#DirittiRitrovati: «Dobbiamo restituire alle nuove generazioni il diritto a giocare»

Dal brutto incantesimo del lockdown alla magia della rinascita. La diffusione dei vaccini e il ritorno alle “zone bianche” – pur mantenendo le condotte e i comportamenti a tutela della salute pubblica – rappresentano un nuovo punto di partenza. Possiamo stare all’aria aperta, passeggiare, tornare al cinema, senza neppure guardare l’orologio per paura di sforare il coprifuoco. Ritrovarsi sarà bellissimo, ma siamo certi, dopo tanto tempo, di ricordare a che punto eravamo rimasti?

Una domanda che Pepita Onlus, con i suoi educatori attivi in tutta Italia, si è posta non appena le limitazioni, le restrizioni e i confinamenti cominciavano ad allentare la presa. «Abbiamo capito che alla primavera climatica doveva corrispondere un risorgimento educativo, capace di rimettere al centro dell’educazione quei diritti fondamentali che in questo lungo inverno pandemico abbiamo, non senza colpe, mandato in letargo». Ivano Zoppi, presidente di Pepita, riassume così le difficolta di una Onlus impegnata da oltre 15 anni nelle scuole, negli oratori, nello sport e nei centri estivi.

«Internet ci ha permesso di proseguire la nostra attività – spiega Zoppi – ma è come se i nostri educatori e i nostri animatori fossero stati seduti a lungo e adesso, prima di tornare a correre, dovessero riabituarsi a camminare». Perché educare non è come andare in bicicletta, ma è un’esercizio quotidiano, che passa dalla pratica, dall’esperienza e dall’ascolto dei ragazzi, ognuno diverso da sé. «Da questa riflessione, condivisa all’interno della nostra famiglia, abbiamo realizzato il manifesto dei diritti ritrovati. Uno strumento – continua il responsabile di Pepita – che rappresenta una seconda opportunità per i genitori e, più in generale, per tutti gli adulti con responsabilità educative: riconsegnare ai nostri figli quello che il virus ha loro negato e che, con la complicità di noi adulti, hanno certato su google, nei social e nei videogame online, con tutti i rischi e gli effetti che possiamo immaginare».

Un manifesto per fare pace con il mondo reale, che a fine giornata ci sorprenda a sorridere davanti a una pila di vestiti da lavare e a qualche ginocchio sbucciato. «Ringrazio l’amico Roberto Lipari (testimonial della campagna, ndr)- conclude Ivano Zoppi – per averci ricordato, con grazia e ironia, che la magia della vita vissuta rappresenta la strada maestra nel percorso di crescita di ogni essere umano».

Sul numero di Famiglia Cristiana in edicola da giovedì 8 luglio un approfondimento della campagna di Pepita Onlus e i consigli della psicoterapeuta Cinzia Chiesa per far sì che i nostri bambini tornino a sognare, autrice del libro San Paolo “Sognare con i bambini. Ascoltanfo i bisogni di questo tempo”.