Supercoppa: Juve squadra da battere

Supercoppa: Juve squadra da battere 

 In poche ore, leggendo i giornali nel viaggio di ritorno da Pechino, i giocatori della Juventus hanno capito quale clima li attende in Italia. Infuriato il Napoli per l’arbitraggio nella finale di Supercoppa; Moratti dichiara che “se gli azzurri si lamentano avranno avuto un buon motivo”; e Zeman va oltre: i tecnici squalificati per un lungo periodo, secondo lui, non dovrebbero allenare. L’allusione ad Antonio Conte è evidente. Reazioni che stridono con la faccia sorridente di Leonardo Bonucci, mentre alza la Coppa e dice: “Siamo stati più forti di tutto e tutti. Non ho mai pensato che la mia vicenda giudiziaria finisse male, perché sono innocente, ma abbiamo dovuto lottare contro una giustizia sportiva obsoleta e questo é stato il compito più difficile per gli avvocati, che sono stati bravissimi”. Ieri, nel dopo gara, l’ad Beppe Marotta aveva risposto in modo pacato ma fermo all’indignazione napoletana: “Vadano a rivedersi il rigore non concesso a Marchisio nella finale di Coppa Italia. Noi in quella occasione eravamo stati zitti”. Il tecnico in panchina al posto dello squalificato Conte, Massimo Carrera, ha parlato di “caccia all’uomo”, in riferimento alle dure entrate dei giocatori azzurri, e lo stesso Marchisio ha sottolineato che qualcuna c’é stata. Insomma, clima da assedio mediatico, ma anche consapevolezza che la squadra è forte, nonostante la condizione di uomini chiave non sia ancora brillante (Pirlo, Marchisio e Bonucci su tutti) e l’attacco, pur capace di segnare quattro gol, non convinca ancora. Ne è persuaso anche Marotta, il quale si rituffa sulla punta di valore, che ormai non può essere più né Van Persie, né Higuain; e, forse, nemmeno Dzeko, né tantomeno Cavani. Gli obiettivi sono Llorente, con qualche perplessità da parte di Conte e per il prezzo, 20 milioni, Jovetic e Pazzini. L’operazione con il viola potrebbe risolversi solo in contanti se il Milan prenderà Matri. L’acquisto della metà del sampdoriano Poli porterebbe ad altre strade, anche perché Ferrara ha chiesto di farlo giocare ancora un anno a Genova e i bianconeri hanno bisogno di tempo per verificare se può diventare l’erede di Pirlo. Il tesoretto accumulato con il risparmio di 6-7 milioni per un difensore, nel caso in cui fosse stato squalificato Bonucci, potrebbe rivelarsi decisivo insieme a un altro fattore: il risparmio dell’acquisto di un esterno sinistro, dopo la splendida prova di Asamoah, che insieme a De Ceglie costituisce una copertura adeguata per quel ruolo. La squadra si allena a Ferragosto e ha ancora due amichevoli (Villar Perosa e il Trofeo Luigi Berlusconi, domenica prossima) prima del calcio d’inizio del campionato. Conte cerca di recuperare al meglio Chiellini, Isla, Caceres, ma senza fretta, soprattutto per il primo, per timore di ricadute: la squadra di Pechino ha sì mostrato qualche scricchiolio in difesa, ma soprattutto per problemi di condizione di Bonucci e Lucio
ansa