Elon Musk ammette, X ‘potrebbe fallire’

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“La triste verità è che non ci sono grandi social network al momento.

Noi potremmo fallire, come molti hanno previsto, ma proveremo fino alla fine”.

E’ l’ammissione di Elon Musk su X, la ex Twitter. Il miliardario apre ancora una volta alla possibilità che l’app fallisca dopo che un problema tecnico ha fatto sì che le foto postate prima del dicembre 2014 venissero cancellate.

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Niente sfida. Musk: Zuckerberg rifiuta il combattimento da antichi Romani

Rispondendo a un tweet del ministro Sangiuliano, Musk lo ringrazia e mette la parola fine all’ipotesi di sfida in un sito archeologico italiano
Elon Musk e Mark Zuckerberg

Elon Musk e Mark Zuckerberg – Fotogramma

avvenire.it

Non ci sarà nessun combattimento fra Elon Musk e Mark Zuckerberg. O almeno non nello stile e nell’ambientazione dell’antica Roma. Né a Roma, né a Pompei né altrove in Italia. A mettere fine alla questione è un tweet del numero uno di Twitter, Tesla e Space X, che riferisce il diniego del fondatore di Facebook e numero uno di Meta.

“Voglio ringraziare il ministro Sangiuliano – scrive Musk il rispondendo a un post del ministro della Cultura – per la gentilezza e la disponibilità nel voler organizzare un evento di intrattenimento, culturale e di beneficenza in Italia. Volevamo promuovere la storia dell’Antica Roma con il supporto di esperti e allo stesso tempo raccogliere soldi per i veterani americani e gli ospedali pediatrici in Italia. Zuckerberg ha rifiutato l’offerta perché non è interessato a questo approccio. Vuole solo combattere se è la Ufc organizzare l’incontro. Io comunque sono sempre pronto a combattere”.

La Ultimate Fighting Championship (Ufc) è un’organizzazione di arti marziali miste statunitense, con sede a Las Vegas.

Usa: lanciata Crew Dragon Quattro astronauti verso la Iss, 3 americani e un giapponese

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(ANSA) – WASHINGTON, 16 NOV – La capsula Crew Dragon della SpaceX di Elon Musk, con a bordo quattro astronauti, e’ stata lanciata da Cape Canaveral verso la stazione spaziale internazionale, dopo il rinvio di sabato per maltempo.
E’ la prima missione operativa della Nasa, dopo lo storico lancio di prova dello scorso maggio che porto’ sulla Iss altri due cosmonauti, restituendo agli Stati Uniti la possibilita’ di lanciare una navicella spaziale dal suolo americano con un razzo made in Usa, nove anni dopo lo Space Shuttle.