Scenari. La festa degli innamorati nel giorno delle ceneri

che giorno e san valentino 2024 – foyercj2.tapeka.com

Cosa c’entra San Valentino con la Quaresima? Quasi nulla, verrebbe subito da dire. Cosa possono avere in comune la ricorrenza, che secondo un certo immaginario, sollecita pensieri di tenerezza un po’ sdolcinata e stucchevole e quella che, al contrario, rimanda al rigore un po’ ascetico della penitenza e della rinuncia? Difficile trovare punti di contatto. Invece è esattamente il contrario. E non soltanto perché quest’anno la giornata degli innamorati e quella che apre al percorso di preparazione pasquale cadono lo stesso giorno, ma soprattutto perché nell’amore come nella Quaresima bisogna andare alla ricerca di ciò che conta davvero, bisogna rimettere un po’ d’ordine nelle relazioni più importanti, bisogna puntare su nuovi modelli di autenticità e di coerenza. E quindi, a pensarci bene, e patto di liberarsi dei troppi luoghi comini che schiacciano queste due date sotto una coltre di riferimenti troppo scontati, i valori che dovrebbero essere approfonditi e messi in luce a San Valentino sono anche quelli quaresimali.
E quali sono questi valori? Lo spiega bene papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima. Il deficit di speranza, per esempio, che pesa sul cuore degli adulti è lo stesso che ha finito per contagiare anche troppi giovani incapaci di guardare con positività al futuro della loro relazione, di progettare un domani insieme al di là delle reciproche fragilità, di sciogliere il ghiaccio dell’incertezza con il fuoco dell’immaginazione. Continuando a prospettare loro un avvenire di percorsi esistenziali instabili e scivolosi, li abbiamo convinti dell’opportunità di allontanarsi il meno possibile dai confini domestici, tanto confortevoli quanto limitanti. Certo, troppo lavori sono precari, il costo delle abitazioni è inaccessibile alla maggior parte delle giovani coppie, gi aiuti pubblici sono sporadici e quasi sempre inefficaci, ma sarebbe troppo facile additare tutto ciò come unica giustificazione della progressiva incapacità di allargare lo sguardo dell’anima oltre gli ostacoli della realtà, ignorando quanto sia pesante nel cuore dei giovani la negatività che respirano ovunque quando si parla di immaginare un futuro insieme.
E quanto siano deleteri quelli che, nel messaggio per la Quaresima, il Papa definisce gli idoli del potere. Quei condizionamenti che inducono a cercare sempre il proprio tornaconto, che leggono ogni relazione come un rapporto di potere e di interesse, che impediscono di concretizzare qualsiasi impegno ideale per la giustizia sociale – dove sono i giovani che scendono in piazza per i grandi ideali, per un’umanità migliore, per cambiare il mondo? – sono anche gli stessi che atrofizzano il cuore, che imbavagliano i sentimenti e impediscono di trasformare la vaghezza di un trasporto amoroso in una trama consolidata di obiettivi comuni e importanti. Cosa vuol dire allora, nella giornata che celebra l’amore, liberarsi da quella che papa Francesco definisce nel Messaggio quaresimale “schiavitù degli idoli”? Certamente significa comprendere che in una relazione di autentica reciprocità occorre mettere da parte le illusioni di una felicità senza smagliature per imparare a condividere anche le notti del cuore, cioè i momenti difficili, le imperfezioni e le paure.
Non c’è amore autentico che non abbia fatto sintesi delle reciproche vulnerabilità e non abbia imparato che si cresce solo insieme, solo comprendendo con sguardi di tenerezza il dolore che prima o poi spunta come inevitabile conseguenza delle tante imperfezioni esistenti dentro e fuori di noi. Accogliere le ferite dell’altro/a e attendere che la guarigione indichi a entrambi una nuova modalità di comunione nell’autenticità e nel rispetto, è la sola strada per accogliersi ogni giorno, con uno sguardo che parli di volontà rinnovata. L’amore che costruisce il futuro si nutre della stessa essenza indispensabile a quella conversione dei piccoli passi quotidiani per cui papa Francesco invoca un sussulto di creatività. Ecco perché, a San Valentino e in Quaresima – ma anche in qualsiasi altro momento – l’amore non è solo un rischio da accettare, ma è anche una festa che alimenta il cambiamento, è una gioia capace di trasformare il sogno di una donna e di un uomo in spinta evolutiva per tutta l’umanità.
Se non spieghiamo ai nostri ragazzi che c’è tutto questo dietro ai cuori di cioccolato e ai messaggini mielosi, avremo perso una preziosa occasione educativa. E anche per liberare un po’ il senso della Quaresima dal suo involucro di ingombrante e inutile mestizia.

avvenire.it

Mercoledì 5 Marzo “Ceneri” celebrazioni in Santo Stefano ore 16 e Santa Messa ore 19

Mercoledì 5 Marzo “Ceneri” celebrazioni in Santo Stefano ore 16 e Santa Messa ore 19

mercoledi-delle-ceneriDal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

 

Mercoledì Ceneri: ore 16 celebrazione con i gruppi di catechesi e genitori e per tutti ore 19 Santa Messa

mercoledi-delle-ceneriMercoledì 13 Febbraio 2013 i bambini e i ragazzi dei gruppi di catechesi con le loro famiglie sono invitati alle ore 16 alla celebrazione del Mercoledì delle Ceneri in Santo Stefano.

Tutti i gruppi si raduneranno nella chiesa parrocchiale per viviere insieme il Rito religioso con una drammatizzazione e con una piccola drammatizzazione.

Gli incontri dei singoli gruppi per quel giorno sono sospesi….

Alle 19 la Santa Messa Parrocchiale aperta a tutti del Mercoledì delle Ceneri