Presepi nelle case

Torna il concorso “Presepi nelle Case” organizzato dal nostro settimanale.

Basta inviare 3 foto del vostro presepe all’indirizzo mail dedicato presepi@laliberta.info

La nostra giuria aggiudicherà 5 premi ai presepi diocesani e un premio speciale per chi partecipa da fuori diocesi.

Per partecipare c’è tempo fino al 7 gennaio.

LALIBERTA.INFO

Appuntamenti per i rosari serali (ore 21) del mese di maggio 2022, animati dalle diverse comunità della nostra parrocchia

Riportiamo l’elenco degli appuntamenti per i rosari serali (ore 21) del mese di maggio, animati dalle diverse comunità della nostra parrocchia.
Si inizia martedì 3 perché lunedì 2 alle ore 21 in Sant’Agostino ci sarà l’incontro con Don Luca su Genesi 1 – 11 La Torre di Babele

Martedì 3
Fam. Spallanzani
Portico San Prospero
Mercoledì 4
Via Cassoli
Giovedì 5
Chiesa di S. Giovannino
Piazza S. Giovannino
Venerdì 6
Fam. Visconti
Via Campo Marzio,16
Lunedì 9
Via Digione (20.30)
Martedì 10
Fam. Grisendi
Via G. Da Castello, 25
Mercoledì 11
Fam. Panciroli Preite
Via G. Da Castello, 33
Giovedì 12
Piazzetta S. Zenone
Venerdì 13 (B.V. Maria di Fatima)
Chiesa di S. Agostino

Precisiamo che:
– sono affidate all’animazione della nostra comunità le serate di giovedì 12, venerdì 20, giovedì 26, venerdì 27, ma l’invito a partecipare riguarda ovviamente tutto il mese;
– in Via Cassoli, Via Digione e Via Volturno il rosario viene recitato tutte le sere (compresi sabato e domenica) alle ore 21 (20.30 in via Digione);
– nella nostra chiesa di S. Stefano il rosario viene recitato *tutte le sere (da lunedì a venerdì) alle 18.30. * a cura di Suor Giampaola e Annalisa.

Confidiamo che orari e luoghi diversificati possano dare a tutti la possibilità di partecipare alla preghiera del Rosario.

Buon Mese di Maggio!
* Gli appuntamenti dal 15 al 31 maggio sono ancora in bozza e saranno pubblicati la prossima settimana.

Ucraina. I russi mettono i soldi sul mattone. Caccia agli affari immobiliari a Dubai



I «sudditi» di Putin più facoltosi nascondono il 60% della loro ricchezza fuori dal Paese: 40 tra uomini d’affari e funzionari (sei sotto sanzioni) hanno proprietà negli Emirati
Passeggiata a Dubai

Passeggiata a Dubai – Reuters

Avvenire

In fuga in costume da bagno, travestiti da vacanzieri per allontanarsi il più possibile da una guerra che sta distruggendo i loro patrimoni. A Marina Beach, sul lungomare più frequentato di Dubai, in questi giorni l’idioma più diffuso è il russo, ostentato senza alcun timore. Dicono che alcuni siano oligarchi, ma quelli vivono al largo sui loro yacht di metratura imbarazzante. L’impressione invece è che parecchi siano semplicemente ricchi, con moglie e figliolanza al seguito, a caccia di un posto dove stare senza che l’Occidente possa disturbarli. Secondo una stima del National Bureau of Economic Research, i russi più facoltosi nascondono il 60% della loro ricchezza – pari a un trilione di dollari – fuori dal Paese. Finché non si capirà dove, le sanzioni non potranno mai essere del tutto efficaci.

Ma basta frequentare un qualunque hotel degli Emirati, dove il conflitto ucraino non è stato ancora condannato ad alto livello e non sono state perciò applicate sanzioni, per comprendere quale sia diventato il loro rifugio preferito. Mare, sole tutto l’anno, enormi appartamenti da acquistare in blocco in grattacieli che spuntano come funghi, e soprattutto zero domande: Dubai negli ultimi anni è diventata un parco giochi per i russi danarosi, grazie anche alla sua reputazione di non eccepire granché sulla provenienza dei soldi stranieri.

Al momento, almeno 40 tra uomini d’affari e funzionari – sei dei quali sono stati colpiti da sanzioni – hanno delle proprietà a Dubai per un valore totale pari a 314 milioni di dollari. E da quando è iniziato il conflitto in Ucraina, la meta è ancora più gettonata. Lo yatch del magnate dell’acciaio Andreij Skoch sarebbe posizionato al largo della città, due settimane fa sarebbe arrivato il jet di Arkady Rotenberg, mentre cresce la richiesta di sistemazioni di lusso offerte dai baracchini delle agenzie specializzare sulla passeggiata, simili a quelli che da noi vendono i gelati. A Dubai invece offrono ai passanti “occasioni” come gli appartamenti all’interno di uno dei 77 piani del grattacielo Address; suites sul lungomare da 15mila dollari al mese. O in alternativa, 960mila euro per acquistarne una di piccola metratura.

Le banche di Dubai intanto esultano: al momento – spiega un rapporto dell’agenzia Reuters – gli Emirati Arabi Uniti sono sulla lista grigia del Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale che sorveglia i reati finanziari globali, questo significa che le banche devono fare maggiore attenzione perché le loro attività sono già sotto inchiesta. «Accettiamo i soldi russi, ma non li usiamo per fare investimenti», conferma sempre a Reuters un anonimo istituto di credito di Dubai che assicura di offrire la possibilità di aprire conti deposito, ma non quella della gestione patrimoniale. Ma non è nemmeno così complicato spostarli, questi soldi. «C’è chi apre un conto in una filiale a Dubai di una banca di cui è già cliente in Europa, oppure apre un conto nuovo in un istituto di credito emiratino», conferma la fonte.

Tra l’altro, agli investitori stranieri che esportano più di 200mila dollari, dal 2018 gli Emirati offrono un permesso di soggiorno dalla durata di 10 anni. In questo modo, oltre al capitale, è possibile mettere al sicuro sé stessi e la propria famiglia. A Dubai invece nessuno ovviamente parla di guerra. Per trovare qualche segnale, nei giorni scorsi occorreva andare a Expo – che ha chiuso i battenti giovedì – nel padiglione ucraino, tappezzato esternamente di bigliettini e messaggi per invocare la fine delle ostilità, con un cartonato di Zelensky all’ingresso dove i visitatori posavano per dire no all’invasione di Putin. Fra i post anti-guerra anche quelli di diversi visitatori russi.

Nel padiglione della Russia invece, nessuna traccia. All’interno si parlava di «tecnologia che stupisce» e tutti i video e i messaggi erano centrati sul concetto di cooperazione e interconnessione, proprio in un momento nel quale il Paese è isolato dal resto del mondo.

Case della Carità, domenica la Festa al Palasport

La Famiglia delle Case della Carità, la Congregazione Mariana costituita da don Mario Prandi e centrata sulle tre Mense della Parola, del Pane eucaristico e dei Poveri, si raccoglierà anche quest’anno al Palazzetto dello Sport di Reggio, in via Guasco 8, per la sua festa patronale, nella solennità di santa Teresa di Gesù.

L’appuntamento è pertanto per il pomeriggio di domenica 15 ottobre per la Concelebrazione eucaristica che sarà presieduta dal vescovo Massimo Camisasca e ricorderà in particolar modo il 75° anniversario della nascita delle Carmelitane Minori, “le suore fatte in casa”, come le definiva il fondatore. Durante la colorata liturgia, che inizierà alle 16.30 e vedrà come di consueto affluire al Palasport decine di ausiliari, religiose e consacrati da altre diocesi d’Italia e rappresentanze dalle Case della Carità diffuse in terra di missione, in special modo in Madagascar, emetteranno la professione solenne suor Elena della Madonna della Ghiara e suor Maria Angelica della Madonna della Ghiara. Inoltre ci saranno il rinnovo delle promesse da parte delle famiglie delle Case e la rinnovazione dei voti di un fratello e di una sorella della Congregazione.

Nell’invito alla festa è stata riportata una significativa frase della prima Carmelitana Minore, suor Maria Giubbarelli: “Non si può mandare un altro a servire i poveri; se ti preme incontrare Cristo, devi andarci tu”.
La Festa delle Case della Carità sarà trasmessa in diretta da Teletricolore in collaborazione con il Centro diocesano Comunicazioni sociali, con il commento di Edoardo Tincani, sia in tv, sui canali 10 e 119 del telecomando, sia via internet, in collegamento streaming (per fratelli, sorelle e amici delle “Case” all’estero, in particolare), digitando http://www.tvdream.net/web-tv/etv-teletricolore-emilia-romagna-diretta-streaming/

laliberta.info