Sport Formula Uno, conto alla rovescia per il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna

Presentato il manifesto ufficiale della competizione che si svoigerà dal 19 al 21 maggio 2023, all’Autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola. Nel poster tre bolidi a raffigurare le eccellenze della filiera motoristica e del Made in Italy. Bonaccini. “Orgogliosi di ospitare nel cuore della Motor Valley questo straordinario appuntamento”.

stampareggiana.it

“Passione pura” nel cuore della Motor Valley emiliano-romagnola.  Conto alla rovescia per il Qatar Airways Gran premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, in programma all’Autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, da venerdì 19 a domenica 21 maggio.

Uno straordinario appuntamento sportivo, celebrato anche dal poster ufficiale della manifestazione realizzato da ACI e reso noto oggi.

“Siamo orgogliosi di ospitare in Emilia-Romagna la prima delle due tappe italiane del Mondiale di Formula 1– spiega il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini-. Passione, impegno, innovazione ed eccellenza tecnica: il manifesto ben rappresenta i valori della nostra Motor Valley, perno del Made in Italy: un distretto motoristico unico al mondo, in cui sono nati e operano alcuni dei più grandi marchi motoristici, conosciuti ovunque. E il Gran Premio sarà anche quest’anno non solo un grande appuntamento sportivo, ma anche un’occasione unica per promuovere le eccellenze dell’Emilia-Romagna e del Paese, insieme al ministero degli Esteri, a quello dei Trasporti, a quello delle Imprese e del Made in Italy e a Ice. Un gioco di squadra che vede protagonista di primo piano anche il territorio”.

Tutto, infatti, avviene nell’ambito di un accordo che vedrà svolgersi il Gran Premio a Imola fino al 2025 e che coinvolge, oltre alla Regione e al Governo, anche Comune di ImolaCon.AmiAutomobil Club d’Italia e gli organizzatori del Mondiale di Formula Uno.

Imola Passione Pura dunque. Insieme all’hashtag “#WeDriveIT”, e al claim “Made in Italy in pole position”. Nel manifesto le sagome stilizzate di tre auto – Ferrari, AlphaTauri e Alfa Romeo – a rappresentare le eccellenze  del Made in Italy e della filiera motoristica. Una filiera che nella Motor Valley emiliano-romagnola conta 16.500 aziende e oltre 90mila addetti, con 16 miliardi di fatturato e un export di 7 miliardi.

Formula 1. Ecco la nuova Ferrari SF90, la leggenda omaggia il fondatore

La Ferrari SF90 (Ansa)

da Avvenire

Un omaggio al fondatore Enzo Ferrari, con quel numero ben evidente nella nuova Ferrari F.1. SF90, ovvero Scuderia Ferrari 90, come gli anni trascorsi dalla fondazione della scuderia del compianto commendatore, una leggenda che è diventata una icona mondiale. E poi quel colore, rosso opaco, nuovo per la Ferrari, che di rossi, negli anni, ne ha provati tanti ma mai come questo. Intrigante, particolare, ma con una ragione tecnica ben precisa. Quella di non far attaccare i residui di gomma durante una gara e quindi modificare il profilo alare, cambiando l’assetto. E poi altro ancora, nascosto sotto una carrozzeria che mostra piccole novità rispetto all’anno scorso ma che sono sostanziali.

Dai metodi di lavorazione, con pezzi stampati in 3D e con nuovi materiali, a una diversa distribuzione dei pesi. Tutto quello che poteva essere migliorato, è stato fatto. Adesso toccherà alla pista esprimere i primi giudizi. Dice Mattia Binotto, capo dei tecnici e responsabile della gestione sportiva: «Tra una settimana iniziano i test, non siamo ancora del tutto pronti ma abbiamo ancora un po’ di tempo, siamo tutti concentrati e abbiamo voglia di partire».

La Ferrari SF90 (Ansa)

La Ferrari SF90 (Ansa)

«Nel 2018 non abbiamo vinto il titolo ma ci sono tanti aspetti positivi, come l’Australia con una ottima strategia. Vorrei ricordare anche l’Austria con il sorpasso di Vettel sull’erba, penso a Silverstone dove abbiamo vinto dopo tanti anni di assenza da vittorie su quella pista, giro più veloce della storia a Monza, dove abbiamo dimostrato di avere una macchina eccezionale. Complimenti ai nostri meccanici anche per il record nel cambio gomme, sotto ai 2 secondi».

Un orgoglio riassunto nel motto «essere Ferrari» che racchiude i tre concetti base: «Efficienza, potenza, personalità del team». La squadra si presenta rinnovata al 50 per cento per i piloti: a fianco di Sebastian Vettel ci sarà il nuovo arrivo Charles Leclerc, mentre a Maurizio Arrivabene e a Kimi Raikkonen (passato all’Alfa Romeo) sono giunti i ringraziamenti di Louis Camilleri, il nuovo ad che si è anche espresso con queste affermazioni: «Abbiamo i migliori tecnici al mondo, un elemento importante per i novant’anni della squadra. Novant’anni fa a Modena nasceva infatti il team e continuiamo ad essere guidati dalla visione del fondatore. Capiamo come squadra che ci sono molte aspettative su di noi, abbiamo milioni di tifosi nel mondo, siamo fiduciosi nei talenti e nelle capacità dei nostri talenti che lavorano alacremente per rendere realtà le nostre ambizioni. Vogliamo rendere tutti orgogliosi».

La Ferrari SF90 (Ansa)

La Ferrari SF90 (Ansa)

E sull’orgoglio Ferrari contano i partner di questa avventura, dai tecnici che sfornano novità nascoste ma fondamentali, fino ai tifosi che dopo dodici anni vorrebbero rivedere una rossa sul tetto del mondo. Da quello che si è visto alla presentazione, gli ingredienti ci sono tutti, adesso da lunedì 18 febbraio, giorno del compleanno di Enzo Ferrari, il fondatore della squadra più amata del mondo, si comincia con le prove in pista a Barcellona. Non saranno determinanti, ma serviranno per capire che stagione aspettarci.

La classifica. Ferrari torna ad essere il brand più influente del mondo

Ferrari torna ad essere il brand più influente del mondo

In Formula 1 non vince un Campionato Mondiale dal 2008, eppure il marchio è ancora primo in un’altra, prestigiosa classifica. Dopo 5 anni infatti, Ferrari torna ad essere il brand più influente del mondo tra i 500 con maggiore valore economico. Questa è la principale novità che sarà oggi presentata a Davos, durante il World Economic Forum, da Brand Finance, leader mondiale nella valutazione economica dei brand e nella consulenza strategica.

Grazie ad un incremento di 3 punti rispetto allo scorso anno, Ferrari ha raggiunto lo score di 94,8/100 nella competitive analysis sullo stato del marchio che tiene conto di investimenti marketing, ritorno d’immagine e relativo ritorno economico in proporzione alla dimensione dell’impresa. I fattori che hanno fatto la differenza sul rafforzamento di Ferrari sono l’annuncio di importanti investimenti per realizzare 15 nuovi modelli, di cui alcuni ibridi, e il fatto che già a maggio dello scorso anno, fosse stata venduta tutta la produzione 2018, e parte della produzione 2019.

Ferrari ha distanziato gli altri 14 brand AAA+ “estremamente forti” di cui fanno parte sia marchi molto noti comeRolex e Coca Cola, sia meno noti come la banca cinese ICBC e il sistema di messaggistica cinese We Chat. Il rafforzamento del brand ha consentito di incrementare il valore economico del trademark Ferrari del 27%, raggiungendo così 8,3 miliardi di dollari di valore originato dall’immagine della marca. Secondo Massimo Pizzo, Managing Director Italia di Brand Finance, «come primo produttore al mondo di auto di lusso, Ferrari ha un livello di riconoscimento indiscusso per design e innovazione. Il logo del cavallino rampante è il simbolo perfetto della forza e della vitalità del brand che ha recentemente pianificato nuovi modelli ed è in grado di estendersi al di fuori del settore auto».

Amazon e gli altri brand con maggiore valore al mondo 2019

Nella Brand Finance Global 500 2019, la classifica dei trademark ordinati per valore economico, Amazon mantiene saldamente la prima posizione. La crescita del 25%, di valore economico originato dall’immagine e dalla reputazione, ha portato il trademark Amazon all’impressionante valore di 187,9 miliardi di dollari, che supera di 30 miliardi Apple, il 2° in classifica. Il servizio impareggiabile offerto da Amazon ai clienti, continua a tenere altissima l’immagine e la reputazione della marca, contribuendo così ai suoi successi commerciali. Il forte sviluppo del cloud, oltre a favorire Amazon (AWS), consente la buona crescita in valore di Google (+18%) e soprattutto di Microsoft (+47%), rispettivamente al 3° e al 4° posto. La posizione di leadership sia nel gaming (Xbox) sia nel cloud, hanno contribuito a far crescere notevolmente il valore del trademark Microsoft perché si prevede un grande sviluppo nel gaming su cloud.

In frenata il valore economico dei marchi di telefonia

Apple (+5%) rimane al 2° posto, Samsung (-1%) scende al 5°, AT&T (+6%) scende al 6°, Verizon (+13%) scende al 9°, tutti brand che faticano ad innovare e quindi a differenziarsi da produttori e fornitori con prezzi più aggressivi. Arranca anche il valore economico del marchio Facebook (+9%) al 7° posto, unico tra i social media a non crescere a doppia cifra. Le banche ICBC (+35%) all’8° posto e CCB (+ 23%) al 10° posto guidano il foltissimo gruppo di brand cinesi presenti in classifica, secondo solo al gruppo dei brand USA. I brand cinesi, dal 3% del 2009, al 16% dello scorso anno, sono arrivati quest’anno a pesare il 19% anche grazie alla crescita record (+326%) di iQiyi, il Netflix/Youtube cinese, e di altri 20 brand cinesi che crescono molto più della media.

La difficoltà dei brand italiani e la crescita di Poste

Una curiosità: scalando ben 78 posizioni nella classifica dei brand ordinati per valore economico, Poste ha performato molto meglio di tutti gli altri brand italiani. La forte crescita di Poste – spiega Brand Finance – è dovuta soprattutto alla buona reputazione presso chi acquista prodotti assicurativi, al dinamismo in soluzioni come Postepay e alla conseguente buona prospettiva di crescita. I brand italiani in classifica sono sempre molto pochi, anche quest’anno sono solo nove. Questo dipende dal fatto che la Global 500 premia i brand in grado produrre maggiore valore economico assoluto (e quindi brand molto efficaci, ma di piccole e medie dimensione, difficilmente entrano in classifica).

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