e terrorismo” che giungerà a Piazza S. Pietro dove i partecipanti ascolteranno le parole di Papa Francesco all’Angelus. Hanno aderito numerose associazioni e organizzazioni. Manifestazioni simili sono previste in tutti i continenti. Ricordando il messaggio di Papa Francesco “La Pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”, la Comunità di Sant’Egidio così scrive in una nota: “Il mondo è una ‘casa comune’ e tutti siamo chiamati a prendercene cura. In questo momento siamo fortemente preoccupati per le troppe guerre ancora in corso e il terrorismo che ha colpito la Somalia, il nord del Mozambico e vari Paesi del Sahel, come la Nigeria, il Burkina Faso, il Mali e il Niger, di cui si parla troppo poco. A soffrirne più di tutti sono i poveri che hanno diritto alla pace attraverso ‘il dialogo e la riconciliazione’. Ma dobbiamo farci carico anche di tutte le terre ferite dallo sfruttamento della natura che attendono una ‘conversione ecologica’”. Per questo, prosegue la nota, “nel primo giorno dell’anno, organizziamo marce, manifestazioni e iniziative pubbliche in centinaia di città di tutti i continenti. Durante il loro svolgimento, a partire da quella di Roma, verranno ricordati i nomi di tutti i Paesi ancora coinvolti dai conflitti e dalla violenza nei diversi continenti”.

Vino e olio, l’11 maggio è festa in tutte le regioni

(ANSA) – ROMA, 05 MAG – Tutto pronto per la nona edizione della Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio, in programma il prossimo 11 maggio. L’iniziativa, ideata nel 2011 dall’Associazione italiana sommelier (Ais), è organizzata in ogni regione all’interno di edifici di alto valore storico e artistico, scelti in base ad un preciso legame con il mondo del vino e dell’olio. 

Oggi il rapporto del vino, riferito al 2018, rileva almeno 14 milioni annuali di accessi enoturistici tra escursioni e pernottamenti con un giro d’affari di 2,5 miliardi. Le attività della manifestazione, regolamentata da un protocollo d’intesa firmato dal ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, da quello della cultura (Mibac) e dal dicastero per le Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo (Mipaaft) con l’Associazione italiana sommelier, prevedono momenti formativi, mostre, degustazioni con la finalità, spiegano gli organizzatori, di rispondere alle nuove domande del pubblico in tema di turismo enologico mediante la conoscenza dei costumi di altri luoghi e il riavvicinarsi alla tradizione enogastronomica arricchendo in questo modo il bagaglio culturale attraverso il vino e l’olio. (ANSA).

Giornata mondiale contro la malaria, 216 milioni casi nel mondo

Con 216 milioni di casi nel mondo, secondo il report 2016 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e 445.000 decessi, la malaria rimane tutt’oggi la principale causa di mortalità infantile e di infermità in 91 Paesi tropicali. E’ quanto sottolinea, in occasione della Giornata mondiale contro la malaria, l’Istituto Pasteur Italia. Oltre il 70% di tutti i decessi per malaria riguarda bambini sotto i cinque anni, dei quali oltre l’80% in Africa sub-sahariana. In questa regione solo il 19% dei bambini colpiti da malaria riesce a ricevere un trattamento a base di artemisinina e ogni 2 minuti muore un bambino a causa di questa malattia. Secondo l’Unicef, si tratta di una ”malattia prevenibile e curabile che mette a rischio metà della popolazione mondiale.

Nel 2016 quasi 300 mila bambini sotto i 5 anni sono morti a causa della malaria: 800 giovani vite perse ogni giorno. Fra tutte le malattie trasmissibili, la malaria è terza, dopo polmonite e diarrea, per numero di bambini morti di età fra un anno e cinque mesi”. Ciononostante, ”i finanziamenti si sono fermati, mettendo milioni di vite e decenni di investimenti a rischio” lamentano l’Unicef e la Roll Back Malaria Partnership hanno lanciato l’hashtag #readytobeatmalaria, per aumentare la consapevolezza sull’importanza di sconfiggere per sempre questa malattia.

”Le zanzare Anopheles, formidabili vettrici dei plasmodi malarici, hanno sviluppato resistenza agli insetticidi.   La specie più mortale (Plasmodium falciparum) ha anche sviluppato resistenza ai più recenti farmaci derivati dall’Artemisia, nel Sud-Est Asiatico” segnalano i microbiologi clinici italiani dell’Amcli, secondo i quali la malaria è l’unica vera urgenza in parassitologia, in poche ore (4-6) un soggetto può sviluppare una forma grave con elevato rischio di perdita della vita.

A fine 2017, il Consorzio internazionale Anopheles gambiae 1.000 genomes (Ag1000G) – creato nell’ambito del Network internazionale sulla genomica ed epidemiologia della malaria – ha presentato su Nature i primi risultati ottenuti analizzando il genoma di 765 esemplari di Anopheles gambiae e Anopheles coluzzii. Il lavoro è stato possibile grazie al contributo di ricercatori di 29 gruppi di ricerca europei, statunitensi e africani. I dati ottenuti hanno evidenziato una straordinaria variabilità genetica e pongono le basi per affrontare le nuove sfide nella lotta alla malaria: dallo sviluppo di strategie di controllo genetico, allo studio di metodi per arginare il fenomeno, sempre più emergente, della resistenza agli insetticidi.(ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

21 marzo. Sindrome di Down: una campagna a sostegno dell’inclusione scolastica

Per la Giornata mondiale sulla sindrome di Down CoorDown lancia ufficialmente “Lea goes to school”: un video sull’inclusività

La scuola inclusiva è un mondo tutto da costruire: molti Paesi negano o limitano il diritto degli studenti con disabilità a essere educati in scuole o classi regolari e persino l’Italia, pur avendo un quadro normativo tra i più avanzati ha ancora molta strada da fare.

Perché la piena inclusione si realizzi servono modifiche strutturali e organizzative, un adeguamento dei programmi,una formazione specifica per insegnanti e dirigenti scolastici, servono genitori che colgano l’importanza di questo processo e ne agevolino lo sviluppo e studenti che imparino a stare in classe con gli altri, anche con chi è diverso da loro.

L’educazione inclusiva è un diritto umano fondamentale di ogni bambino: come ricorda il video lanciato per la tredicesima edizione della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, in programma mercoledì 21 marzo 2018 da CoorDown Onlus il Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down.

da Avvenire

Giornata della Felicità, la top ten del cibo salva-umore Dal latte alle mele,per Uber Eats anche cioccolato e carne rossa

Il buon cibo può regalare felicità e migliorare l’umore. A dimostrarlo sono alcuni studi divulgati in occasione della Giornata mondiale della felicità in programma domani 20 marzo e indetta dall’Onu. L’Italia è solamente al 47esimo posto, ricordano i produttori di mele della Val Venosta, nel World Happiness Report, il rapporto delle Nazioni Unite sulla felicità percepita nel mondo.

”Non rinunciare al gusto delle cose naturali” può offrire un motivo in più per cercare di vivere al meglio la celebrazione di domani. In particolare, secondo il Consorzio dei produttori altoatesini, godersi ciascun morso della mela Kanzi, osservare il suo colore intenso, assaporarne l’aroma e la notevole quantità di fibra, il sapore e la consistenza mentre si mastica può essere uno stimolo a godersi la vita.

Intanto, la piattaforma che si occupa di consegna di cibo a domicilio Uber Eats in collaborazione con Jozef Youssef, chef e studioso di gastronomia sperimentale, ha realizzato una ricerca a livello europeo indicando una lista dei primi 10 cibi che, secondo test scientifici, danno la carica risultando utili per la produzione di serotonina, noto anche come neurotrasmettitore della felicità. Tra questi: la patata dolce, il salmone, il kale cioè il cavolo riccio, la banana, i mirtilli, la carne rossa, il mango, la cioccolata, le noci e il kimchi, pietanza tipica della gastronomia coreana.

Per Youssef anche la consistenza e il colore degli alimenti, sono in grado di produrre effetti positivi. Ad esempio i cibi croccanti e gommosi, insieme a cibi ricchi di antiossidanti come avocado, mango, mirtilli e fichi prevengono e alleviano lo stress. E cibi ricchi di nutrienti come il pesce aiutano in una giornata impegnativa al lavoro. Mentre pollo, carne rossa, cioccolato e arachidi sono ricchi di triptofano, un tipo di amminoacido che aumenta la serotonina, il neurotrasmettitore che ci rende più felici. Uber Eats ha inoltre rilevato che i carboidrati, insieme ai cibi verdi e gialli, come le banane, aiutano a ritrovare il buon umore. I dati dell’analisi segnalano, tra l’altro, che le persone tristi mangiano hamburger, pizza o dolci per sentirsi meglio.

Tra i prodotti che danno maggiormente piacere ci sono anche i lattiero caseari, almeno secondo Assolatte. Per l’associazione italiana lattiero casearia formaggi, burro, yogurt e latte sono alimenti che coinvolgono tutti i sensi e regalano veri attimi di soddisfazione.(ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Giornata del Dono 2017. «La vita è il dono più grande»

Il dono più grande che Dio ci ha fatto è la vita. E la vita fa parte di un altro dono divino originario che è il Creato. Ricevendo i partecipanti all’Incontro promosso dall’Istituto Italiano della Donazione, in occasione della Giornata del dono 2017, che si celebrerà il prossimo 4 ottobre, il Papa è andato alla radice del nostro essere uomini e donne. Creature immerse nel disegno d’amore che il Padre buono ha voluto offrire, in Cristo, ai propri figli.

E nella misura in cui ci apriamo e lo accogliamo – ha sottolineato Francesco –, possiamo diventare a nostra volta dono d’amore per i fratelli. «Ce lo ha ricordato Gesù durante l’Ultima Cena, quando lasciò ai suoi discepoli il “comandamento nuovo” dell’amore». Nuovo certo, perché «non si tratta di un amore qualsiasi, ma dell’amore stesso di Gesù, che ha dato la sua vita per noi. Un amore che si traduce nel servizio agli altri: poco prima, infatti, Gesù aveva lavato i piedi ai discepoli. Un amore che sa abbassarsi, che rifiuta ogni forma di violenza, rispetta la libertà, promuove la dignità, respinge ogni discriminazione. Un amore disarmato, che si rivela più forte dell’odio. Questa è la regola dell’amore per quanti vogliono seguire Gesù: lasciarsi afferrare da Lui, amare con Lui, modellare le proprie azioni sulla sua infinita generosità».

E seguire Cristo è sinonimo di vita riuscita, felice. «La Giornata del dono» allora – ha proseguito il Papa – «è un’opportunità stimolante prima di tutto per i giovani: perché possano scoprire che il dono è una parte di noi stessi che viene gratuitamente regalata all’altro, non per perderla, ma per aumentarne il valore. Donare fa sentire più felici noi stessi e gli altri; donando si creano legami e relazioni che fortificano la speranza in un mondo migliore». Una consapevolezza che si traduce anche in responsabilità. Verso gli altri e verso il Creato che ci è casa. «Abbiamo il compito – ha osservato il Pontefice – di conservare e consegnare integro alle future generazioni il pianeta, che abbiamo ricevuto come dono gratuito dalla bontà di Dio. Di fronte alla crisi ecologica che stiamo vivendo, la prospettiva del dono ricevuto e da consegnare a chi verrà dopo di noi è motivo di impegno e di speranza».

avvenire