Il 12 marzo inizierà il conclave

Il conclave per l’elezione del Papa inizierà martedì 12 marzo. Lo ha deciso l’ottava congregazione generale del collegio dei cardinali, riunitasi in sessione pomeridiana venerdì 8 marzo, nell’Aula dei Sinodo. I 145 cardinali presenti hanno anche stabilito che al mattino nella basilica di San Pietro sarà celebrata la messa pro eligendo Romano Pontifice e che nel pomeriggio avverrà l’ingresso dei cardinali nella Cappella Sistina. La decisione è stata votata all’inizio dei lavori della congregazione, proseguiti poi con 15 interventi. Durante la nona congregazione generale, svoltasi nella mattina di sabato 9 marzo, è stato stabilito che i cardinali prenderanno possesso delle stanze loro assegnate per estrazione nella residenza Domus Sanctae Marthae, in Vaticano, a partire dalle 7 di martedì 12. Alle 10 dovranno poi trovarsi nella basilica di San Pietro per la celebrazione della messa.
Con i 17 cardinali intervenuti questa mattina si è giunti a 133 interventi complessivi dall’inizio delle congregazioni generali. Nel computo va tenuto conto che alcuni cardinali sono intervenuti più di una volta. Tra gli argomenti più ricorrenti affrontati nelle due ultime congregazioni generali, le attese riguardo alla figura del nuovo Papa, il funzionamento attuale della Curia Romana, con alcune ipotesi per una sua riorganizzazione, e lo stato della Chiesa in diverse aree del mondo.
Lunedì mattina, 11 marzo, è prevista la decima congregazione generale, nel corso della quale saranno ascoltati altri cardinali che hanno chiesto di intervenire, mentre nel pomeriggio, alle 17.30, nella Cappella Paolina, presterà giuramento di riservatezza tutto il personale ausiliario addetto al Conclave.
Alle 15.45 di martedì 12 i cardinali elettori lasceranno la Domus Sanctae Marthae e raggiungeranno la Cappella Paolina, da dove, alle 16.30, si muoveranno in processione per raggiungere la Cappella Sistina. Alle 16.45 pronunceranno il giuramento al termine del quale sarà intimato l’extra omnes.
Intanto sabato mattina sono state ultimate le operazioni di installazione sul tetto della Cappella Sistina del comignolo dal quale usciranno le fumate che annunceranno gli esiti delle votazioni.

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(©L’Osservatore Romano 10 marzo 2013)

Conclave: l’atto di accettazione, solo cosi’ l’eletto e’ Papa

Al pari dell’elezione, anche l’accettazione della stessa e’ condizione necessaria perche’ si abbia un nuovo Papa. Per questo la “Universi Dominici gregis”, cioe’ la Costituzione Apostolica che regola Sede Vacante e Conclave, chiede a “colui che sara’ eletto di non sottrarsi all’ufficio, cui e’ chiamato, per il timore del suo peso, ma di sottomettersi umilmente al disegno della volonta’ divina. Dio infatti, nell’imporgli l’onere, lo sostiene con la sua mano, affinche’ egli non sia impari a portarlo; nel conferirgli il gravoso incarico, gli da’ anche l’aiuto per compierlo e, nel donargli la dignita’, gli concede la forza affinche’ non venga meno sotto il peso dell’ufficio”. Una volta avvenuta canonicamente l’elezione, “l’ultimo dei Cardinali Diaconi chiama nell’aula dell’elezione il Segretario del Collegio dei Cardinali e il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie; quindi, il Cardinale Decano, o il primo dei Cardinali per Ordine e anzianita’ (in questo Conclave il cardinale Giovanni Battista Re) a nome di tutto il Collegio degli elettori chiede il consenso dell’eletto con le seguenti parole: Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice? E appena ricevuto il consenso, gli chiede: Come vuoi essere chiamato? Allora il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, con funzione di notaio e avendo per testimoni due Cerimonieri che saranno chiamati in quel momento, redige un documento circa l’accettazione del nuovo Pontefice e il nome da lui assunto”. Dopo l’accettazione, “l’eletto che abbia gia’ ricevuto l’ordinazione episcopale e’ immediatamente Vescovo della Chiesa Romana, vero Papa e Capo del Collegio Episcopale, e acquista “di fatto la piena e suprema potesta’ sulla Chiesa universale, e puo’ esercitarla”. Eseguite poi le altre formalita’, previste dall'”Ordo rituum conclavis”, i Cardinali elettori “si accostano per prestare atto di ossequio e di obbedienza al neo eletto Sommo Pontefice”. E “successivamente rendono grazie a Dio”, e quindi “il primo dei Cardinali Diaconi annuncia al popolo in attesa l’avvenuta elezione e il nome del nuovo Pontefice, il quale, subito dopo, imparte l’Apostolica Benedizione Urbi et Orbi dalla Loggia della Basilica Vaticana”.
“Se l’eletto e’ privo del carattere episcopale, soltanto dopo che sara’ stato solennemente ordinato Vescovo gli viene prestato l’omaggio e viene dato l’annuncio”. Il documento stabilisce, inoltre, che “il Conclave avra’ fine subito dopo che il nuovo Sommo Pontefice eletto abbia dato l’assenso alla sua elezione, a meno che egli disponga diversamente”. Da quel momento “potranno accedere al nuovo Pontefice il Sostituto della Segreteria di Stato, il Segretario per i Rapporti con gli Stati, il Prefetto della Casa Pontificia e chiunque altro debba trattare con il Pontefice eletto di cose che al momento sono necessarie. Il Pontefice, dopo la solenne cerimonia di inaugurazione del pontificato ed entro un tempo conveniente, prendera’ possesso della Patriarcale Arcibasilica Lateranense, secondo il rito prescritto”.

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Martedì inizia il Conclave, vivi con Tv2000 una vera pagina di storia

Tv2000, in collaborazione con il Centro Televisivo vaticano, trasmetterà in diretta martedì 12 marzo la messa Pro Eligendo Romano Pontifice in occasione dell’apertura del Conclave per l’elezione del nuovo Papa. Il programma “Nel cuore dei giorni” con ospiti in studio, approfondimenti, interviste e servizi giornalistici dedicherà ampio spazio a questo importante momento per la Chiesa universale. Non mancheranno ampie finestre informative nelle edizioni quotidiane del “Tg2000” e di “TGtg – telegiornali a confronto“. Tutti i momenti più importanti verranno trasmessi su Tv2000 (canale 28 digitale terrestre, 142 Sky e in streaming su www.tv2000.it) possono essere rivisti nella sezione speciale del sito www.nelcuoredeigiorni.tv2000.it.

VERSO IL CONCLAVE. Oggi in San Pietro preghiera per il nuovo Papa

VERSO IL CONCLAVE
 Oggi in San Pietro  preghiera per il nuovo Papa
È iniziata nell’Aula del Sinodo la Congregazione cardinalizia di preparazione al conclave che dovrà eleggere il nuovo Papa. Quella aperta questa mattina alle 9.30 è la quarta riunione, dopo le due inaugurali di lunedì scorso e quella mattutina di ieri.
Anche oggi non si terrà la Congregazione pomeridiana, sostituita da un momento di preghiera comune dei cardinali nella basilica di San Pietro. Solito riserbo da parte dei porporati all’ingresso all’Aula del Sinodo nella piazza del Sant’Uffizio dietro il colonnato. “Voi fate le domande ma io non posso dare le risposte”, ha ricordato il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, unico a scambiare una battuta con i giornalisti.

C’è un clima di “grande responsabilità” tra i cardinali che prendono parte alle Congregazioni generali che preparano il Conclave per l’elezione del successore di Benedetto XVI. Lo ha detto padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, intervenendo a ‘Radio anch’io’ su Radio1 Rai. I cardinali “sono molto consapevoli dell’importanza di quello che stanno vivendo. In fondo sono stati nominati dagli ultimi due Pontefici, e sanno che sarebbero stati chiamati a questo compito. Si coglie subito il clima di un grande desiderio di svolgere bene questo compito”.
Ieri erano presenti 148 cardinali, di cui 110 elettori. Al netto dei due (Julius Darmaatmadjia e Keith M. P. O’Brien) che hanno annunciato di non partecipare, mancavano all’appello cinque porporati votanti: l’egiziano Antonios Naguib (arrivato ieri a Fiumicino), il tedesco Karl Lehmann (che è partito oggi per Roma), il cinese John Tong Hon, vescovo di Hong Kong (arrivato questa mattina e oggi presente alla Congregazione), il vietnamita Jean-Baptiste Pham Minh Man e il polacco Kazimierz Nycz. .
Il telegramma al Papa emerito
Ieri i cardinali hanno inviato «in coro» al «Papa emerito Benedetto XVI» un «devoto saluto con l’espressione della loro rinnovata gratitudine per tutto il suo luminoso ministero petrino e per l’esempio loro dato di una generosa sollecitudine pastorale per il bene della Chiesa e del mondo». Lo hanno fatto con un telegramma formulato ieri mattina nel corso della terza Congregazione generale e diffuso dalla Sala Stampa vaticana.Nessuna decisione sulla data di inizio del Conclave
Nessuna decisione è stata presa invece sulla data dell’inizio del Conclave. «Quella che è un po’ la mia percezione» ha aggiunto, è che «la congregazione dei cardinali vuole capire di quanto tempo può aver bisogno per fare la sua adeguata preparazione alla decisione così importante del Conclave. Quindi, senza affrettare le cose».

Oggi la preghiera per la Chiesa
La terza Congregazione particolare ha inoltre raccolto la proposta di alcuni cardinali di prevedere una Celebrazione nella Basilica di San Pietro, all’Altare della Cattedra, oggi pomeriggio alle ore 17 per pregare per la Chiesa e la preparazione dell’elezione del nuovo Papa.

Cappella Sistina chiusa ai visitatori
Dalle ore 13 di ieri, la Cappella Sistina è stata chiusa ai visitatori dei Musei vaticani per poter effettuare i lavori necessari allo svolgimento degli scrutini.

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