Fede di Abramo, fede cristiana

di: Roberto Mela
in settimananews.it

Francesco MosettoFede di Abramo e fede cristiana. Un percorso biblico, LAS, Roma 2023, pp. 148, € 10,00. (qui su Amazon con 5% sconto)

copertina

Francesco Mosetto, professore emerito della Università Pontificia Salesiana, sezione di Torino, traccia un ampio percorso biblico sul tema della fede, centrale per il credo ebraico e per quello cristiano.

Nell’Introduzione egli ripercorre la tematica della fede cristiana nella storia della teologia: teologia patristica e medievale, magistero recente delle Chiesa cattolica (dalla Dei Filius alla Dei Verbum e nel magistero postconciliare), tradizione orientale ortodossa e teologia protestante.

La teologia si era andata irrigidendosi in una concettualista astratta. Il concilio Vaticano II ha recuperato la dimensione personale ed esistenziale della fede. Questo sollecita il recupero della ricchezza del dato biblico e a far tesoro dell’esperienza liturgica e spirituale dell’Oriente cristiano.

Circa la fede di Gesù, esiste un paradigma “scolastico” e una nuova prospettiva. Il tema della fides Jesu può essere affrontato oggi con serenità grazie ai guadagni relativi a una visione dialogica e personalistica della fede, a complemento della sua dimensione cognitiva, più frequente in passato.

Ad Abu Dhabi inaugurata la “Casa della famiglia abramitica”

Il cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot all'inaugurazione della Casa della famiglia abramitica

La struttura, progettata dall’architetto David Adaye, costruita sull’isola di Saadiyat, si compone di una moschea, di una sinagoga e di una chiesa unite tra loro da fondamenta uniche intorno a un giardino. Alla cerimonia di apertura ha preso parte il cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, prefetto del Dicastero per il Dialogo interreligioso
L’Osservatore Romano

Spesso «si costruiscono muri per separare le persone, piuttosto che ponti per collegarle», ma «i muri che sono sorti in questo luogo, contraddicono la logica divisiva del potere e dell’odio». Lo ha sottolineato il cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, intervenendo stamane ad Abu Dhabi al primo forum dedicato alla Abrahamic Family House, complesso interreligioso ispirato dal Documento sulla fratellanza umana, che fu firmato da Papa Francesco e dal Grande imam di Al-Azhar il 4 febbraio 2019 proprio nella capitale degli Emirati Arabi Uniti. Si tratta di una moschea, di una sinagoga e di una chiesa unite tra loro da fondamenta uniche intorno a un giardino, immagine che ha un significato importante per ciascuna delle tre grandi religioni monoteiste.

Progettata dall’architetto David Adaye, la “Casa della famiglia abramitica” era stata inaugurata nel pomeriggio precedente sull’isola di Saadiyat, alla presenza tra gli altri dello stesso prefetto del Dicastero per il Dialogo interreligioso, e del vescovo cappuccino Paul Hinder, già vicario apostolico di Arabia del Sud. Insieme con il porporato sono intervenuti al forum odierno il ministro emiratino della Tolleranza e della Coesistenza e altri sostenitori del luogo di culto per musulmani, ebrei e cristiani. Il cardinale Ayuso — che presiede anche l’Alto Comitato per la Fratellanza umana, promotore dei valori del Documento e della Giornata internazionale ad esso dedicata il 4 febbraio di ogni anno — ha ribadito che «gli esseri umani desiderano una convivenza più pacifica e armoniosa»: perciò «è urgente il ruolo delle religioni nel sanare le ferite del mondo e costruire ponti tra le differenze; ora più che mai».

La missione di diffondere una cultura del rispetto e del dialogo trova dunque ad Abu Dhabi una realizzazione concreta nella Abrahamic Family House come spazio per lo scambio interreligioso, alimentando i valori della convivenza pacifica e dell’accettazione tra persone di credenze e culture diverse. «Questa storica iniziativa aperta a tutti riflette fedelmente i valori della tolleranza e dell’ospitalità», ha commentato il porporato, rimarcando che il Documento sulla fratellanza umana «non è una mappa quanto un impegno quotidiano a lavorare insieme per il bene comune e contribuire a guarire il nostro mondo fragile». Del resto, ha aggiunto, «la fratellanza non può, per definizione, essere esclusiva, confinata al mio gruppo o comunità, ma deve includere tutti». Essa può essere quindi «la dinamica attraverso la quale ci si eleva al di sopra delle differenze e si costruiscono ponti di convivenza». Rilanciando i valori contenuti nella cosiddetta «Dichiarazione di Abu Dhabi» espressi anche nell’enciclica Fratelli tutti, il cardinale ha esortato a superare ostacoli, pregiudizi e conflitti, andando oltre le difficoltà ma restando radicati nelle rispettive identità, evitando sincretismi. Pertanto, senza rinunciare alle diverse risorse spirituali all’interno delle varie tradizioni, «ognuno ha un messaggio celeste da vivere in prossimità con tutti i nostri fratelli e sorelle, chiunque essi siano e qualunque sia la loro» fede, ha detto. «Mentre rendiamo culto a Dio negli spazi qui designati per i nostri rispettivi riti, non dimentichiamo mai l’altro che è vicino, cercando anche Dio e comunicando con Dio, sperando di conoscere meglio e di vivere più veramente alla luce della presenza divina tra noi», ha concluso.
vatican news

Seminario. Issr: laboratorio su Abramo

Da lunedì 7 gennaio 2013, ore 21.05-22.35, e per sei lunedì fino all’11 febbraio, l’Issr (Istituto Superiore Scienze Religiose) propone un laboratorio su Abramo, tenuto da don Giuseppe Dossetti

I giovani sui passi di Abramo

I giovani sui passi di Abramo
Nel primo appuntamento del cammino annuale proposto dalla Pastorale giovanile interviene Padre Paolo Dall’Oglio, fondatore del monastero di Mar Musa in Siria
Sabato 10 novembre, ore 20.30, al pala hockey Fanticini (a Reggio vicino al tribunale) si svolge il primo incontro del percorso annuale di Pastorale Giovanile sull figura di Abramo.

Il patriarca delle tre religioni monoteiste al centro della Settimana di studi dell’associazione biblica nazionale: Identikit di Abramo

di Angelo Passaro

In che modo i diversi testi biblici utilizzano le tradizioni su Abramo, e come questo personaggio, al quale si richiamano giudaismo, cristianesimo e islam, viene presentato e riletto soprattutto, ma non esclusivamente, all’interno del canone cristiano? È il patriarca delle tre religioni monoteiste il protagonista della Settimana Biblica Nazionale dell’Associazione Biblica Italiana che è in corso a Roma, fino al 14 settembre, presso il Pontificio Istituto Biblico. “Abramo tra storia e fede”: questo il titolo del convegno che ha come obiettivo lo studio delle tradizioni su Abramo nei testi biblici dell’Antico del Nuovo Testamento, con alcune incursioni all’interno della letteratura giudaica intertestamentaria o peritestamentaria, ma anche della letteratura cristiana antica. Si tratta di riconsiderare il ciclo di Abramo nella sua complessa formazione, in modo tale che possa emergere il percorso che, nello spazio di circa due secoli, definisce “l’identità di Abramo” come antenato “ecumenico” per certi versi – almeno nelle tradizioni più antiche – in contrapposizione alla figura di Mosè e alla teologia deuteronomistica.
Particolare attenzione sarà data alla figura di Abramo a Qumran (oltre che nella letteratura apocrifa) e nel giudaismo alessandrino. I manoscritto ebraici e aramaici rinvenuti nelle grotte del deserto di Giuda, conoscono i testi biblici che parlano di Abramo, e presentano Abramo come modello per gli esseni e depositario di una serie di caratteristiche che rivelano precise intenzionalità: egli è, a seconda dei testi, profeta, maestro di saggezza, esorcista e guaritore, astrologo istruito della scienza dei libri dei suoi antenati, e via dicendo. È modello dell’uomo stabile nel tempo della prova, perciò è amico di Dio, destinatario dell’alleanza divina, ma anche capostipite di una discendenza sacerdotale.

(©L’Osservatore Romano 13 settembre 2012)