Tripoli, 16. La situazione resta esplosiva nella capitale libica dopo gli scontri di ieri, i più violenti dalla caduta di Muammar Gheddafi, che hanno causato 43 morti e oltre 460 feriti. Una manifestazione pacifica contro le scorribande di un gruppo di miliziani di Misurata – che spadroneggia in un quartiere della città – è degenerata in una violenta battaglia che rischia di prolungare la guerra civile tra i vari clan. Il premier Ali Zeidan, che alcune settimane fa era stato sequestrato illegalmente da miliziani e trattenuto per diverse ore, ha intimato a tutte le milizie armate di lasciare Tripoli, senza eccezione alcuna, definendo la situazione “pericolosa”.