Quando il Capodanno è da record

RAS AL KHAIMAH CITY – L’Emirato di Ras Al Khaimah si sta preparando a festeggiare l’inizio del 2023 con uno straordinario spettacolo pirotecnico musicale e l’obiettivo di battere nuovi record mondiali da Guinness dei primati.

Già l’anno scorso gli Emirati Arabi Uniti con Dubai e lo stesso Ras Al Khaimah avevano stabilito record assoluti in termini di volume, durata e forma dei fuochi d’artificio: per dare il benvenuto al 2022 Dubai aveva stabilito tre Guinness World Records, con uno spettacolo pirotecnico durato 40 minuti; e Ras Al Khaimah con fuochi d’artificio e 452 droni pirotecnici durati 12 minuti su un’area di oltre 4,7 chilometri, conquistando due primati. E’ sempre Dubai ad aver salutato il 2014 con lo show di fuochi più grande mai realizzato prima, su 96 chilometri di coste, che lo fece entrare per la prima volta nei Guinness dei primati.

Prima ancora era stato Valparaíso in Cile ad aver realizzato uno spettacolo pirotecnico da record nella notte di San Silvestro del 2007, battendo il primato dell’anno precedente ottenuto dall’isola di Madeira per i festeggiamenti di fine anno. Quello di quest’anno a Ras Al Khaimah promette di essere davvero sensazionale: lo show #RAKNYE2023 sarà supportato da droni pirotecnici, nano luci, colori e coreografie a ritmi elettrici. La performance di fuochi d’artificio illuminerà il cielo su un tratto di 4,7 chilometri sul lungomare tra Al Marjan Island e Al Hamra Village per un Capodanno davvero da record. I festeggiamenti, inoltre, saranno arricchiti da un fitto calendario di attività, eventi e festival (visitrasalkhaimah.com).
In passato altri festeggiamenti di Capodanno sono entrati nei Guinness dei primati: per salutare il 2019 Torino ospitò il più grande show di magia a piazza Castello con 70 performer internazionali, mentre per il benaugurante tuffo di fine anno a piazza Mazzini Viareggio raggiunse il record di partecipanti, ben 322. Un divertente e goloso record da Guinness è stato quello di un forno di Cividale del Friuli, che per salutare il 2020 ha preparato la gubana – dolce natalizio locale – più grande del mondo, del peso di 102 chili. Bisogna tornare indietro al 1994 per ricordare il record da Guinness dei primati del cantante Rod Stewart, l’artista con maggiore pubblico a un proprio concerto nell’intera storia del rock: per festeggiare l’anno nuovo il celebre rocker britannico riunì circa 3 milioni e mezzo di spettatori sulla spiaggia di Copacabana, in Brasile.
Altro tipo di record fu quello che il dj e produttore discografico David Guetta raggiunse a Parigi durante il Capodanno del lockdown: per salutare il 2021 l’artista realizzò “United at home”, un live streaming seguito da 50 milioni di telespettatori da tutto il mondo, sintonizzati per vedere il suo show in grado di battere il Guinness World Record come dj set più visto su Facebook. Infine c’è un altro fine anno da record, quello di Alessandro Bonaccorsi che ha eseguito 28 tatuaggi senza mai fermarsi in 57 ore e 25 minuti, realizzando il Capodanno artistico più lungo del mondo ed entrando così nel Guinness dei primati.
E quest’anno? Oltre al primato dell’Emirato di Ras Al Khaimah, ecco qualche suggerimento per festeggiare a suon di record.
L’Hogmanay scozzese è la festa di Capodanno più grande del mondo: dura 4 giorni, tra musica, balli, fuochi d’artificio e la suggestiva fiaccolata lungo la Princess Street, accompagnata dalla musica delle bande di suonatori di cornamusa che termina a Calton Hill, a Edimburgo. Salpare da Orlando, negli Stati Uniti, il pomeriggio del 31 dicembre e festeggiare la fine dell’anno sulla Wonder of the Seas, la nave più grande del mondo, che naviga nei Paesi caraibici. Assistere a New York all’opera “Fedora” del Metropolitan, il teatro dell’opera più grande del mondo con una platea profonda 137 metri e un palcoscenico largo 71 e profondo 44,5 metri. Volare fino a Christmas, isola dell’Oceania, e festeggiare prima di amici o parenti rimasti a casa; questa località, infatti, fa parte dell’arcipelago delle Sporadi Equatoriali e sente per prima i rintocchi del Capodanno.
Nello stesso fuso orario, ma un po’ più a occidente, si possono scegliere le isole Tonga e Samoa. Si può entrare nei Guinness dei primati anche salendo a bordo di un aereo che decolla nel nuovo anno e atterra in quello vecchio, tanto per festeggiare il Capodanno due volte nel giro di poche ore. Ma l’esperienza è riservata a chi può permettersi un jet privato. Infine due locali da Guinness dei primati per veglioni da record: Botín, il ristorante più antico del mondo a Madrid, e Delirium Cafè a Bruxelles, la birreria con la maggior varietà di birre disponibili in commercio. (ANSA).

 

Capodanno, il mondo inizia a festeggiare il 2022, sottotono Covid impone restrizioni, ma fuochi d’artificio restano

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I festeggiamenti per l’arrivo del Capodanno nel mondo sono iniziati a Kiribati, nazione insulare del Pacifico, alle 11 ora italiana, per poi proseguire nel resto dell’Oceania e in Asia.

Ma le restrizioni imposte dal Covid praticamente in ogni parte del globo hanno nuovamente impedito alle celebrazioni di accogliere le tradizionali folle festanti.

Tuttavia, in poche città si è rinunciato agli spettacoli pirotecnici.
A Sydney, che si è da tempo autonominata ‘Capitale mondiale del Capodanno’, lungo la celebre baia da dove si assiste agli spettacolari fuochi d’artificio, c’erano alcune migliaia di persone: lo stop all’ingresso di turisti stranieri e la paura di Omicron hanno avuto la meglio; normalmente alla mezzanotte c’è oltre un milione di spettatori. L’Opera House e l’Harbour Bridge hanno comunque fatto da sfondo all’esplosione di sei tonnellate di fuochi.
In Giappone, riferisce la Bbc, 6.500 candele votive sono state accese al tempi buddista di Hasedera a Kamakura, con messaggi di auguri per il Paese e il mondo nel 2022. In Cina, anche se il Capodanno verrà festeggiato il primo febbraio, la città di Hangzou ha offerto un grande show pirotecnico. A Seul, in Corea del Sud, dove i festeggiamenti sono stati bloccati da un coprifuoco alle 21, dopo le quali non si potevano ospitare persone estranee al nucleo familiare, luci e fuochi d’artificio hanno illuminato i 123 piani della Lotte World Tower. E anche a Bangkok non è mancato lo spettacolo dei fuochi. (ANSA). 

CAPODANNO: DIVIETI IGNORATI, 216 FERITI PER I BOTTI

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PERDONO la MANO in tre, DONNA GRAVE. ROMA,A FUOCO CASSONETTI Campagne di sensibilizzazione e divieti, per lo più ignorati, contro i botti di Capodanno sono riusciti, per il sesto anno consecutivo, a evitare i morti, ma non i feriti: il bilancio della polizia ne conta 216, tra cui 13 gravi con prognosi sopra i 40 giorni. E 41 sono i minorenni. A Milano un giovane è in gravi condizioni dopo lo scoppio di un petardo che gli ha dilaniato le mani e ferito volto e testa. Grave anche una 36enne ricoverata in ospedale a Benevento dopo essere stata colpita dalla scheggia di un grosso ordigno a Sant’Agata dei Goti. In val di Susa uno studente di diciannove anni ha perso la mano destra ed è rimasto ferito ad una gamba per lo scoppio di un petardo. A Catania amputata la mano a un uomo di 43 anni.

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Reggio Emilia Capodanno in piazza, aspettando la mezzanotte…

Piazza Martiri del 7 luglio e la rinnovata piazza della Vittoria si accendono di musica la notte del 31 dicembre con il Capodanno in piazza e il concerto di Francesco Baccini e Sergio Caputo.

Per il terzo anno consecutivo, il cuore del centro storico di Reggio Emilia ospita un grande evento musicale, promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con Arci Reggio Emilia e grazie al contributo di Iren, rivolto a  tutte le persone che scelgono di passare la sera dell’ultimo dell’anno e vivere l’inizio 2017 in città. A partire dalle ore 22.45 in piazza Martiri del 7 luglio si ballerà sulla musica dei due artisti italiani  e della loro band ‘The Swing Brothers’. Jazz swing per far ballare la piazza, dai pezzi più contemporanei dei due musicisti, tra cui il recente ‘Non fidarti di me’, fino ai più celebri successi, come ‘Le donne di Modena’ o ‘Sotto questo sole’, che hanno consacrato Baccini negli anni Novanta, e le indimenticabili ‘ Il Garibaldi innamorato’ e ‘Un sabato italiano’ di Caputo.

“Sarà una serata di grande musica e svago, divertimento e incontro per tutta la città, pensata per un pubblico eterogeneo, tipico della serata di San Silvestro – ha detto l’assessora comunale a Commercio, attività produttive e turismo Natalia Maramotti – Abbiamo coinvolto due musicisti che sono intergenerazionali e capaci di intercettare i gusti di diverse età e che ci offriranno la possibilità di celebrare insieme e gratuitamente un rito di passaggio tradizionalmente considerato molto simbolico, in quanto nuovo inizio”.

Alla conferenza stampa era presente Alberto Bigi, del servizio Spettacoli di Arci Reggio Emilia.

Musica ma non solo: in occasione della grande festa in piazza, infatti, resterà aperta anche la pista di pattinaggio di piazza della Vittoria.  La serata avrà inizio intorno alle ore 23, ed eviterà di sovrapporsi agli altri eventi presenti in città, tra i quali lo spettacolo in programma al teatro Municipale. Il conto alla rovescia sarà scandito da una videoproiezione collocata sul palco, che accompagnerà tutti i partecipanti fino allo scoccare della mezzanotte.

IL CONCERTO – Anticonformisti, antidivi, disallineati, imprevedibili, e difficili da inquadrare: questi, che potrebbero essere i loro peggiori difetti, sono invece le qualità che hanno resi unici, inconfondibili e inossidabili Francesco Baccini e Sergio Caputo. Le canzoni di entrambi hanno fatto storia, sono evolute con loro e ciò è particolarmente evidente nei loro concerti: non a caso, i due amano definirsi artisti “all’americana”, che hanno continuato a migliorarsi nel tempo e a farsi le ossa sull’unico ring che conta, il palcoscenico.

Sul palco di Reggio Emilia, Caputo e Baccini saliranno sotto la sigla del supergruppo ‘The Swing brothers’, sodalizio umano e artistico che unisce la passione per la musica leggera e il filone jazz-swing associato a testi ironici e brillanti, per regalare al pubblico emozioni positive. La sera del 31 dicembre 2016 i due artisti con chitarra (Caputo) e alle tastiere (Baccini) saliranno sul palco accompagnati saranno accompagnati da fuoriclasse come Paolo Vianello a piano e tastiere, Luca Pirozzi al basso, Massimo Zagonari al sax e flauto, Alessandro Marzi alla batteria. Le scenografie sono progettate da Sergio Caputo e Massimiliano Papaleo.

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GLI ARTISTISergio Caputo, musicista per caso e per passione, dopo un paio di esperienze discografiche minori, nel 1983 pubblica il suo primo disco ‘Un sabato italiano’. Questo album lo porta al successo ed è tutt’ora un classico. Sergio si distingue per il suo stile che affonda le radici nel jazz e spazia nei ritmi latini, ed un uso insolito e innovativo del linguaggio, che a sua volta attinge dal quotidiano e dalle nevrosi metropolitane. Pur non smettendo mai di sperimentare, lo stile di Sergio mantiene sempre la sua impronta pop-jazz degli esordi che ancora oggi lo contraddistingue. Partecipa al Festival di Sanremo tre volte, e fra le sue collaborazioni eccellenti si annoverano nomi come Dizzy Gillespie, Lester Bowie, Tony Scott, Mel Collins (King Crimson), Tony Bowers (Simply Red), Enrico Rava, Roberto Gatto, Danilo Rea e molti altri. Nel 1999 si trasferisce in California, dove passa 12 anni creativi a stretto contatto con le sue radici musicali, e si fa conoscere come chitarrista ‘Smooth Jazz’. Ciò non gli impedisce di tornare una volta all’anno in Italia per tour di grande successo e ritrovare il contatto col suo pubblico. Scrive due libri – ambedue per la Mondadori: ‘Disperatamente e in ritardo cane’, e ‘Un sabato italiano memories’. Ha al suo attivo 16 album – l’ultimo ‘Pop Jazz and Love’, 2015, quasi interamente in inglese – più varie compilation. L’avventura ‘The Swing Brothers’ rappresenta per Sergio la prima collaborazione con un suo collega italiano in tutta la sua carriera.

Il più atipico fra i cantautori della scuola genovese, Francesco Baccini – dopo anni di studio di pianoforte classico – scopre il pop e il rock mentre lavora come portuale nel porto di Genova. Nel 1988 esce – sotto lo pseudonimo di ‘Espressione Musica’ il suo primo singolo. Il primo album ‘Cartoons’ (1989) cattura subito l’interesse di pubblico e critica, e Francesco si aggiudica una targa Tenco e vince “Un disco per l’estate”. Il secondo album, ‘Il pianoforte non è il mio forte’ – che contiene la hit ‘Le donne di Modena’ ha addirittura come ospite Fabrizio De Andrè. Questa “benedizione” apre la strada ad altre collaborazioni, da Paolo Belli e i Ladri di Biciclette a Enzo Jannacci e Angelo Branduardi, per citarne alcuni. Ad oggi, Francesco ha pubblicato 13 album più varie raccolte, è stato al Festival di Sanremo nel 1997 tornandoci poi come ospite nel 2006, ha pubblicato 2 libri, uno dal titolo ‘Nudo’ (1993, Bompiani), e ‘Ti presto un po’ di questa vita’ (2010, Zona), ha fatto del teatro, partecipato ad un reality, vinto un premio Lunezia, ha fatto la canzone colonna sonora del film ‘Maschi contro femmine’ di Brizzi, alternando poi musica a recitazione in svariati contesti. Nel 2011 mette in pista lo show ‘Baccini canta Tenco’, reinterpretando in chiave moderna alcuni brani del suo idolo di adolescenza e conquistando una nuova targa Tenco. A tutto ciò si aggiunge un tour in Cina nel 2013. Pur nella sua ecletticità, la musica di Francesco Baccini poggia solidamente su blues e jazz con un’impostazione in cui traspare forte l’influenza dei cantautori francesi, e così facendo inventa un tipo di canzone italiana che prima di lui non c’era. Ma il suo stile è definito oltre che dalle melodie e dal suo pianoforte, soprattutto dalla sua voce graffiante, che unisce tecnica vocale a interpretazione – dove l’attore che c’è in lui prende il controllo della performance. I suoi testi hanno il dono dell’ironia in superficie, sotto la quale si intuisce però profondità, e a volte conflitto e malinconia.

I locali sulle due piazze della zona saranno aperti in occasione della serata di Capodanno: Antico Caffè del Teatro, Caffè delle Fontane, Gran Caffè Cavour, Relive , Cin cin bar, Bar Borsa, Spumanteria

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