Educatore arrestato, attesa la decisione del giudice

E’ attesa la decisone del giudice sulla eventuale convalida d’arresto per il 51enne Andrea Davoli, accusato di violenza sessuale aggravata su una 14enne con cui ha avuto una relazione oppure l’ottenimento degli arresti domiciliari come chiesto dal suo avvocato Liborio Cataliotti

Potrebbe arrivare ad ore la decisione del giudice delle indagini preliminari sulla convalida d’arresto in carcere o ai domiciliari per il 51enne Andrea Davoli, decisione che nella giornata di ieri non è arrivata. Intanto però il pubblico ministero reggiano nelle cui mani sono arrivate le carte della procura di Rimini per competenza territoriale, ha chiesto l’incidente probatorio sulla ragazzina. Ha cioè avanzato la richiesta che la ragazzina sia ascoltata ovviamente in audizione protetta. Il PM è dunque intenzionato ad acquisire il racconto dei fatti dell’adolescente e probabilmente una perizia sulla sua possibile inferiorità psicologica rispetto all’uomo di 37 anni più grande di lei.

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia l’accusato, Andrea Davoli, ha specificato che la ragazzina era consenziente e che lui sarebbe stato sedotto dopo 15 anni di castità. L’uomo, educatore spirituale e anche professore di religione ora sospeso, aveva preso i voti di povertà castità e obbedienza. Dichiarazioni queste che hanno fatto infuriare la famiglia dell’adolescente.

La relazione tra i due è stata scoperta a fine maggio dopo che la sorella della 14enne ha trovato inequivocabili messaggi sul cellulare della ragazzina.

stampareggiana.it

Oggi l’interrogatorio di garanzia per il 52enne arrestato lo scorso 19 agosto. Il legale: «Davoli ha confermato di aver avuto una relazione con la ragazza e di aver avuto con lei rapporti intimi»

Furti in casa nel Canavese, arrestato rapinatore seriale

«Andrea Davoli ha confermato durante l’interrogatorio di garanzia di aver avuto una relazione con la ragazza quattordicenne con cui era stata a Rimini, per un raduno spirituale. E ha confermato anche di aver avuto con lei rapporti intimi. Non si è avvalso della facoltà di non rispondere». A parlare è Liborio Cataliotti, legale difensore dell’educatore cinquantaduenne di Reggio Emilia arrestato lo scorso 19 agosto per atti sessuali con minorenni dopo la denuncia dei genitori di una ragazzina che faceva parte del gruppo Gioventù Studentesca “Don Giussani”, legato a Comunione e Liberazione, di cui lui era responsabile provinciale.

L’arresto avvenuto a Caorle
Le dichiarazioni del legale sono state rilasciate pochi minuti dopo l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice tenutosi a Pordenone, nel cui carcere l’educatore e professore di religione è detenuto dopo l’arresto avvenuto a Caorle, dove il cinquantaduenne si trovava il 19 agosto, ospite dei genitori nel piccolo paese del Veneziano. «Ho presentato un’istanza di scarcerazione – ha spiegato Cataliotti – e richiesta di trasferimento ai domiciliari. Davoli ha ribadito che la ragazzina era consenziente». L’ipotesi di reato formulata dalla Procura di Rimini – pm Davide Ercolani – parla chiaro ed è quella di atti sessuali con minori, che di fatto esclude la violenza sessuale. «Per la legge italiana – aveva già spiegato l’avvocato – a 14 anni si può disporre consapevolmente della propria libertà sessuale». Il perno della linea difensiva sarebbe dunque questo con una premessa. «Quando entra in scena un tutore, una persona a cui il minore in qualche modo è stata affidata per la legge italiana non si può disporre consapevolmente della propria libertà sessuale fino all’età di 16 anni. Per la Procura Davoli è colpevole ma io dico che in questo caso siamo in una zona grigia, il mio assistito era un educatore della ragazzina non un vero e proprio tutore».

La denuncia dei familiari della ragazza
Eppure nella denuncia presentata ai carabinieri dai genitori della quattordicenne il racconto risulta, secondo gli inquirenti, affidabile ed inequivocabile. Riscontri risultano dalle analisi delle chat tra l’educatore e la ragazzina, oltre che dai racconti di altri familiari, come la sorella che aveva scoperto le conversazioni virtuali tra i due. L’episodio cardine era avvenuto a Rimini tra il sei e l’otto aprile scorso durante un ritiro spirituale del gruppo “Don Giussani” a Rimini: un rapporto sessuale completo e non protetto nella stanza di un hotel. E la stessa ragazzina aveva confidato ai familiari che il cinquantaduenne l’aveva convinta ad avere quel rapporto in un suo momento di debolezza, dopo una discussione che lei aveva avuto con un altro ragazzo, che l’aveva scossa. La stessa giovane aveva raccontato che il rapporto tra lei e il suo educatore era iniziato durante una vacanza con il gruppo Gioventù Studentesca alla fine dello scorso anno.  

Fonte: Corriere Bologna

L’educatore di CL dal carcere: i rapporti sessuali con la 14enne erano consenzienti

corriereromagna.it

Non ha negato la relazione anche di natura sessuale avuta con una 14enne. Ha sostenuto che si è trattato di rapporti consensuali. Tanto che il suo legale ha presentato istanza di scarcerazione. E’ durato circa un’ora l’interrogatorio dell’insegnante di religione ed educatore accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazzina durante un incontro spirituale avvenuto a Rimini. L’accusato, che è di Reggio Emilia, è rinchiuso nel carcere di Pordenone. Il suo avvocato, Liborio Cataliotti, ha riferito che si sarebbe trattato unicamente di rapporti consenzienti. Mentre, secondo la magistratura, si sarebbe trattato di atti causati da una “personalità – viene spiegato nell’ordinanza – incapace di autocontrollo della libido”. Al magistrato l’educatore reggiano di 52 anni ha confermato rapporti sessuali ma sostenendo che si sarebbe trattato di una relazione consensuale. A suo giudizio non ci sarebbe stato inganno né abuso della sua posizione, né costrizione. L’educatore è stato sospeso dalle attività in Cl e gli è stata revocata l’idoneità all’insegnamento.

Andrea Davoli, l’educatore di CL accusato di violenza su una 14enne ammette le frequentazioni con la ragazzina

Secondo il legale dell’insegnate di religione “Sopra i 14 anni si può liberamente disporre della propria libertà sessuale, è pacifico il consenso prestato dalla ragazza a una relazione sessuale”

E’durato circa un’ora l’interrogatorio di Andrea Davoli, il 52enne educatore di Comunione e Liberazione e insegnante di religione arrestato sabato dai carabinieri, finito in carcere per dei presunti rapporti sessuali con una ragazzina di appena 14 anni. L’uomo, insegnate di religione e responsabile provinciale di Gioventù Studentesca “Don Giussani” di Reggio Emilia, è difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti che ha spiegato come il suo assistito abbia “risposto alle domande del gip ammettendo le frequentazioni con la ragazzina. Sulle altre dichiarazioni rese al magistrato dovranno esserci gli accertamenti della Procura. Al termine dell’interrogatorio ho chiesto per lui gli arresti domiciliari ma, su questo punto, il gip si è riservato”. Davoli, in seguito all’arresto, è ristretto nella sezione speciale del carcere di Pordenone mentre per quanto riguarda la competenza del procedimento il fascicolo sul 51enne verrà trasferito a Reggio Emilia nonostante l’episodio che ha aperto l’inchiesta sia avvenuto a Rimini.

Il 51enne non aveva mai negato i rapporti con la 14enne sostenendo che era consenziente e, allo stesso tempo, di non aver mai usato inganni o costrizioni ne tanto meno di averla violentata abusando della sua posizione di precettore spirituale. Secondo le ricostruzioni la relazione tra la ragazzina e il responsabile provinciale di Gioventù Studentesca “Don Giussani” di Reggio Emilia sarebbe partita nel dicembre 2022 con un bacio fino a quando, l’aprile successivo a Rimini durante un ritiro spirituale in vista della Pasqua, avrebbero consumato un rapporto completo. Per l’accusa, il 52enne avrebbe approfittato di un momento di debolezza della ragazzina, in lacrime per una incomprensione con un coetaneo. Il rapporto tra i due era stato scoperto dai famigliari della 14enne che avevano trovato le chat sul cellulare della ragazzina facendo così partire la denuncia nei confronti dell’educatore che era anche membro dei Memores Domini, associazione laicale cattolica nata nel 1968 a Milano, sotto la guida di don Luigi Giussani, per iniziativa di alcuni laici provenienti dall’esperienza di Gioventù studentesca. I Memores Domini vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza sotto l’egida del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione, avendo come ambito di apostolato il mondo del lavoro.

Secondo l’avvocato Liborio Cataliotti, tuttavia, “Sopra i 14 anni si può liberamente disporre della propria libertà sessuale. Ci sono delle eccezioni rappresentati dal rapporto che intercorre fra i due. Ad esempio se si è il professore o il precettore del minorenne: in questo caso il limite si alza a 16 anni. A mio avviso qui ci troviamo in una situazione di limbo: il precettore spirituale è a cavallo fra lecito e illecito. Ma di sicuro non ci si trova in una condizione di violenza sessuale in senso stretto, è pacifico il consenso prestato dalla ragazza a una relazione sessuale”.
riminitoday.it

CL: dispiacere e costernazione per un caso di abuso, vicini alla famiglia della vittima

Indagine per abusi su una minore nel movimento di Comunione e Liberazione

In un comunicato, il movimento fa sapere che è in corso un’indagine da parte della magistratura a carico di una persona coinvolta nell’attività educativa ed esprime dispiacere per l’accaduto. Supporto e aiuto alla minore coinvolta e ai familiari. L’indagato sospeso da ogni incarico
Vatican News

“Dispiacere e costernazione”: è quanto esprime Comunione e Liberazione per ciò che “emerge dall’indagine in corso da parte della magistratura a carico di una persona coinvolta nell’attività educativa del movimento”. In un comunicato, si spiega che “in ottemperanza alla normativa per la tutela dei minori adottata dalla Fraternità di Comunione e Liberazione, la persona indagata è stata sospesa da ogni incarico educativo”, settimane fa, “non appena è stata segnalata l’eventualità di possibili abusi e ricevuta l’informazione che la segnalazione “era già stata rivolta anche alla autorità giudiziaria competente”.

Nella nota, Comunione e Liberazione fa sapere di essere “in contatto con la famiglia della minore coinvolta per fornire ogni possibile supporto e aiuto, accompagnandoli anche nella preghiera in questa dolorosa vicenda”. Il movimento auspica che venga “mantenuto il dovuto riserbo sul caso, in attesa e confidando che il lavoro delle autorità competenti faccia al più presto chiarezza”.

ARRESTO SHOCK Educatore di CL arrestato per abusi su una ragazzina: chi è Andrea Davoli

Educatore di CL arrestato per abusi su una ragazzina: chi è Andrea Davoli

L’accusa nei suoi confronti è pesantissima: presunta violenza su una ragazzina di soli 14 anni. Andrea Davoli, educatore di Comunione e Liberazione è stato arrestato nei giorni scorsi, proprio in concomitanza con la partenza del Meeting di Rimini.

Andrea Davoli, l’educatore di CL arrestato per molestie
Da anni Davoli, originario di Reggio Emilia, viveva nelle case comunitarie di CL: era un Memores Domini e aveva fatto voto di castità, povertà e obbedienza. Era diventato da qualche tempo uno dei referenti i del gruppo di Gioventù studentesca afferente a Comunione e Liberazione. E sarebbe proprio in questo contesto che sarebbe nata la relazione con la ragazza di 14 anni, che apparteneva proprio al gruppo di ragazzi affidati al 52enne Davoli.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, a partire da dicembre 2022 i due avevano intrecciato un rapporto clandestino, passando dai baci scambiati in auto a un rapporto completo consumato durante il ritiro spirituale tenutosi a Viserbella di Rimini ad aprile, in preparazione della Pasqua.

La scoperta e la telefonata con il padre
A scoprire la relazione dei due sarebbe stata una sorella della ragazza, quando, insospettitasi per alcuni comportamenti insoliti al ritorno da quel ritiro spirituale, ha controllato il telefono dell’adolescente.
A quel punto i genitori, dopo aver visionato le chat, avrebbero contattato l’educatore 52enne che in un primo momenti si sarebbe scusato e avrebbe anche dichiarato al padre della 14enne di essere malato e di avere bisogno di un percorso di cure.

Sospeso dagli incarichi
Intanto, in attesa che le indagini facciano il loro corso, Comunione e Liberazione ha sospeso ogni collaborazione con il 52enne, come spiegato in una nota ufficiale.

“In ottemperanza alla normativa per la tutela dei minori adottata dalla Fraternità di Comunione e Liberazione, la persona indagata è stata sospesa da ogni incarico educativo all’interno di Cl già alcune settimane fa, non appena è stata segnalata l’eventualità di possibili abusi e contestualmente all’aver ricevuto l’informazione che tale segnalazione era già stata rivolta anche alla autorità giudiziaria competente”.

“Cl esprime dispiacere e costernazione per quanto emerge dall’indagine in corso da parte della magistratura. Siamo in contatto con la famiglia della minore coinvolta per fornire ogni possibile supporto e aiuto, accompagnandoli anche nella preghiera in questa dolorosa vicenda. Per il rispetto dovuto a tutte le persone coinvolte auspichiamo che venga ora mantenuto il dovuto riserbo sul caso, in attesa e confidando che il lavoro delle autorità competenti faccia al più presto chiarezza”.

All’indagato è stata anche revocata l’idoneità all’insegnamento della religione cattolica da parte della Diocesi di Reggio Emilia, come ha spiegato al Resto del Carlino Corrado Zoppi, portavoce della Commissione per la tutela dei minori e Componente dell’Ufficio Scuola della diocesi reggiana.

“Nel rinnovare la nostra attenzione e il nostro ascolto alla famiglia e nel ribadire la fiducia nell’operato della magistratura la Diocesi manterrà ogni più opportuna vigilanza: infatti come Chiesa ci sentiamo tutti chiamati in prima persona a una profonda reazione morale, a promuovere e testimoniare la vicinanza a coloro che sono stati feriti da un abuso”.

Chi sono i Memores Domini
L’associazione Memores Domini “riunisce persone della Fraternità di Comunione e Liberazione, che seguono una vocazione di dedizione totale a Dio vivendo nel mondo e praticando i consigli evangelici assunti con impegno personale e privato, emesso sotto forma di proposito”.

Due sono i fattori individuabili nel loro progetto spirituale: la contemplazione, intesa come memoria “tendenzialmente continua di Cristo”; la missione, cioè la passione di portare l’annuncio cristiano nella vita degli uomini, incontrandoli soprattutto nei luoghi del lavoro, che costituisce l’ambito normale della testimonianza.

I Memores Domini praticano vita comune e si costituiscono in case maschili e femminili dove si vive una regola di silenzio, di preghiera personale e comunitaria, di povertà, di obbedienza e di carità fraterna. Scopo di queste dimore è l’edificazione vicendevole nella memoria in vista della missione. I membri professi partecipano insieme, quattro volte all’anno, a ritiri spirituali e, una volta all’anno, a un corso di esercizi spirituali. Gli aspiranti entrano a far parte di una casa dopo il primo anno di prova e, durante tutto il periodo del noviziato che dura almeno cinque anni, partecipano a momenti mensili di istruzione e a ritiri spirituali appositamente dettati.
in https://newsprima.it/cronaca/educatore-di-cl-arrestato-per-abusi-su-una-ragazzina-chi-e-andrea-davoli/