Conclave, seconda fumata nera

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Conclave, seconda fumata nera Folla sotto la pioggia a San Pietro  

 
​foto Ap

Seconda fumata nera intorno alle 11.39, dopo quella di ieri sera, un po’ in anticipo rispetto a quanto ci si aspettava.

Senza esito dunque la sessione mattutina del secondo giorno di Conclave. Ora bunque bisognerà attendere l’esito dello scrutinio del pomeriggio, cioè la quarta e la quinta votazione. La procedura prevede che se  il primo scrutinio della sessione non ha esito positivo, le schede verranno bruciate insieme a quelle del secondo scrutinio qualunque sia l’esito. Questa procedura è seguita sia la mattina che il pomeriggio: la prossima fumata dunque sarà a metà pomeriggio solo se sarà bianca, quindi se sarà eletto il Papa. Altrimenti la fumata sarà a sera, e potrebbe essere sia nera sia bianca.

Il secondo giorno di Conclave si è aperto per i cardinali elettori alle 8.15 con la Messa. Poi alle 9.30 i cardinali hanno iniziato ad entrare nella Cappella Sistina per la preghiera dell’Ora media e quindi procedere agli scrutini.

Piazza San Pietro si riempie di fedeli
È una piazza San Pietro che si riempie lentamente di fedeli, forse in molti frenati dal maltempo, quella che aspetta l’esito degli scrutini del Conclave. Occhi puntati verso il comignolo della Cappella Sistina. Tre suore, con bandiera della Spagna sulle spalle, recitano il rosario incuranti del vociare intorno e non vogliono essere disturbate. Due ragazzi, arrivati dalla Toscana con vessillo vaticano sugli zaini, si professano “laici, ma siamo qui per curiosità. Nonostante la pioggia. Speriamo di poter vedere l’elezione del Pontefice da vicino”. Due ragazze e un ragazzo, con bandiera italiana e dell’Azione cattolica, sono arrivati invece da Vietri sul Mare, “emozionati dopo la fumata di ieri, stasera ci aspettiamo il nuovo Papa. Speriamo sia italiano, ma ci affidiamo allo Spirito Santo. Un nome da Papa? Giovanni Paolo III, ma anche il primo Francesco andrebbe bene”.

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Secondo giorno di conclave. Ieri la prima fumata è stata nera

Secondo giorno di conclave e nuovo turno di votazioni per i cardinali riuniti nella Cappella Sistina. Il programma prevede che alle 8.15 i porporati si riuniscano nella cappella Paolina per la messa. Intorno alle 9.30 si trasferiranno nella Sistina dove, dopo le preghiera dell’ora media, inizieranno il nuovo turno di scrutini: è previsto che ci siano due votazioni la mattina e due il
pomeriggio.

In caso di elezione del nuovo Papa si avrà subito la fumata bianca. Se, invece, il primo scrutinio non dovesse
avere risultato positivo, le schede verranno bruciate insieme a quelle del secondo scrutinio qualunque sia l’esito. Questa procedura sarà seguita sia la mattina che il pomeriggio.

 

 avvenire

IL CONCLAVE: ecco chi sono i 115 cardinali elettori

Sono 115 i cardinali elettori che entreranno in Conclave per eleggere il nuovo Pontefice. Il gruppo più numeroso dei porporati è quello degli Europei (60) con il 52% del totale. Segue l’America con 33 cardinali (28,2%) così suddivisi: Nord 17 (14,5%), Centrale-Caraibi 3 (2,6%), Sud 13 (11,1%).
Completano il quadro degli elettori l’Africa con 11 cardinali
(9,4%) e l’Asia con 10 (9,4%). L’Oceania, invece, entra in Conclave con un solo porporato. Sono 66 i cardinali elettori creati da Benedetto XVI e rappresentano la maggioranza dei porporati in Conclave, quelli creati da Giovanni Paolo II sono rimasti in 49.

EUROPA
KASPER Walter (Germania)
POLETTO Severino (Italia),
DANNEELS Godfried (Belgio),
FARINA Raffaele (Italia),
MEISNER Joachim (Germania),
RE Giovanni Battista (Italia),
TETTAMANZI Dionigi (Italia),
MONTERISI Francesco (Italia),
AMIGO VALLEJO Carlos (Spagna),
SARDI Paolo (Italia),
CORDES Paul Josef (Germania),
RODÈ Franc (Slovenia),
BERTONE Tarcisio (Italia),
LAJOLO Giovanni (Italia),
DE PAOLIS Velasio (Italia),
ABRIL y CASTELLÒ Santos (Spagna),
POLICARPO Josè DA CRUZ (Portogallo),
LEHMANN Karl (Germania),
ROUCO VARELA Antonio Maria (Spagna),
ANTONELLI Ennio (Italia),
BACKIS Audrys Juozas (Lituania),
NICORA Attilio (Italia),
MARTINEZ SISTACH Lluis (Spagna),
VEGLIÒ Antonio Maria (Italia),
ROMEO Paolo (Italia),
COCCOPALMERIO Francesco (Italia),
MONTEIRO de CASTRO Manuel (Portogallo),
CAFFARRA Carlo (Italia),
AMATO Angelo (Italia),
DZIWISZ Stanislaw (Polonia),
BRADY Sean Baptist (Irlanda),
GROCHOLEWSKI Zenon (Polonia),
VALLINI Agostino (Italia),
SCOLA Angelo (Italia),
BERTELLO Giuseppe (Italia),
RAVASI Gianfranco (Italia),
VINGT-TROIS Andrè (Francia),
BAGNASCO Angelo (Italia),
CALCAGNO Domenico (Italia),
DUKA Dominik (Rep. Ceca),
SEPE Crescenzio (Italia),
TAURAN Jean-Louis (Francia),
VERSALDI Giuseppe (Italia),
COMASTRI Angelo (Italia),
PIACENZA Mauro (Italia),
RICARD Jean-Pierre (Francia),
SCHONBORN Christoph (Austria),
RYLKO Stanislaw (Polonia),
PULJIC Vinko (Bosnia-Erzegovina),
CANIZARES LLOVERA Antonio (Spagna),
FILONI Fernando (Italia),
BETORI Giuseppe (Italia),
BOZANIC Josip (Croazia),
NYCZ Kazimierz (Polonia),
KOCH Kurt (Svizzera),
BARBARIN Philippe (Francia),
ERDO Peter (Ungheria),
EIJK Willem Jacobus (Paesi Bassi),
MARX Reinhard (Germania),
WOELKI Rainer Maria (Germania).

AMERICA

SANDOVAL INIGUEZ Juan (Messico),
AGNELO Geraldo Majella (Brasile),
ERRAZURIZ OSSA Francisco J. (Cile),
VELA CHIRIBOGA Raul Eduardo (Ecuador),
HUMMES Claudio (Brasile),
RIGALI Justin Francis, (Stati Uniti),
MAHONY Roger Michael (Stati Uniti),
TERRAZAS SANDOVAL Julio (Bolivia),
LEVADA William Joseph (Stati Uniti),
TURCOTTE Jean-Claude (Canada),
ORTEGA Y ALAMINO Jaime L. (Cuba),
LOPEZ RODRIGUEZ N. de Jesus (R. Dominicana),
BERGOGLIO Jorge Mario (Argentina),
GEORGE Francis Eugene (Stati Uniti),
ASSIS Raymundo DAMASCENO (Brasile),
ÒBRIEN Edwin Frederik (Stati Uniti),
RIVERA CARRERA Norberto (Messico),
UROSA SAVINO Jorge Liberato (Venezuela),
SALAZAR GOMEZ Ruben (Colombia),
WUERL Donald William (Stati Uniti),
RODRIGUEZ MARADIAGA O.A. (Honduras),
SANDRI Leonardo (Argentina),
CIPRIANI THORNE Juan Luis (Perù),
OUELLET Marc (Canada),
ÒMALLEY Sean Patrick (Stati Uniti),
COLLINS Thomas Christopher (Canada),
AVIZ Joao BRAZ (Brasile),
BURKE Raymond Leo (Stati Uniti),
ROBLES ORTEGA Francisco (Mexico),
DINARDO Daniel N. (Stati Uniti),
SCHERER Odilo Pedro (Brasile),
HARVEY James Michael (Stati Uniti),
DOLAN Timothy Michael (Stati Uniti).

AFRICA
NAGUIB Antonios (Egitto),
OKOGIE Anthony Olubunmi (Nigeria),
SARR Theodore-Adrien (Senegal),
MONSENGWO Pasinya Laurent (Rep.Dem.Congo),
ZUBEIR WAKO Gabriel (Sud Sudan),
NAPIER Wilfrid Fox (Sud Africa),
ONAIYEKAN John Olorunfemi (Nigeria),
PENGO Polycarp (Tanzania),
NJUE John (Kenya),
SARAH Robert (Guinea),
TURKSON Peter Kodwo Appiah (Ghana).

ASIA

PHAM MINH MAN Jean-Baptiste (Viet Nam),
DIAS Ivan (India),
TONG HON John (Cina),
TOPPO Telesphore Placidus (India),
RAI Bechara Boutros (Libano),
GRACIAS Oswald (India),
ALENCHERRY George (India),
PATABENDIGE DON Albert M.R. (Sri Lanka),
TAGLE Luis Antonio (Filippine),
THOTTUNKAL Baselios Cleemis (India).

OCEANIA
PELL George (Australia).

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Cosa vedranno i cardinali elettori entrando in conclave? La lezione della Sistina

di Antonio Paolucci

 Quando i cardinali elettori entreranno nella Cappella Sistina dalla Sala Regia il loro primo sguardo sarà per il riquadro in affresco con la Consegna delle Chiavi di Pietro Perugino. Due figure monumentali si fronteggiano: il Cristo, che affida al Vicario le chiavi del Regno, e Pietro che in ginocchio le riceve. Tutto è armonia, solennità, assorto silenzio: il primato di Pietro e quindi dei Romani Pontefici è rappresentato con maestosa semplicità e suggestiva naturalezza.
Quando però i cardinali elettori alzeranno lo sguardo verso il Giudizio di Michelangelo vedranno raffigurato un episodio che è la negazione di quello che ho prima descritto. Vedranno un atletico torvo muscoloso Pietro, restituire a Cristo Giudice le chiavi. Perché il tempo è finito, la Storia non c’è più. Anche la Chiesa ha esaurito la sua missione. Chi guarda il Giudizio ha l’impressione che non ci sia una parete ma che lo sguardo si apra verso uno spazio infinito fatto di aria gelida e azzurra. Chi entra nella Sistina entra di fatto in una straordinaria sciarada teologico-scritturale ma entra anche nella foresta di immagini più affascinante che mai sia apparsa sotto il cielo. Se poseranno lo sguardo sui riquadri in affresco del ciclo quattrocentesco i cardinali elettori vedranno le corrispondenze, i rispecchiamenti fra l’Antico e il Nuovo Testamento.
Ma per i cardinali elettori come per gli oltre cinque milioni di persone che ogni anno sostano in Sistina l’attrazione principale saranno gli affreschi di Michelangelo. L’eterno Padre che divide la luce dalle tenebre è una figura acrobatica che dilaga sul nulla primigenio. È il turbine della creazione, è il lampo subitaneo dal quale tutto ha avuto inizio. Così Michelangelo ha dato immagine alla sua idea del Big bang. Sarà il Giudizio tuttavia ad attirare più spesso gli sguardi dei cardinali elettori. Ci sono molte cose nel Giudizio. C’è la Chiesa trionfante disposta a emiciclo intorno al Giudice celeste. Ci sono gli angeli e i demoni che si contendono le anime dei risorti, c’è la fornace dell’Inferno che ribolle e fiammeggia dalle spaccature della terra. C’è l’autoritratto anamorfico caricaturale del pittore stesso, affidato alla pelle scuoiata che, simbolo del suo martirio, san Bartolomeo esibisce.
Ma il vero fuoco teologico della composizione, monito terribile per i cardinali elettori come per ogni cristiano, sta nella parte alta dell’affresco, là dove un turbine di angeli in volo porta gli strumenti della Passione: la colonna della flagellazione, la croce, la corona di spine, la spugna dell’ultimo supplizio. Per tutti e per ognuno saranno quelle le prove testimoniali al tribunale del Giudizio. Perché Cristo è morto per noi saremo giudicati. Per la nostra fedeltà alla Croce saremo salvati o dannati.

(©L’Osservatore Romano 10 marzo 2013)

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Il 12 marzo inizierà il conclave

Il conclave per l’elezione del Papa inizierà martedì 12 marzo. Lo ha deciso l’ottava congregazione generale del collegio dei cardinali, riunitasi in sessione pomeridiana venerdì 8 marzo, nell’Aula dei Sinodo. I 145 cardinali presenti hanno anche stabilito che al mattino nella basilica di San Pietro sarà celebrata la messa pro eligendo Romano Pontifice e che nel pomeriggio avverrà l’ingresso dei cardinali nella Cappella Sistina. La decisione è stata votata all’inizio dei lavori della congregazione, proseguiti poi con 15 interventi. Durante la nona congregazione generale, svoltasi nella mattina di sabato 9 marzo, è stato stabilito che i cardinali prenderanno possesso delle stanze loro assegnate per estrazione nella residenza Domus Sanctae Marthae, in Vaticano, a partire dalle 7 di martedì 12. Alle 10 dovranno poi trovarsi nella basilica di San Pietro per la celebrazione della messa.
Con i 17 cardinali intervenuti questa mattina si è giunti a 133 interventi complessivi dall’inizio delle congregazioni generali. Nel computo va tenuto conto che alcuni cardinali sono intervenuti più di una volta. Tra gli argomenti più ricorrenti affrontati nelle due ultime congregazioni generali, le attese riguardo alla figura del nuovo Papa, il funzionamento attuale della Curia Romana, con alcune ipotesi per una sua riorganizzazione, e lo stato della Chiesa in diverse aree del mondo.
Lunedì mattina, 11 marzo, è prevista la decima congregazione generale, nel corso della quale saranno ascoltati altri cardinali che hanno chiesto di intervenire, mentre nel pomeriggio, alle 17.30, nella Cappella Paolina, presterà giuramento di riservatezza tutto il personale ausiliario addetto al Conclave.
Alle 15.45 di martedì 12 i cardinali elettori lasceranno la Domus Sanctae Marthae e raggiungeranno la Cappella Paolina, da dove, alle 16.30, si muoveranno in processione per raggiungere la Cappella Sistina. Alle 16.45 pronunceranno il giuramento al termine del quale sarà intimato l’extra omnes.
Intanto sabato mattina sono state ultimate le operazioni di installazione sul tetto della Cappella Sistina del comignolo dal quale usciranno le fumate che annunceranno gli esiti delle votazioni.

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(©L’Osservatore Romano 10 marzo 2013)

Conclave: l’atto di accettazione, solo cosi’ l’eletto e’ Papa

Al pari dell’elezione, anche l’accettazione della stessa e’ condizione necessaria perche’ si abbia un nuovo Papa. Per questo la “Universi Dominici gregis”, cioe’ la Costituzione Apostolica che regola Sede Vacante e Conclave, chiede a “colui che sara’ eletto di non sottrarsi all’ufficio, cui e’ chiamato, per il timore del suo peso, ma di sottomettersi umilmente al disegno della volonta’ divina. Dio infatti, nell’imporgli l’onere, lo sostiene con la sua mano, affinche’ egli non sia impari a portarlo; nel conferirgli il gravoso incarico, gli da’ anche l’aiuto per compierlo e, nel donargli la dignita’, gli concede la forza affinche’ non venga meno sotto il peso dell’ufficio”. Una volta avvenuta canonicamente l’elezione, “l’ultimo dei Cardinali Diaconi chiama nell’aula dell’elezione il Segretario del Collegio dei Cardinali e il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie; quindi, il Cardinale Decano, o il primo dei Cardinali per Ordine e anzianita’ (in questo Conclave il cardinale Giovanni Battista Re) a nome di tutto il Collegio degli elettori chiede il consenso dell’eletto con le seguenti parole: Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice? E appena ricevuto il consenso, gli chiede: Come vuoi essere chiamato? Allora il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, con funzione di notaio e avendo per testimoni due Cerimonieri che saranno chiamati in quel momento, redige un documento circa l’accettazione del nuovo Pontefice e il nome da lui assunto”. Dopo l’accettazione, “l’eletto che abbia gia’ ricevuto l’ordinazione episcopale e’ immediatamente Vescovo della Chiesa Romana, vero Papa e Capo del Collegio Episcopale, e acquista “di fatto la piena e suprema potesta’ sulla Chiesa universale, e puo’ esercitarla”. Eseguite poi le altre formalita’, previste dall'”Ordo rituum conclavis”, i Cardinali elettori “si accostano per prestare atto di ossequio e di obbedienza al neo eletto Sommo Pontefice”. E “successivamente rendono grazie a Dio”, e quindi “il primo dei Cardinali Diaconi annuncia al popolo in attesa l’avvenuta elezione e il nome del nuovo Pontefice, il quale, subito dopo, imparte l’Apostolica Benedizione Urbi et Orbi dalla Loggia della Basilica Vaticana”.
“Se l’eletto e’ privo del carattere episcopale, soltanto dopo che sara’ stato solennemente ordinato Vescovo gli viene prestato l’omaggio e viene dato l’annuncio”. Il documento stabilisce, inoltre, che “il Conclave avra’ fine subito dopo che il nuovo Sommo Pontefice eletto abbia dato l’assenso alla sua elezione, a meno che egli disponga diversamente”. Da quel momento “potranno accedere al nuovo Pontefice il Sostituto della Segreteria di Stato, il Segretario per i Rapporti con gli Stati, il Prefetto della Casa Pontificia e chiunque altro debba trattare con il Pontefice eletto di cose che al momento sono necessarie. Il Pontefice, dopo la solenne cerimonia di inaugurazione del pontificato ed entro un tempo conveniente, prendera’ possesso della Patriarcale Arcibasilica Lateranense, secondo il rito prescritto”.

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