Solidarietà. Palermo-Strasburgo a piedi, il missionario Biagio Conte al Parlamento Ue

Oltre mille chilometri di cammino in 65 giorni per lanciare un appello agli Stati europei e a ciascun cittadino: «Una società che lascia indietro i più deboli non può essere giusta»

Il missionario laico Biagio Conte con il presidente del Parlamento Ue David Sassoli

Il missionario laico Biagio Conte con il presidente del Parlamento Ue David Sassoli

avvenire

Armato di un ramoscello d’ulivo e di una lettera il missionario laico palermitano Biagio Conte ha raggiunto a piedi la sede di Strasburgo del Parlamento europeo, ha incontrato il presidente David Sassoli e alcuni deputati, si è intrattenuto con funzionari e giovani. Oltre mille chilometri di cammino in 65 giorni per lanciare un forte appello a tutti gli Stati europei, a ciascun cittadino: «Una società che lascia indietro i più deboli non può essere una giusta e corretta società, prima o poi rischia la destabilizzazione, la crisi, il crollo».

Col saio verde, il bastone in mano e la croce, è stato accolto con sorrisi e abbracci da chi aveva tanto sentito parlare di quell’uomo con la barba folta e gli occhi azzurri, vincitore del premio Cittadino europeo nell’anno 2012 per aver fondato a Palermo una cittadella di accoglienza di chi è emarginato dalla società, senzatetto e migranti. Oltre 1.100 persone vivono nelle strutture gestite dai volontari. Da qui si leva un grido all’Europa, perché non dimentichi i valori con cui è nata.

Il missionario laico Biagio Conte con il presidente del Parlamento Ue David Sassoli

Il missionario laico Biagio Conte con il presidente del Parlamento Ue David Sassoli

«Carissime autorità e noi tutti insieme dobbiamo impegnarci per contribuire e rafforzare sempre più l’Unione Europea soprattutto nella solidarietà, nell’ospitalità e nell’accoglienza. Una giusta e stabile società non può lasciare indietro i più deboli – scrive in un messaggio fratel Biagio – Attenzione che l‘indifferenza emargina, uccide chiudere la porta, produce maggiore povertà, disagio, violenza, destabilizzazione, ingiustizie e guerre. Invece l’accoglienza è integrazione. Abbiamo tutti il dovere di non alzare barriere, ancor peggio muri, noi non siamo fatti per dividere, separare le nazioni ma per unire».

«Da quattro anni attraversa l’Europa a piedi per diffondere un messaggio di solidarietà, rispetto e uguaglianza. Per ricordarci che ognuno di noi ha una missione, e che insieme possiamo costruire un mondo migliore», dice il presidente David Sassoli.

Biagio Conte continuerà il suo cammino sulle rotte dell’emigrazione, quella che compiono anche tante famiglie del Sud Italia.
Toccherà il Lussemburgo e si dirigerà nell’altra sede del Parlamento europeo, Bruxelles.