Termini Imerese. Nuova protesta degli operai di Blutec. Stenta a partire la riqualificazione industriale a due anni dalla cessione dello stabilimento Fiat

Nuova protesta degli operai di Blutec

Nuova protesta oggi pomeriggio per gli operai di Blutec di Termini Imerese. Mentre si svolgeva la prova spettacolo della Targa Florio gli operai hanno bloccato un’auto e hanno sistemato per qualche minuto uno striscione unitario, firmato Fim Fiom Uilm, sulla vettura. “Abbiamo manifestato in modo pacifico, bloccando la prima macchina per un minuto per ribadire la situazione di disagio e incertezza degli operai Blutec, vissuta dopo che Invitalia ha ritenuto non in linea con l’accordo ministeriale la rendicontazione fornita dall’azienda, di conseguenza bloccando il progetto e chiedendo indietro la prima tranche di 20 milioni versati all’azienda” spiegano Giuseppe Liuzzo Rampino Rsu Fim Cisl Palermo Trapani e Antonino Cirivello responsabile Cisl Termini Imerese. “Non si possono lasciare circa 700 famiglie nella continua ansia dell’incertezza, chi aveva garantito la reindustriallizzazione del sito cerchi la soluzione per far sì che il progetto non venga bloccato causando il licenziamento di tutti gli operai Blutec e di conseguenza qualsiasi speranza per un possibile indotto e per la rinascita dell’area industriale di Termini Imerese”, concludono.

Blutec S.r.l. è una carrozzeria italiana di proprietà del gruppo Metec. Nel 2016 ha acquistato lo stabilimento di Termini Imerese. Da quando Blutec ha riaperto la fabbrica, solo un centinaio di ex metalmeccanici su 700 ex Fiat sono rientrati al lavoro, gli altri sono ancora in cassa integrazione. Erano due i progetti ipotizzati da Blutec per l’area industriale: uno da 95 milioni di euro riguardava la produzione di componentistica per auto: l’altro da 190 milioni di euro per la produzione di auto ibride. Il primo aveva ricevuto il vaglio di Invitalia, il secondo no. L’accordo di programma quadro, siglato quattro anni fa, destinava 360 milioni di euro tra fondi statali e regionali per la riqualificazione dell’area. Termini Imerese dovrebbe diventare la sede di un centro di ricerca e sviluppo per la mobilità sostenibile e un centro di produzione di batterie a ioni per le autovetture elettriche.

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