Vaticano impone sospensione delle ordinazioni a Tolone/ Caso rarissimo: i motivi…

Papa, diplomatici Vaticano

Il Vaticano ha imposto la sospensione delle ordinazioni diaconali e sacerdotali che erano previste nella diocesi di Tolone il prossimo 26 giugno. I quattro futuri diaconi e sei futuri preti che avrebbero preso parte, dunque, dovranno attendere fino a data da destinarsi. La decisione della Santa Sede è stata annunciata in un comunicato firmato dal vescovo, mons. Dominique Rey.

Il motivo di questa presa di posizione, come riportato da Aleteia, sarebbe da ricondurre al fatto che il seminario di Castille, fra Toulon e Hyères, accoglie numerosi giovani da comunità nuove ed anche stranieri provenienti da paesi lontani. L’apertura verso una rinnovata evangelizzazione ha dato luogo a degli interrogativi in diversi dicasteri romani, seppure non sia stata richiesta alcuna misura di ristrutturazione del seminario né tantomeno siano stati presi dei provvedimenti disciplinari.

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Vaticano impone sospensione delle ordinazioni a Tolone:
Da Roma ci si continua a interrogare sul valore del discernimento e della formazione in un seminario in cui convivono circa settanta seminaristi tanto disparati per formazione come quello di Castille. La Santa Sede, come riportato da Aleteia, per rispondere a queste domande, ha dunque incaricato mons. Aveline, arcivescovo di Marsiglia (nominato cardinale la settimana scorsa), di condurre una «visita fraterna» sul posto. Il Vaticano nell’attesa ha però preso un provvedimento tanto importante quanto raro, imponendo la sospensione delle ordinazioni diaconali e sacerdotali previste per la fine di giugno a Tolone. Una data per il rinvio non è stata neanche fissata.

“Accogliamo questa richiesta con dolore ma con fiducia, consapevoli della prova che essa rappresenta soprattutto per coloro che stavano per ricevere l’ordinazione. Avremo a cuore di portarli nella preghiera e di continuare ad accompagnarli nel loro cammino (che va avanti da ben sette anni, ndr). Incoraggio ciascuno di voi a pregare anche per la nostra diocesi, in attesa che la situazione si chiarisca per il bene di tutti”, ha scritto mons. Dominique Rey nel comunicato.

Francia, risultati definitivi: Macron rieletto con il 58,55%

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Terminato lo spoglio dei voti, il ministero dell’Interno francese ha diffuso i risultati definitivi del secondo turno delle presidenziali.

Il presidente uscente Emmanuel Macron ha ottenuto 18,7 milioni di voti, il 58,55% di quelli espressi.

Per la sfidante Marine Le Pen hanno votato 13,3 milioni di francesi, una percentuale del 41,45% dei voti. L’astensione ha fatto segnare il livello più alto per un ballottaggio dal 1969, con il 28,01%. (ANSA).

 

Francia: aperti seggi per elezioni presidenziali

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Sono aperti da questa mattina alle 8:00 i seggi elettorali in Francia per il primo turno delle elezioni presidenziali.

Sono chiamati a votare circa 48,7 milioni di elettori per decidere tra i 12 candidati alla presidenza della Repubblica, tra cui l’uscente Emmanuel Macron e la candidata di estrema destra Marine Le Pen, favorita alle urne.

Tutto lascia pensare che questa sera alle 20 si avrà la conferma di un nuovo duello Macron-Le Pen al ballottaggio, come 5 anni fa, con la differenza che stavolta sarà un duello all’ultimo voto: 2 punti separano i contendenti al primo turno (26% contro 24% per gli ultimi sondaggi), altrettanti al secondo (51% a 49%). Un eventuale ballottaggio è previsto per il 24 aprile. (ANSA) 

Francia: Pécresse si candida a presidenziali 2022

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La presidente della regione Ile-de-France ed ex ministra durante il quinquennato di Nicolas Sarkozy, Valérie Pécresse, annuncia la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2022. “Sono candidata alla presidenza della Repubblica per restaurare la fierezza francese”, afferma l’ex membra dei Républicains, annunciando la sua candidatura in un’intervista pubblicata questo pomerggio sul sito internet del quotidiano Le Figaro.

Pécresse, che ha ottenuto un secondo mandato alla guida dell’Ile-de-France nelle recenti elezioni regionali, dice di volersi presentare alle primarie del centro destra come “donna libera”. (ANSA).