Spazio: ok lancio startup giapponese Ispace verso la Luna

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(ANSA) – TOKYO, 12 DIC – Una startup giapponese ha effettuato con successo il lancio di quello che potrebbe diventare a tutti gli effetti il primo veicolo spaziale finanziato da privati ad atterrare sulla Luna.

La navicella senza equipaggio, sviluppata dalla Ispace – che ha sede a Tokyo, è stata lanciata dalla base di Cape Canaveral in Florida, dalla società statunitense SpaceX nelle prime ore di domenica.

Il viaggio di circa 380 mila chilometri durerà almeno 4 mesi, e la navicella dovrebbe raggiungere la superficie lunare alla fine di aprile del prossimo anno. In caso di successo, sarà la prima volta che un’azienda privata farà atterrare un veicolo spaziale sulla Luna. Il lander trasporta piccoli robot sviluppati dalla Japan Aerospace Exploration Agency e da altri enti, e condurrà diversi esperimenti con vari tipi di tecnologie. Ispace ha circa 200 impiegati, ed è stata scelta dalla Nasa per raccogliere ed esaminare campioni dalla superficie lunare come parte del programma di esplorazione. La startup nipponica ha reso noto che intende completare una seconda spedizione sulla Luna nel 2024. (ANSA).

Indonesia: erutta vulcano, allarme tsunami in Giappone. Dichiarato lo stato di massima allerta a Giava

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(ANSA) – GIAKARTA, 04 DIC – Stato di massima allerta sull’isola indonesiana di Giava dove il vulcano Monte Semeru ha eruttato, con nubi di cenere che raggiungono quasi due chilometri nell’atmosfera, provocando un allarme tsunami in Giappone.

Il Centro di vulcanologia e mitigazione dei disastri geologici ha “aumentato lo stato di pericolo del Monte Semeru da livello tre a livello quattro (il livello più alto)”.

“Ciò significa che la popolazione è minacciata e che l’attività del vulcano si è intensificata”, ha dichiarato il portavoce del Centro Hendra Gunawan all’emittente Kompas TV.

“LA MUSICA APRE ALLA BELLEZZA”

Famiglia Cristiana

Martha Argerich, la più grande pianista vivente, è stata una bambina prodigio.Martha cominciò a suonare il pianoforte all’età di tre anni nella natia Argentina e a otto anni si esibì per la prima volta in pubblico, suonando Mozart e Beethoven. Poi ha vinto i più prestigiosi concorsi internazionali e ha cominciato una carriera straordinaria che l’ha portata  a esibirsi nelle principali sale da concerto del mondo, spesso accompagnata da grandi direttori d’orchestra, come Claudio Abbado (ci sono bellissime foto che li ritraggono giovanissimi durante i loro concerti o in prova).

L’ex bambina prodigio della tastiera,  oggi 77 anni, ha una sensibilità particolare per l’educazione musicale. “Imparare la musica”, spiega, “è molto importante per i bambini, perché la musica offre un’apertura alla vita, ai sensi, alla bellezza”. Partendo da questa convinzione, Martha Argerich nel marzo del 2007 fondò l’Argerich Arts Foundation insieme alla pianista giapponese Kyoko Ito. Lo scopo della Fondazione è svolgere un programma educativo attraverso l’attività artistica, sviluppando la mente dei bambini e dei giovani talenti, ampliando e divulgando la cultura musicale coinvolgendo la popolazione del luogo in cui si svolgono le attività della Fondazione. Il 21° Festival si svolgerà dal 12 maggio al 2 giugno del 2019 nella località di Beppu, nella prefettura di Oita. OIta si trova nel sud del Giappone ed è uno dei luoghi legati alla diffusione del cristianesimo in Giapponese, grazie all’azione missionaria dei Gesuiti.

Un aspetto del programma educativo che vede protagonista Martha Argherich sono i“Concerti Pinocchio”. Come la fiaba di Collodi insegna a discernere il bene dal male, così i concerti e il racconto della Argerich e degli altri musicisti aiutano i bambini ad ampliare la loro mente e i loro orizzonti.

Per celebrare il 20° anniversario di questo progetto, il 16 dicembre Martha Argerich e Kyoko Ito si sono esibite in un concerto “da salotto”, riservato a pochi invitati nella elegante residenza dell’Ambasciatore del Giappone in Italia, Keiichi Katakami. Le due artiste hanno suonato a quattro mani l’Andante con 5 variazioni K 501 di Mozart e Ma mère l’oye di Ravel. Un’occasione unica per vedere da vicino, durante un concerto, un’artista fra le più ammirate nel mondo. Totale l’affiatamento fra le due pianiste. Un attimo prima di suonare la Argerich ha guardato la collega, le ha sussurrato in francese “C’a va?”  e dopo uno sguardo d’intesa le mani si sono posate sui tasti del pianoforte.

Affabile e rilassata, dopo il concerto Martha Argerich ha gustato alcune specialità tipiche della gastronomia della provincia di Oita e si è intrattenuta con gli ospiti. Le abbiamo chiesto quale, fra i tanti compositori di cui ha suonato la musica, le piacerebbe, per magia, incontrare. “Schumann”, ha risposto di getto, “la sua musica per me ha qualcosa di speciale”