Giorgia, Mengoni, Ultimo e Oxa tra i Big di Sanremo 2023

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Giorgia, Articolo 31, Elodie, Colapesce Dimartino, Ariete, Modà, Mara Sattei, Leo Gassmann, i Cugini di Campagna, Mr Rain, Marco Mengoni sono i nomi dei primi undici Big in gara alla 73/a edizione del Festival di Sanremo (7-11 febbraio) annunciati da Amadeus al Tg1 delle 13.30.

Anna Oxa, Lazza, Tananai, Paola e Chiara, Lda, Madame, Gianluca Grignani, Rosa Chemical, Coma Cose, Levante, Ultimo sono i nomi degli altri undici Big di Sanremo 2023 annunciati da Amadeus al Tg1 delle 13.30.

Dalla finalissima di Sanremo Giovani saranno sei i cantanti che accederanno all’Ariston fra i Big, ha annunciato Amadeus.

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Sanremo Giovani, i 20 semifinalisti di AmaSanremo

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Sono cinque gli appuntamenti con la trasmissione “AmaSanremo”, condotta da Amadeus, alle 22.45 su Rai1 e Radio2, da giovedì 29 ottobre a giovedì 26 novembre. Per 20 giovani artisti sarà il momento di sfoderare le armi migliori, voce, parole e musica, e tentare il grande salto verso Sanremo: dapprima nella finalissima di Sanremo Giovani del 17 dicembre dal Teatro del Casinò, in prima serata e sempre in diretta su Rai1, e poi al Teatro Ariston, nella categoria “Nuove proposte” del Festival 2021 (2-6 marzo).
Il percorso a tappe dell’edizione 2020 del contest di Rai1 – spiega la Rai in una nota – porterà solo 10 di loro, nella finale del 17 dicembre, ad aggiudicarsi i 6 posti in palio per la sezione Nuove Proposte del Festival 2021 e a loro si aggiungeranno i 2 artisti provenienti dalla selezione di Area Sanremo. Saranno questi 8 giovani artisti a calcare il palcoscenico del Teatro Ariston, per arrivare fino a venerdì 5 marzo, penultima puntata del Festival di Sanremo, quando si conoscerà la canzone vincitrice della categoria Nuove Proposte.
I nomi dei 20 semifinalisti, protagonisti di AmaSanremo, sono stati comunicati dal direttore artistico Amadeus (con lui nella Commissione musicale Claudio Fasulo, Gianmarco Mazzi, Massimo Martelli e Leonardo De Amicis) dopo le audizioni dal vivo dei 60 selezionati tra i 961 iscritti a Sanremo Giovani (a cui si è aggiunto di diritto il vincitore del Festival di Castrocaro), il 19 e 20 ottobre. Sono ALIOTH – “Titani”; AVINCOLA – “Goal!”; THOMAS CHEVAL – “Acqua minerale”; CHICO – “Figli di Milano”; DAVIDE SHORTY – “Regina”; FOLCAST – “Scopriti”; GALEA – “I nostri 20”; GAUDIANO – “Polvere da sparo”; GAVIO – “La mia generazione”; GINEVRA – “Vortice”; HU – “Occhi Niagara”; I DESIDERI – “Lo stesso cielo”; LE LARVE – “Musicaeroplano”; M.E.R.L.O.T – “Ssette volte”; MURPHY – “Equilibrio”; NOVA – “Giovani noi”; SCRIMA – “Se ridi”; SISSI – “Per farti paura”; WRONGONYOU – “Lezioni di volo”; GRETA ZUCCOLI – “Ogni cosa sai di te”. (ANSA).

EUROVISION: VINCE L’OLANDA, ITALIA SECONDA CON MAHMOOD. BALLERINI DI MADONNA CON BANDIERE ISRAELE E PALESTINA

BAL Duncan Laurence con ‘Arcade’ in gara per l’Olanda ha vinto l’edizione 2019 dell’Eurovision Song Contest a Tel Aviv. Al secondo posto l’Italia con ‘Soldi’ di Mahmood che è stata battuta sul filo di lana del voto dopo essere stata per una buona parte della gara in testa. Fuori programma di Madonna: due ballerini della popstar si sono presentati sul palco le bandiera israeliana e palestinese e poi si sono abbracciati 

Festival di Sanremo: in gara amore, impegno e anche preghiera

Il rap che canta la disoccupazione e la disillusione dei giovani del Sud, una poesia sulle tragedie del Mediterraneo dedicata a chi fugge dalle guerre, l’amore che fa soffrire ma con la voglia di perdonare, lo sguardo di più di un artista rivolto al Cielo. Ed uno strampalatissimo inno di Elio e le Storie tese contro l’odio imperante. Oggi Carlo Conti, accompagnato dal direttore di Raiuno Giancarlo Leone, ha svelato a Milano i brani dei Campioni in gara al festival, fatti ascoltare in anteprima alla stampa. «Un festival con più varietà di temi e più colori musicali» ha spiegato il direttore artistico della kermesse che si svolgerà all’Ariston dal 9 al 13 febbraio prossimi. Svelati anche altri nuovi superospiti: Elisa, Elton John e Ellie Goulding che si vanno ad aggiumgere a Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Renato Zero e i Pooh con Riccardo Fogli

L’IMPEGNO DAL SUD AI MIGRANTI

In prima fila i rapper napoletani. Rocco Hunt, vincitore dei Giovani un paio d’anni fa, con Wake up canta a ritmo di groove ai politici che «questa generazione non vi crede/perché un futuro vero non si vede», mentreClementino in Quando sono lontano racconta da «musicante, emigrante anima vagante» venuto su dalle periferie la lotta quotidiana di chi non si rassegna al degrado di una città. Colpisce, poi, la delicatezza della poesia, quasi una preghiera, di Irene Fornaciari, Blu, dedicata ai troppi morti nelle acque blu del mediterraneo, con versi che ricordano la foto del piccolo Aylan , «c’è un bambino su una spiaggia/lasciato blu/e una donna in riva al mare/ mentre il sole va giù/che con la mano saluta/i sogni che passano/ e lascia una scia/che non va più via nell’alta marea». Elio e le Storie Tese vogliono Vincere l’odio con una assurda filastrocca (come in fondo è assurdo l’odio) con sette ritornelli diversi e concatenati. Giocano citando anche San Paolo e le persecuzioni dei cristiani, «San Paolo San Paolo, ebreo ellenizzato di Tarso/per fortuna che il Signore ti è apparso/perché tu perseguitavi i cristiani/e giustamente lui ti ha detto stop». Forse è solo uno scherzo, ma forse no.

IL SENSO DELLA VITA

«Prima di dormire io che ho preso tutto da mia nonna faccio una preghiera a Dio» canta serafica Arisa in Guardando il cielo, mentre la lanciatissimaFrancesca Michielin in Nessun grado di separazione si sente tutt’uno con l’universo. Noemi punta al podio con La borsa di una donna (firmata anche da Marco Masini), dove tra scontrini e vecchie foto c’è anche tanta vita passata, vita che gli Stadio vorrebbero far capire invece a una figlia adolescente, tra affetto e malinconia in Un giorno mi dirai. Malinconico, su un tappeto musicale ala Celentano, pure Neffa diviso Tra sogni e nostalgia. E mentre i Bluvertigo con Morgan sembrano voler cancellare gli eccessi riscoprendo Semplicemente le gioie della vita quortidiana, da leggere il giornale a portare fuori il cane, Patty Pravo celebra in scioltezza i 50 anni di carriera volando, con classe, verso Cieli immensi.

L’AMORE CONTRASTATO

L’amore non può mancare sul palco dell’Ariston, ma quest’anno sono tutti amori sofferenti con però la speranza di una rappacificazione: così è per la grinta soul di Dolcenera (Ora o mai più”(le cose cambiano), o per gli afflati amoroso apocalittici di Annalisa (Il diluvio universale o misticizzanti di Alessio Bernabei (Noi siamo infinito). E se Valerio Scanu si affida alla penna di Fabrizio Moro per lamentarsi che «tu non mi hai capito mai» (Finalmente piove), Giovanni Caccamo (vincitore dei Giovani l’anno passato) duetta con Deborah Iurato un tentativo di riconciliazione in Via da qui, con la firma di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Tira e molla amorosi anche per i Dear Jack (Mezzo respiro“, i sempreverdi Zero Assoluto (Di me e di te) e Lorenzo Fragola in cerca di conferme conInfinite volte. In fondo forse ha ragione il veterano Enrico Ruggeri, che rispolvera un rock primi anni 80: la vita passa e se ne va, ma Il primo amore non si scorda mai.

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