Oggi 19 Gennaio 2023 ore 19 in Cattedrale a Reggio Emilia S. Rosario per la mamma del Vescovo Mons. Morandi

Caduta accidentale in casa, morta la madre del Vescovo Giacomo Morandi

“La nostra Chiesa si stringe con l’affetto, la condivisione e la preghiera al suo Pastore, al fratello Filippo e alle sorelle Gabriella, Giovanna e a tutti i nipoti, affidando l’anima di mamma Adriana all’abbraccio del Padre”.

I funerali della signora Adriana Malatesta Morandi, saranno venerdì 20 gennaio alle ore 11 nella Cattedrale di Modena. La salma per tutta la giornata di giovedì 19 gennaio sarà esposta all’obitorio dell’ospedale di Baggiovara.

E’ previsto anche un momento di preghiera con la recita del rosario, giovedì 19 gennaio, alle ore 19 nella Cattedrale di Reggio Emilia

reggionline.com

A Modena l’ultimo saluto ad Adriana Malatesta madre dell’Arcivescovo Morandi


Una triste notizia: questa mattina (18 gennaio 2023) è improvvisamente deceduta la mamma del nostro Arcivescovo Giacomo, la signora Adriana Malatesta, di anni 89.

Ieri Adriana era, come ogni giorno, presso la sua abitazione a Modena, quando ha avuto una caduta accidentale; è stata subito ricoverata all’ospedale di Baggiovara, dove immediatamente sono stati fatti gli accertamenti diagnostici.
Purtroppo nel corso della notte il quadro clinico si è aggravato e nella prima parte della mattinata è giunto il decesso.

L’Arcivescovo questa mattina ha, come da programma, incontrato i collaborati di curia e degli uffici pastorali per una lectio divina al termine della quale è stato raggiunto da questa notizia, partendo immediatamente per raggiungere i familiari.

La nostra Chiesa si stringe con l’affetto, la condivisione e la preghiera al suo Pastore, al fratello Filippo e alle sorelle Gabriella, Giovanna e a tutti i nipoti, affidando l’anima di mamma Adriana all’abbraccio del Padre.

La celebrazione delle esequie della Signora Adriana Malatesta Morandi, mamma del nostro Arcivescovo Giacomo, è fissata per venerdì 20 gennaio alle ore 11.00 presso la Cattedrale di Modena.

Per i sacerdoti e i diaconi è possibile concelebrare portando camice e stola viola. Su richiesta del Vicario Generale di Modena è necessario comunicare la propria presenza entro le ore 16.00 di giovedì 19 gennaio, al seguente indirizzo mail segreteriavescovile@diocesi.re.it

Il parcheggio consigliato è NOVIPARK in Via Achille Fontanelli (a pagamento), distante circa 700 mt dalla Cattedrale.

Per tutta la giornata di giovedì, la salma sarà esposta presso l’obitorio dell’ospedale di Baggiovara (Via P. Giardini, 13/55 – Modena)

Giovedì 19 gennaio, alle ore 19.00 in Cattedrale a Reggio Emilia, è previsto un momento di preghiera con la recita del Santo Rosario.

diocesi.re.it

La scomparsa. Addio a fratel Biagio Conte, anima buona di Palermo

Il missionario laico, malato da tempo, ha speso la vita per gli ultimi e per il Vangelo. L’omaggio della sua città nelle ultime settimane. Il cordoglio di Mattarella. Martedì il funerale in Cattedrale
Addio a fratel Biagio Conte, anima buona di Palermo

Biagio Conte ha chiuso gli occhi in pace, stamattina, accompagnato dalle preghiere nella Missione ‘Speranza e carità’ a Palermo, cullato da tutto l’amore che ha seminato, in favore degli ultimi, nella sua vita terrena, che adesso ritorna in forma di benedizione.

Il missionario laico che lottava da tempo contro una gravissima forma di tumore si è spento a 59 anni nella stanza-infermeria della Cittadella del povero e della speranza in via Decollati, una delle zone più difficili della città. Con lui c’erano i compagni di viaggio più fedeli e quelli che lui chiamava ‘i miei fratelli ultimi’, di cui scelse di occuparsi, dismettendo i panni del rampollo di una famiglia benestante e decidendo di sposarne la causa, condividendo ogni loro affanno. Don Pino Vitrano, il sacerdote che l’ha sempre accompagnato, celebrando una Messa che ha visto la presenza dello stesso fratel Biagio, nonostante la gravità delle sue condizioni di salute, qualche giorno fa, ricordava: «Dopo il primo pellegrinaggio ad Assisi, sulle orme di San Francesco, si dedicò ai poveri di Palermo. Una sera passò dalla stazione, vide persone che dormivano all’addiaccio. Tornò a casa, prese un thermos, un Vangelo, un sacco a pelo e li raggiunse. Ai suoi genitori disse semplicemente: “Ora so quello che il Signore vuole da me”. Poi fondò la Missione di via Archirafi».

Fu il primo passo di una esistenza spesa per il prossimo, erano gli anni Novanta. Dopo sarebbero arrivate la Missione femminile e la Cittadella di via Decollati che possono accogliere, con via Archirafi, circa mille persone, sottratte al bisogno e alla strada. “Ogni comunità – si legge sulla pagina Facebook – è dotata di una cucina e di una mensa dove vengono distribuiti tre pasti al giorno (complessivamente circa 2.400 pasti al giorno); è inoltre garantita un’assistenza medica e farmaceutica per tutti i fratelli accolti e dei servizi docce e vestiario”.

​Biagio Conte ha dedicato tutto se stesso al suo progetto di solidarietà senza compromessi. Non ha mai risparmiato il suo fisico, con proteste estreme e digiuni, per pungolare l’indifferenza di troppi davanti alla povertà. Nell’agosto del 2021 aveva lanciato un messaggio durissimo e limpido: «Siamo diventati responsabili e fautori nel produrre nuove povertà, nuove emarginazioni, disagi mentali, depressioni, suicidi e nuovi senza tetto e profughi lasciati alla deriva. È chiaro che chi parla con questi toni non sempre è gradito, per questo toglierò il disturbo, cercando di non essere più assillante e invadente, come pensa una parte di questa malata società; ma un giorno la verità verrà a galla. E così ho sentito di ritirarmi in montagna e nel silenzio (dal giorno 9 luglio, sono ad oggi 40 giorni), finendo e portando a termine gli ultimi giorni che il buon Dio mi ha concesso in questa travagliata vita terrena».

Dopo, era rimasto nella sua trincea del bene, con i pellegrinaggi, i viaggi sterminati a piedi, il cammino con la croce, per essere, insieme, un segno di contraddizione e di speranza.

La notizia della sua morte è stata accolta da grande commozione. Messaggi sono arrivati dal presidente Mattarella, dal presidente della Regione Sicilia Schifani, dal sindaco di Palermo Lagalla.

L’arcivescovo del capoluogo siciliano, monsignor Corrado Lorefice, che aveva fatto visita a fratel Biagio nei giorni scorsi, ha chiesto a tutti di “raccogliere il testimone di un esempio così fulgido. La sua vita, segno per l’intera città degli uomini, manifesta la fede in Dio alimentata dal Vangelo, la speranza vissuta nella radicale povertà e la carità senza limiti che contribuisce alla trasfigurazione della convivenza umana a partire dai più poveri”.

I funerali saranno celebrati in Cattedrale martedì prossimo, alle 10.30, da monsignor Lorefice. La camera sarà aperta nel pomeriggio proprio nei locali della Cittadella dei poveri in via Decollati. Il sindaco Roberto Lagalla ha proclamato il lutto cittadino da oggi sino al giorno dei funerali. Bandiere a mezz’asta nelle sedi istituzionali e nelle scuole di ogni ordine e grado.

da avvenire.it

È in azione la macchina organizzativa per i funerali di Benedetto XVI

Le ultime parole di Benedetto XVI: "Signore, ti amo" - la Repubblica Due le delegazioni ufficiali: quella tedesca (presumibilmente con il presidente federale Frank-Walter Steinmeier) e quella italiana con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Anche altri capi di Stato o sovrani potrebbero decidere di essere presenti, ma secondo il protocollo vaticano saranno presenze a titolo personale e non delegazioni ufficiali.

Tra coloro che hanno annunciato la presenza il presidente della Repubblica polacco Andrzej Duda, come annunciato ieri dal viceministro degli esteri polacco Marcin Przydacz, la regina Sofia, madre del re di Spagna, e il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa.

Avvenire