A Riad, capitale saudita. La cabinovia italiana nella metropoli araba

Mare
La cabinovia italiana nella metropoli araba

Dal “Boulevard Riad City”, cuore dello shopping internazionale, al mega parco divertimenti – col lago artificiale più grande al mondo – grande attrazione del “Boulevard World”. In mezzo al deserto ma al tempo stesso a due passi dalle fedeli riproduzioni dei canali veneziani, dei mulini a vento di Santorini e delle luci di Times Square, ma anche della Coventry Street londinese e delle medine del Marocco.

Siamo a Riad, scintillante capitale dell’Arabia Saudita e qui corre Boulevard, la cabina ultima creazione funiviaria di Leitner, società altoatesina del gruppo HTI, nell’area più futuristica del Paese. Per l’azienda di Vipiteno si tratta di una commessa di quasi 9 milioni di euro in una struttura da quaranta cabine da dieci posti l’una che scorrono lungo un percorso di 1,2 chilometri. Può trasportare fino a 3mila passeggeri l’ora che, grazie alla nuova soluzione di mobilità urbana si spostano tra negozi e parco divertimenti senza ricorrere all’auto ma a bordo di un mezzo sicuro e sostenibile che è diventato subito un’attrazione per i numerosi visitatori dell’area. Il viaggio dura poco più di tre minuti e permette di ammirare da una prospettiva particolare le installazioni che rendono il Boulevard World saudita uno dei luoghi più stravaganti al mondo.

L’impianto, realizzato con le più innovative tecnologie made in Italy, sorge nel cosiddetto Boulevard, a nord ovest della capitale Riad, centro finanziario del Paese e metropoli in grande espansione che conta più di otto milioni di abitanti. In questo luogo di 900mila metri quadrati, attualmente centro dell’affollata “Stagione di Riad” che sinora ha registrato un’affluenza di oltre 15 milioni di visitatori, sono state ricostruite alcune tra le principali attrazioni turistiche mondiali, il tutto accompagnato da montagne russe, fontane con giochi d’acqua e fuochi d’artificio, innumerevoli centri commerciali e quel lago artificiale più grande al mondo dove fare esperienze subacquee a bordo di un sommergibile.

avvenire.it

Riad. Is, primo attacco in Arabia Saudita

È di 3 guardie di frontiera, uccise al confine con l’Iraq, il bilancio provvisorio del “primo attacco” degli jiahdisti sunniti di Isis ad opera di un kamikaze “in Arabia Saudita”, culla del wahabismo, l’interpretazione più severa dell’ilsma sunnita. Attacco in risposta all’adesione di Riad “alla colazione” a guida Usa contro il Califfato, ha specificato il ministero dell’Interno di Riad. Teatro dell’attacco Suwayf nella regione saudita di Arar, al confine con l’Iraq

La zona teatro dell’attentato, è stata conquistata dagli jihadisti sunniti di Is. Sempre il ministero dell’Interno di Riad chiarendo che l’esplosione è stata preceduta da un confronto armato tra le guardie di frontiera saudite, che sono riuscite ad uccidere uno degli aggressori, poco prima che uno di loro riuscisse a far deflagrare la cintura esplosiva che aveva stretta intorno al torace.

L’Arabia Saudita condivide 800 km di confine con l’Iraq ed è considerata una minaccia da Isis (il sedicente califfo Abu Bakr al Baghdadi ha minacciato lo scorso mese Riad in un audio) da quando Riad si è unita alla colazione internazionale a guida Usa che dall’8 agosto, prima in Iraq, e dal 23 settembre in Siria, sta martellando con continui raid aerei le postazioni dello Stato Islamico.

avvenire