Mondiali: 2-1 al Marocco, Croazia al terzo posto

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– La Croazia ha conquistato il terzo posto ai Mondiali in Qatar battendo 2-1 il Marocco nella finalina disputata al Khalifa International Stadium di Doha.

In vantaggio già al 7′ con Gvardiol, la squadra guidata da Luka Modric si è fatta raggiungere 2′ dopo da Dari ma nel finale del tempo ha ripreso il vantaggio con Orsic e il risultato non è più cambiato nella ripresa.

(ANSA).

Mondiali: Argentina-Croazia 3-0, Albiceleste in finale

ROMA, 13 DIC – Argentina-Croazia 3-0 (2-0) nella prima semifinale dei Mondiali 2022 giocata al Lusail Stadium di Doha.

Albiceleste in finale.

Argentina (4-4-2): E. Martinez; Molina (41′ st Foyth), Romero, Otamendi, Tagliafico; E. Fernandez, Paredes (17’st Lisandro Martinez), Mac Allister (41′ st Correa); De Paul (29′ st Palacios); Messi, Alvarez (29′ st Dybala). (1 Armani, 12 Rulli, 6 Pezzella, 11 Di Maria, 16 Almada, 18 Rodriguez, 22 Lautaro Martinez). All.: Scaloni Croazia (4-3-3): Livakovic: Juranovic, Lovren, Gvardiol, Sosa (1’st Orsic) ; Modric (36′ st, Majer), Brozovic (5′ st, Petkovic) Kovacic; Pasalic (1’st Vlasic), Perisic; Kramaric (27′ st Livaja). (12 Grbic, 23 Ivusic, 2 Stanisic, 3 Barisic, 5 Erlic, 17 Budimir, 21 Vida, 24 Sutalo, 25 Sucic, 26 Jakic).All.: Dalic Arbitro: Daniele Orsato (Ita) Reti: 34′ pt Messi (rig), 39’pt e 25′ st Alvarez Angoli: 4-2 per la Croazia Recupero: 4′ e 5′ Ammoniti: Livakovic, Romero, Otamendi per gioco scorretto, Kovaciv per proteste Note: al 35′ del pt espulso per proteste dalla panchina il collaboratore di Dalic, Mario Mandzukic Spettatori 88966. (ANSA).

Croazia di rigore. Dramma Brasile, è fuori dai Mondiali

Verdeoro da superfavoriti a eliminati. Dopo il botta e risposta ai supplementari tra Neymar e Petkovic, decisivi gli errori dal dischetto di Rodrygo e Marquinhos. Gli uomini di Dalic danno una grande prova di squadra e si mostrano capaci di soffrire e di saper reagire nel momento più delicato, quando tutto sembrava ormai perduto

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AGI – Giappone prima, Brasile poi: la Croazia fa festa ancora ai rigori e piazza un colpaccio contro la Selecao, prendendosi di cuore e carattere il primo pass per le semifinali di Qatar 2022. All’Education City Stadium di Al Rayyan decidono gli errori di Rodrygo (parata) e Marquinhos (palo), dopo l’1-1 nei tempi supplementari con il botta e risposta tra Neymar (106′) e Petkovic (117′).

Un successo di personalità quello degli uomini di Dalic, maturato attraverso una grande prova di squadra: attenzione, capacità di soffrire e di saper reagire nel momento più delicato, quando tutto sembrava ormai perduto. Poi la lotteria dei rigori che sorride nuovamente ai croati e li riporta al penultimo appuntamento del Mondiale, mentre lascia tanto amaro in bocca ai brasiliani. Per Modric e compagni ora una tra Olanda e Argentina, che si sfideranno a partire dalle 20.00.

Tantissimo equilibrio e poche emozioni in un primo tempo molto bloccato e abbastanza noioso. Nelle primissime battute di gioco è la Selecao che prova a gestire il possesso palla, ma senza mai riuscire a trovare il varco tra le linee di una Croazia attenta e ben messa in campo.

L’unico spunto verdeoro è uno scambio tra Richarlison e Vinicius a ridosso del 20′, che porta alla conclusione del giocatore del Real Madrid murata però da Gvardiol. Poco prima pericolosi anche i croati con Perisic, che non riesce a deviare a dovere un bel cross di Pasalic da destra. Ad inizio il Brasile prova a cambiar ritmo e in pochi minuti spaventa più volte gli avversari: prima è Gvardiol a rischiare un clamoroso autogol sul cross basso di Militao, evitato da un intervento con i piedi di Livakovic, bravo successivamente anche su un mancino ravvicinato di Neymar.

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© Nelson Almeida/ AFP

La delusione del Brasile dopo l’eliminazione

In mezzo diverse proteste brasiliane per un tocco di mano in area di Juranovic, non punito da arbitro e Var. I croati vanno un po’ piu’ in sofferenza, ma fortunatamente per loro ci pensa un attentissimo Livakovic a tenerli a galla, con almeno un altro paio di interventi provvidenziali su Paqueta prima e Neymar poi. Al 90′ (piu’ i 4′ di recupero) resiste così lo 0-0 e si passa ai tempi supplementari, dove la gara resta molto equilibrata e la Croazia prova a darsi una scossa soprattutto a livello offensivo, dopo un match di grande contenimento.

Al 103′ Brozovic spreca una grande chance calciando alle stelle dopo un tocco di Petkovic, nel recupero dell’extra-time invece è il Brasile a colpire: grande scambio tra Neymar e Paqueta, ‘O Ney’ resiste ad un contatto con Sosa, supera in uscita Livakovic e insacca sotto la traversa l’1-0 che fa esplodere di gioia i suoi.

Sembra fatta per i sudamericani, ma al 117′ arriva il colpo di scena con il pareggio improvviso di Petkovic, che calcia di mancino su assist di Orsic trovando la deviazione decisiva di Marquinhos e beffarda per Alisson. Si va così ai calci di rigore e dagli 11 metri, per il Brasile, pesano come un macigno gli errori di Rodrygo (parata di Livakovic) e Marquinhos (palo), mentre per la Croazia non sbaglia nessuno sui quattro tentativi.

Mondiali 2018, Nigeria Argentina 1-2 e Islanda Croazia 1-2

L'esultanza di Marcos Rojo dopo il gol (foto: AP)

Per il girone D in campo
Nigeria-Argentina 1-2 (Messi al 14′, Moses al 51′ su rigore, Rojo 86′)  e
Islanda-Croazia 0-1 (Badelj al 53′, Sigurdsson 76′, Perisic 90′)

L’Argentina batte 2-1 la Nigeria e si qualifica agli ottavi di finale dei Mondiali di Russia 2018.

La Croazia batte l’Islanda 2-1 in un incontro della terza giornata del Gruppo D, disputato a Rostov. I croati chiudono a punteggio pieno e passano agli ottavi da prima classificata del girone.

Leo Messi finalmente in gol: la ‘Pulce’ sblocca alla sua maniera il match contro la Nigeria e scoppia la felicità nelle file dell’Albiceleste. Festeggia, sugli spalti, anche Diego Armando Maradona, ripreso dalle telecamere a braccia conserte e lo sguardo rivolto al cielo mentre grida “Gracias a dios”.

Messi: ‘Dio con noi, sapevo che non ci lasciava fuori’ – “Sapevo che Dio era con noi, e che non ci avrebbe lasciato fuori”: lo dice Lionel Messi, dopo la vittoria della Nigeria che qualifica l’Argentina agli ottavi. “La vittoria – ha aggiunto il 10 – e’ dedicata a tutta la nostra gente che era arrivata fin qui, per il loro sacrificio, e anche a tutta la gente che a casa ci e’ sempre stata vicina. Avevamo fiducia di poter vincere questa partita, ed e’ stato meraviglioso vincerla cosi'”.

Argentina trema e passa, ora trova la Francia – Al gol di Messi a inizio partita Diego Armando Maradona dalla tribuna dello Stadio di San Pietroburgo ha ringraziato gli dei del calcio. Ma a quello della liberazione, il 2-1 di Rojo a 4′ dalla fine del tremendo match con la Nigeria, El Pibe ha esultato con meno poesia. Le due dita medie rivolte a chissà chi riassumono la rabbia di una nazionale, e forse di un popolo intero di appassionati, che anche stasera ha visto la sua squadra soffrire all’inverosimile. Alla fine la vittoria dell’Argentina sui nigeriani vale gli ottavi, dove un’Albiceleste lenta, senza ideee nè personalità troverà la Francia, domenica prossima. La storia del Mondiale e’ intessuta di ribaltamenti di pronostici, di grandi squadre che arrancano e poi prendono il volo per non fermarsi più. Ma a dispetto del gran gol di Messi e di un primo tempo all’altezza, e soprattutto del risultato finale, nel complesso la nazionale di Sampaoli resta la grande malata di questo Mondiale. Sua ‘Maestà’ Messi, che finirà la partita con un’ammonizione per perdita di tempo e il premio di ‘man of the match’, entra nel Mondiale dopo 14′ di partita. Un gran lancio di Banega da 40 metri, lo stop e il tocco lieve di sinistro in area per aggiustarsi il pallone, e il suo destro vale l’1-0 e il riscatto da un inizio di torneo per lui devastante. Anche Maradona, in tribuna, alza le braccia al cielo e ringrazia Dio. Il vantaggio dell’Argentina e’ frutto di due colpi di genio – il lancio e la realizzazione – ma tutto sommato appare anche segno di una serata diversa. Sampaoli e’ stato costretto – dalle necessità o dai giocatori in rivolta, chissà – alla rivoluzione. Cinque i cambi. Con Higuain dentro, oltre a Di Maria, il 10 e’ più libero di muoversi sul fronte di attacco, partendo da destra e da sinistra. A togliergli il peso di marcature asfissianti e’ anche una Nigeria molto fisica ma poco squadra. Tanto che Banega, uno dei nuovi, è padrone del centrocampo. Al 27′ Messi lancia Higuain in area, Uzoho esce a tempo sui piedi dello juventino; passano una manciata di minuti e ancora Messi sfiora il raddoppio su punizione, ma sempre il portiere gli devia il pallone sul palo. Il finale di primo tempo si chiude con un arrembaggio tutto forza fisica dei nigeriani: un avviso che all’Argentina non può bastare una rete di scarto, anche perche’ nell’altro match l’Islanda cerca il suo gol qualificazione. E infatti, la ripresa si apre con il pari della Nigeria. E il 5′, Mascherano abbraccia Balogun in area e Cakir decide per il rigore: il Var e’ solo consultato, tra le proteste del difensore argentino, non c’e’ bisogno di consultare il video per mandare Moses dal dischetto per l’1-1. A questo punto l’Argentina va in confusione totale, la Nigeria chiude tutti gli spazi e si ripropone lo spartito dei primi due match. L’Argentina deve vincere per non uscire a favore della Nigeria, e invece e’ la nazionale africana a sfiorare tre volte il vantaggio in ripartenza: al 260 Ndidi calcia alto, al 30′ il mani di Rojo che Cakir giudica con Var non da rigore, e al 38′ Ighalo che si fa parare da Armani tutto solo. In mezzo, un destraccio alto da Higuain, capace di sbagliare un gol mille volte realizzato. Sembra il segno di una maledizione, cui mette rimedio un difensore. Mancano 4′ alla fine, il 2-1 fa esplodere la gioia dell’Argentina: e poco male sia arrivato dal destro di Rojo, difensore improvvisatosi centravanti. In questa Albiceleste, non sembra esserci nulla che va al suo posto.

Basta la Croazia-2 per il sogno ottavi – Basta la Croazia-2 per battere una orgogliosa Islanda e guadagnarsi il pass per gli ottavi di finale con la fascia della prima della classe. A Rostov finisce 2-1 per i biancorossi di Dalic, un punteggio che condanna l’Islanda e, allo stesso tempo, regala anche la certezza del passaggio del turno all’Argentina. Nell’ultimo match del girone D la squadra di Hallgrimsson cede solo al 90′ al cospetto della nazionale forse più forte insieme al Belgio vista fin qui al Mondiale. Nonostante l’amplissimo turnover della Croazia (con sei diffidati spazio alla seconde linee, con i soli Modric e Perisic in campo dal 1′), sono proprio i balcanici a fare la partita e a impensierire Halldórsson, anche se i vichinghi pungono appena possono in contropiede (Finnbogason, Bjarnason e Gunnarsson sul finire di tempo). Il fiorentino Badelj è in serata di grazia, corre e smista assist: prima (8′) colpisce la traversa con un potente destro dalla distanza, poi un minuto dopo va a segno con una conclusione su cross di Perisic. Lo svantaggio fa riversare l’Islanda nella metà campo croata (anche perchè arrivano le notizie da san Pietroburgo) a caccia del pari. Ci vanno vicino un paio di volte (Ingason prima e Bjarnason intorno alla mezzora dopo) poi, dai e dai il pareggio arriva anche se ci vuole l’intervento della Var che sanziona un braccio largo del neoentrato Lovren che intercetta il cross di Sigurdsson. E’ lo stesso Sigurdsson a trasformare il penalty che regala speranze e palpitazioni a go-go. Il grande sforzo profuso spegne però le residue speranze islandesi che alla fine (90′) si arrendono all’ennesimo soprassalto croato (che nel frattempo ha buttato in campo anche Rakitic) e a Perisic che finalizza al meglio l’assist del solito Badelj, con un preciso diagonale che trafigge Halldorsson. E’ il giusto premio per una nazionale partita col piede giusto e che adesso trova agli ottavi la non trascendentale Danimarca per un quarto di finale davvero alla portata.

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